OMAGGIO AL MUSICISTA DMITRI SHOSTAKOVICH
25 Settembre 1906: è la data di nascita di Dmitri Shostakovich compositore musicale tra i più importanti e significativi del secolo scorso, saggi, (anche i più recenti) di molti critici musicali tendono ad evidenziare il carattere contraddittorio dell'arte musicale di questo autore, continuamente oscillante tra l'esigenza (più o meno sentita e vissuta ) di mescolare la propria, privata sfera emotiva e spirituale di fronte alle sempre più frequenti, negative scelte ed azioni politiche del regime staliniano.
In
effetti, noi, oggi, possiamo identificare l'arte musicale di Shostakovich
con il dramma socio - politico che tutti
gli esseri umani hanno vissuto
durante tutto il 1900, dramma fatto
di continue ispirazioni (spesso
utopiche) verso il progresso
civile e sociale di tutti i popoli
e, nel contempo, di reiterate, amare delusioni e di autentiche ribellioni
più o meno espresse o larvate) verso
scelte politiche, che stavano progressivamente avviando l'umanità verso
assurdi ed ottusi regimi dittatoriali.
Per questa ragione, esistono in
tutto l' iter artistico-musicale di Sciostakovic
rilevanti mutamenti di indirizzo stilistico
e di contenuto programmatico, per
cui la carriera creativa di questo Autore è possibile suddividerla in tre
successive fasi:
un primo periodo "d'avanguardia" fino alla Quarta
Sinfonia ed all' Opera "Lady Macbeth del distretto di
Mtsenk", un secondo periodo "normalizzato"
dal canone estetico del realismo
socialista (caratterizzato principalmente
dalla creazione di sinfonie
grandiose, dal recupero della tradizione
del passato e dal ripiegamento nel privato, attraverso il ricorso all'
ambito cameristico) ed, infine, un terzo
periodo (coincidente storicamente
con il lasso di tempo che va dal 1948 sino al 1974), ove, in un'atmosfera di
"disgelo politico", Shostakovich
compie caute aperture agli idiomi
ed alle tendenze occidentali, concentrandosi, vieppiù, sul tema della
morte, che ha sviluppato in pagine sinfonico- corali di
grande profondità espressiva (sino alla
Quindicesima Sinfonia) e sulla composizione di musica cameristica e di
quartetti (eguagliando in quest'ultimo
ambito) il numero delle sinfonie.
Durante tutto il 2006, in molte Città Italiane, verrà dedicato un doveroso omaggio a questo grande musicista. Anche Savona sta operando in questa direzione.
Ricordo in particolare le conferenze, di notevolissimo pregio, tenute alla Sala Coop Liguria di Vado Ligure, su iniziativa dell' Associazione Musicale "G. Rossini", da Sergio Tortarolo e Fernando Vincenzi.Un'ultima conferenza verrà svolta da Gustavo Malvezzi ( sempre nella Sala Coop Liguria di Vado Ligure) sul tema: " Michelangelo nella storia della musica"; in questo contesto, verrà illustrata la Suite n° 145 (per voce di basso e pianoforte) di Shostakovich su testo di Michelangelo Buonarroti; la Suite verrà eseguita successivamente (data 6 aprile) al Teatro Nuovo di Valleggia.
L'esecuzione, in data 18 febbraio, al Teatro Chiabrera dal parte del pianista Andrea Bacchetti e del quartetto d'archi della Scala, dal "Quintetto in Sol Minore, opera n°57 (datato 1944). Desidero ricordare che questa composizione è un'opera - chiave nell'itinerario cameristico di Shostakovich, in quanto, in essa, viene realizzata una equilibrata fusione di densità di pensiero musicale, pathos e complessità formale.
In particolare, il meccanismo delle ripetizioni tematiche della Fuga (2°Tempo) viene sfruttato per creare una crescente tensione espressiva, associata ad un progressivo incremento fonico; allo stesso modo, il Basso quasi ostinato dell'Intermezzo (4° Tempo), con la sua scansione uniforme di semiminime, conduce ad un percorso inesorabile, fatale; i movimenti veloci (3° e 5° Tempo) si ispirano, in modo esemplare, alla tradizione popolare, con il pianoforte che, spesso, risuona come uno xilofono. L'esecuzione, il 16 Marzo, al Teatro Nuovo di Valleggia, da parte del Quartetto di Kiev (interamente femminile), del "Quartetto per Archi in Re Maggiore, opera n° 83, (datato 1949). Trattasi di una composizione di alto valore artistico, nella quale ai primi due movimenti (Allegretto ed Andantino) dal pronunciato carattere melodico e dall'intonazione pastorale (in specie nell'Allegretto), fanno riscontro i due ultimi tempi dall'accentuato colore folklorico, rispettivamente russo (il Terzo Movimento) ed ebraico (il Quarto Movimento), con il suo pentatonalismo ed i suoi scivolamenti cromatici.
In effetti (come ha correttamente evidenziato Fernando Vincenzi) ci troviamo di fronte ad una sorprendente reinvenzione di un nuovo sistema armonico derivato dall'armonia ottocentesca.
Aldo Pastore
villaCambiaso