l’Ufficio Diritti Animali della Provincia di Savona cercherà di favorire lo sviluppo di una società in cui ci sia rispetto per tutti, quale che sia il numero delle zampe

UFFICIO DIRITTI ANIMALI A SAVONA

 Gli animali sono esseri capaci di provare piacere e dolore in maniera non molto dissimile da quanto facciamo noi umani. Il compito di una società davvero civile è dunque quello di perseguire il benessere di tutti, animali  inclusi. Come disse Gandhi: “La grandezza di una nazione ed il suo progresso morale si possono giudicare anche dal modo in cui essa tratta gli animali”.

La presenza di “non-umani” nelle case degli italiani è del resto un fenomeno in crescita costante: quasi la metà delle famiglie italiane, cioè circa 30 milioni di persone, vive con almeno un pet  con il risultato che nelle nostre case abitano 37 milioni di animali (13 milioni di uccelli, 7 milioni di gatti, 6 milioni e mezzo di cani, 6 milioni di pesci e, ancora, criceti, furetti, conigli, tartarughe, serpenti…). 

Sociologi e psicologi concordano nel dire che questo fenomeno risponde all’esigenza dell’Uomo moderno di mantenere un contatto con quella natura che la “civiltà” sta lentamente uccidendo. Il sempre maggiore interesse al tema da parte dei giuristi e degli accademici dimostra poi come l’atteggiamento verso i “non-umani” sia ormai radicalmente cambiato. 

Numerosi enti locali hanno già da tempo sentito la necessità di adeguarsi a questo fenomeno ed è così che nel 1994 è nato a Roma il primo Ufficio Diritti Animali, primo in Italia ed in Europa.  L’Ufficio Diritti Animali del Comune di Roma si avvale oggi di sette dipendenti comunali e di una nutrita schiera di volontari; riceve circa mille telefonate al mese e si occupa, oltre che di cani e gatti, anche di storni, scoiattoli, volpi, rospi e smeraldini. 

Dopo l’esperienza capitolina, numerosissimi altri Comuni si sono dotati di strutture analoghe ma in Liguria l’unico esempio del genere è rappresentato dal Comune di Genova, con uno sportello informativo aperto nel ‘95. Questo significa che, Città di Genova a parte, la tutela degli animali liguri è rimasta finora affidata alla caparbietà delle associazioni protezioniste che, malgrado l’egregio servizio volontario da loro reso all’intera comunità, si sono dovute spesso scontrare con amministratori pubblici poco informati o comunque troppo affaccendati in questioni più impellenti o da loro considerate più importanti. 

Lo scorso 4 aprile, grazie alla disponibilità dell’Assessore alla Cultura e alla Caccia e Pesca, dott. Carlo Scrivano, la Provincia di Savona ha colmato questa carenza avviando un Ufficio Diritti Animali Provinciale. La legge regionale 23/2000 prevede infatti che le Province controllino e sostengano l’impegno dei singoli Comuni sia in fatto di randagismo (prevenzione ed anagrafe canina, recupero e soccorso di animali vaganti o traumatizzati, creazione e gestione di rifugi, campagne per favorire l’ affidamento e la sterilizzazione ecc..) sia per quanto riguarda la promozione ed il coordinamento di iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica. 

Il progetto è stato fortemente voluto dalla Federazione dei Verdi e da Rifondazione Comunista nonché dalle associazioni animaliste più attive sul territorio: l’Ente Nazionale Protezione Animali  e la Lega Difesa del Cane alle quali è attualmente affidata l’assistenza della quasi totalità dei randagi savonesi e, nel caso di ENPA, anche l’accoglienza e la cura di buona parte degli animali selvatici. 

Alcuni giornalisti hanno evidenziato come la Provincia si occupi, da una parte, di tutelare i diritti animali e, dall’altra, di far fronte alle richieste di cacciatori e pescatori. Questa effettiva contraddizione è in realtà il risultato inevitabile dell’aberrazione che caratterizza il nostro modo di rapportarci agli animali. Da una parte, adoriamo gli animali domestici, che trattiamo come fossero parte della nostra famiglia, dall’altra mostriamo la più totale insensibilità nei confronti di tutti gli altri animali che, a seconda dei casi, vengono presi a pallettoni, scuoiati, vivisezionati, sfruttati, quasi sempre mangiati. Fintanto che non ci chiariremo le idee su questo punto, le istituzioni non potranno far altro che riflettere la nostra irrazionalità. 

Nei limiti previsti dalla legge, l’Ufficio Diritti Animali della Provincia di Savona cercherà di favorire lo sviluppo di una società in cui ci sia rispetto per tutti, quale che sia il numero delle zampe, forte anche della convinzione che, come ha affermato il prof. Gino Ditadi “la difesa del mondo animale è parimenti difesa del mondo umano… le due cose sono assolutamente legate, perché, in fin dei conti, ci si batte per un ingentilimento del mondo” 

Antonella De Paola

Responsabile UDA Provincia Savona 

La femmina bianca e nera è la cagnetta che mi ha tenuto compagnia
per 13 dolcissimi anni. Non è stupenda?

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