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Oltre 400 firme raccolte tra le gente del quartiere, e ora
un secco ordine del giorno votato all'unanimità dalla quarta
circoscrizione. Contro l'ipotesi di trasferimento dei Bagni
San Cristoforo dalla zona della "Madonnetta" all'imboccatura
del porto di Savona, e la spiaggia libera delle Fornaci
(sito prospettato dalla Port authority), ora c'è un muro. Il
progetto è di sistemare le cabine che saranno sfrattate per
fare spazio al porticciolo della Margonara, tra i Bagni
Sant'Antonio e i Bagni Umberto alle Fornaci. Uno spazio
storicamente destinato a un tratto di spiaggia libera
frequentatissima dagli abitanti del quartiere e non solo da
loro.
I punti controversi sono più d'uno. Intanto il fatto che ai
gestori sarà consentito di installare 110 cabine mentre
attualmente ne contano circa la metà. Poi il fatto che i
manufatti potrebbero essere collocati "a vista" e non come
si era detto in un primo tempo, in modo meno invasivo. E
infine, il quartiere lamenta che con questo sistema si
andrebbe a sottrarre gran parte degli spazi anche verso il
mare.
La quarta circoscrizione, nella seduta dell'altra sera ha
raccolto la protesta generale contestando ufficialmente il
progetto di trasferimento dei "San Cristoforo". In un ordine
del giorno votato all'unanimità viene chiesto di rivedere il
piano di trasferimento dello stabilimento balneare in un
tratto di arenile verso Zinola; di garantire la continuità
al campo solare per bambini che da anni occupa quegli spazi;
e denuncia pure «il grave impatto ambientale provocato dalla
"palizzata di cabine" che viene ipotizzata con la soluzione
alle Fornaci».
Una presa di posizione decisa che la giunta nominata a
Palazzo Sisto dopo le elezioni, non potrà certamente
ignorare, e che la stessa Autorità portuale ha peraltro
valutato. In sede di commissione - dicono i consiglieri di
opposizion, Vito Caufueri e Pasquale Barbaro - abbiamo
formulato proposte che speravamo degne di attenzione da
parte del Comune. Ciò non è avvenuto: il timore è che
l'operazione Margonara non debba trovare ostacoli di sorta».
Angelo Verrando
14/04/2006
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