Quattrocento firme alle Fornaci «Non vogliano i San Cristoforo»
Il quartiere in rivolta contro l'arrivo dello stabilimento balneare sfrattato dalla Madonnetta
IL SECOLOXIX
 
Oltre 400 firme raccolte tra le gente del quartiere, e ora un secco ordine del giorno votato all'unanimità dalla quarta circoscrizione. Contro l'ipotesi di trasferimento dei Bagni San Cristoforo dalla zona della "Madonnetta" all'imboccatura del porto di Savona, e la spiaggia libera delle Fornaci (sito prospettato dalla Port authority), ora c'è un muro. Il progetto è di sistemare le cabine che saranno sfrattate per fare spazio al porticciolo della Margonara, tra i Bagni Sant'Antonio e i Bagni Umberto alle Fornaci. Uno spazio storicamente destinato a un tratto di spiaggia libera frequentatissima dagli abitanti del quartiere e non solo da loro.
I punti controversi sono più d'uno. Intanto il fatto che ai gestori sarà consentito di installare 110 cabine mentre attualmente ne contano circa la metà. Poi il fatto che i manufatti potrebbero essere collocati "a vista" e non come si era detto in un primo tempo, in modo meno invasivo. E infine, il quartiere lamenta che con questo sistema si andrebbe a sottrarre gran parte degli spazi anche verso il mare.
La quarta circoscrizione, nella seduta dell'altra sera ha raccolto la protesta generale contestando ufficialmente il progetto di trasferimento dei "San Cristoforo". In un ordine del giorno votato all'unanimità viene chiesto di rivedere il piano di trasferimento dello stabilimento balneare in un tratto di arenile verso Zinola; di garantire la continuità al campo solare per bambini che da anni occupa quegli spazi; e denuncia pure «il grave impatto ambientale provocato dalla "palizzata di cabine" che viene ipotizzata con la soluzione alle Fornaci».
Una presa di posizione decisa che la giunta nominata a Palazzo Sisto dopo le elezioni, non potrà certamente ignorare, e che la stessa Autorità portuale ha peraltro valutato. In sede di commissione - dicono i consiglieri di opposizion, Vito Caufueri e Pasquale Barbaro - abbiamo formulato proposte che speravamo degne di attenzione da parte del Comune. Ciò non è avvenuto: il timore è che l'operazione Margonara non debba trovare ostacoli di sorta».



Angelo Verrando
14/04/2006