15 Aprile 2006 LA STAMPA

Ferrania, gli ambientalisti ora contestano Burlando
 

CAIRO M.
Dopo il voto alle politiche e le dichiarazioni del presidente della Regione, Claudio Burlando, sui temi della Val Bormida, casi Ferrania e Acna in primis, l'associazione ''Per Ferrania'' fa una serie di considerazioni. Dice:«Burlando rilancia su questioni chiave della vicenda Ferrania: centrale a carbone e ripristino della linea ferroviaria che dalla stazione porta al cuore dell'azienda, tacendo su sviluppo aziendale e rilancio occupazionale». E aggiunge: «I ds savonesi stanno interpretando il voto dato a sinistra per il nuovo governo di Roma come un grande consenso della Val Bormida a favore della centrale a carbone? Se sì, è un'interpretazione completamente sbagliata. Il documento varato dai Ds valbormidesi contro la centrale è già divenuto carta straccia?».
Proseguono all'associazione. «In questo contesto sembrano passare in secondo piano una serie di realtà come il programma nazionale dell'Unione che non prevede nuove centrali a carbone così come non le prevede il Piano energetico regionale». E ancora: «I comuni di Altare, Cairo e Carcare senza centrale, convivono con un grave inquinamento variamente mascherato. E' tempo che le istituzioni mettano le carte in tavola. Non tutti i partiti nazionali e regionali che sostengono Prodi e Burlando sono a favore della centrale, e il ripristino della linea ferroviaria di Ferrania, nata nel 1925, si scontra con la realtà edilizia e di intenso traffico veicolare. Per far passare i treni del carbone la gente non uscirà di casa e le auto transiteranno da Altare e Montenotte?».
Concludono Gian Luigi Patrone e Mario Norziglia a none di ''Per Ferrania'': «I valbormidesi non sono andati a votare per un sì o un no alla centrale a carbone, ma per il nuovo governo di Roma. I Ds, in Val Bormida, in Provincia e in Regione non sono maggioranza assoluta, ma guarda caso proprio dai dirigenti ed eletti di questo partito ripartono le iniziative pro centrale a carbone. I loro alleati, Margherita, Rifondazione, Comunisti italiani e Verdi faranno valere i documenti sottoscritti che dicono ''no'' a centrali a carbone in Italia, in Liguria e in Val Bormida?».\