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Il nostro materiale, via via aggiornato,  è reperibile sul nostro sito www.noipersavona.it    
Il programma ufficiale della lista (impropriamente detto "programma del Sindaco") verrà depositato formalmente assieme alla lista nei termini di legge, verso la fine di Aprile.
Sarà basato, ovviamente, sugli "Impegni Fondamentali" che potete leggere in questa pagina anche se avrà una forma meno sintetica.

Domenico Buscaglia

Chi siamo 

Siamo un gruppo di Savonesi fortemente preoccupati per l’avvenire della nostra Città. 

Riteniamo che la politica amministrativa seguita nell’ultimo decennio nel nostro Comune non sia stata capace di affrontare con lungimiranza ed efficacia la difficile crisi evolutiva della Città, perchè condizionata da oscure alleanze trasversali, che miravano soltanto a soddisfare le richieste di pochi potenti.

Le principali forze politiche, pur continuando a fingersi contrapposte, nella realtà si consociarono molte volte per soddisfare a quelle richieste e persero ogni valida distinzione propositiva.  Di conseguenza, l’amministrazione mancò al suo vero ed unico compito, conoscere le necessità dei cittadini e coordinare tutte le forze per venire loro incontro. 

Per più di dieci anni i cittadini non ebbero modo di essere direttamente e tempestivamente informati dei problemi della città e di essere seriamente sentiti sulle possibili soluzioni.

Per più di dieci anni il Consiglio Comunale, strumento fondamentale per la trasmissione della volontà dei cittadini, fu posto in completo subordine, a causa di una arrogante ed illegittima prevalenza dell’autorità del Sindaco e della sua Giunta e dell’inettitudine della maggioranza, incapace di esprimere un proprio libero parere e dimentica del dovere di decidere nel solo interesse dei suoi elettori.

Per più di dieci anni i Savonesi chiesero invano, come prima indispensabile misura, che il nostro sviluppo fosse coordinato da un nuovo Piano Urbanistico, discusso con piena trasparenza da tutta la Città, che assicurasse con giustizia e sensibilità l’avvenire della nuova Savona dei nostri figli.

Per più di dieci anni, invece, il nostro sviluppo è stato condizionato da pesanti manovre speculative che hanno asservito al volere di pochi potenti aree che dovevano essere invece utilizzate nell’interesse prioritario della città seguendo quel Piano.  

 Oggi, quindi, è necessario e urgente risollevare Savona non solo da una grave situazione economica e produttiva ma anche, e soprattutto, dalla grave crisi di costume politico nella quale è stata trascinata.

Per queste ragioni intendiamo presentarci  per la seconda volta nelle elezioni amministrative comunali, certi che i Savonesi vorranno ancor più ed ancor meglio sostenere la nostra azione.

Grazie al voto dei nostri concittadini, nelle passate elezioni del 2002 siamo riusciti a portare un nostro rappresentante in Consiglio comunale ed una nostra rappresentante nella Quinta Circoscrizione.  Il loro sforzo assiduo è stato quello di dare voce, con costanza ed ostinazione, alle richieste dei cittadini e di tenerli al corrente dell’attività amministrativa, anche mediante un frequente e sistematico colloquio.

Forti dell’esperienza fatta e della accresciuta collaborazione dei nostri elettori, confidiamo oggi di poter esercitare nel prossimo mandato una azione ancor più ampia ed incisiva. 

Ci rivolgiamo perciò a tutti i Savonesi, che si ispirano ai principi della libertà, della solidarietà e della priorità dell’interesse pubblico nella gestione della Città, per chiedere la loro collaborazione ed il loro voto.

La nostra azione politica sarà guidata e vincolata da un preciso insieme di Impegni Fondamentali, riportati qui di seguito, frutto di una lunga elaborazione con tutti i partecipanti alle nostre assemblee, sui quali basare l’attività della futura amministrazione comunale.

Abbiamo chiesto alle altre forze politiche di trovare la lucidità ed il coraggio di affiancarci in questi Impegni per tentare assieme, fin da oggi, di rimediare alla gravissima deriva della nostra città.  

Ma anche se resteremo in pochi, questa nostra proposta dirà in qualche modo alle nuove generazioni savonesi che esiste ancora una strada per riavere domani una Città migliore.                                                                          

 

 Impegni fondamentali  per l’Amministrazione comunale  2006-2011

 

1)  - Per un buon governo    

1.1)   E’ indispensabile la partecipazione dei cittadini all’indirizzo dell’amministrazione.

         I cittadini debbono essere tenuti al corrente in modo diretto e debbono poter esprimere il loro

         parere riguardo ai problemi principali della Città,  dal bilancio ai piani urbanistici, dai

         servizi alle opere pubbliche.  A questo fine, essi dovranno essere informati ed avere la

         parola in modo efficace e regolare, con la predisposizione concertata di occasioni e sedi

         adatte, in modo da non essere mai soggetti a decisioni autoritarie di Podestà o di Prìncipi;

1.2)  Va rafforzata la priorità delle funzioni di indirizzo e controllo del Consiglio rispetto alle

         funzioni esecutive della Giunta, mediante il chiaro impegno del Sindaco a restituire tutto il

         loro valore ai compiti fondamentali attribuiti dalla legge al Consiglio.

         A questo scopo, il candidato Sindaco si impegnerà esplicitamente  prima delle elezioni:

         -  a)  ad agevolare e rispettare pienamente le funzioni di indirizzo e di controllo del

                  Consiglio comunale.  In particolare, si impegnerà ad  informare immediatamente il

                  Consiglio di ogni problema che si presenterà all’Amministrazione, fin dal primo

                  momento in cui ne sarà iniziato l’esame;

        -  b)  a non attribuire mai deleghe in bianco ai rappresentanti del Comune, Sindaco

                  compreso, in Enti, aziende ed istituzioni.  Si impegnerà a dare sempre al Consiglio

                  notizie sul’attività dei rappresentanti ed, in particolare, su ogni sua partecipazione a

                  riunioni in veste di Sindaco, fatti salvi gli obblighi di riservatezza stabiliti dalla legge;

         Inoltre, il candidato Sindaco renderà noti, prima delle elezioni:

         -  c)   il nome del Vice Sindaco;

         -  d)   il numero e le deleghe degli Assessori, impegnandosi a sceglierli in base a chiari

                  criteri di specifica competenza;     

1.3)   Occorre ridare al ruolo del Presidente del Consiglio la sua indispensabile autorità.

          A questo scopo Noi per Savona chiede a tutte le forze politiche di concordare prima delle

          elezioni che il Presidente del Consiglio e il Vice Presidente, in considerazione del loro

          ruolo sopra le parti, siano eletti ambedue con almeno due terzi dei voti del Consiglio, il

          primo tra i consiglieri della maggioranza e il secondo tra i consiglieri della minoranza;

1.4)   Occorre rispettare la distinzione tra scelte politiche e gestione amministrativa,

          stabilendo un diverso rapporto tra la Giunta e la Dirigenza, che ripristini nel quadro della

          legge una guida politica efficace di tutta l’amministrazione.

          A questo scopo il candidato Sindaco  si impegnerà esplicitamente prima delle elezioni :

          -  a) a nominare un Dirigente Generale di provata capacità ed a concedergli piena

                 autonomia tecnica, al fine di assicurare un efficace coordinamento tra i diversi settori;

          -  b) a promuovere, con la sua Giunta, la responsabilizzazione dei dirigenti, ai quali

                 dovrà essere richiesto un servizio di altissima qualità,  adeguato al rilevante importo dei

                 loro compensi,  chiamandoli  a rispondere dei loro comportamenti e dei loro errori;

          -  c)  a restituire ai dipendenti la soddisfazione del lavoro compiuto, riconoscendo i

                 giusti meriti ed evitando interferenze, specie con l’attribuzione di incarichi esterni per

        prestazioni che potrebbero essere più convenientemente affidate ai funzionari;

1.5)   Occorre risolvere il problema dell’efficienza delle circoscrizioni, per ricavarne una utilità

          che giustifichi il loro costo elevato o, viceversa, per ridurre il loro costo al livello dell’utilità

         veramente necessaria, tenendo in conto la loro efficacia come sedi di percezione e controllo

         delle necessità locali   e  di stimolo della partecipazione democratica; 

1.6)   Occorre una maggior cura del bilancio comunale.

                 Di conseguenza, il candidato Sindaco si impegnerà esplicitamente prima delle elezioni:

         - a)  a non accrescere ulteriormente il debito da finanziamento (che oggi ammonta a più

                 di 1300 euro per ciascun abitante) ed a studiare la sua graduale riduzione;

         - b)  a non accendere più mutui a tasso variabile altamenti rischiosi e studiare una politica

                 per il rientro di una parte dei mutui a tasso variabile in mutui a tasso fisso;

         - c)   a ridurre drasticamente le spese non necessarie, a partire da quelle per lo “staff del

                 sindaco”, che può anche diventare un ingiustificato doppione degli assessorati;  

         - d)  a ridurre drasticamente gli incarichi esterni, che sovente sono anche fonte di

        favoritismi e di evasione da responsabilità da parte di chi li attribuisce;       

- e)  a risanare la conduzione economica delle Società prestatrici di servizi e/o con

                 partecipazione comunale (ACTS,  ATA, IPS, Depuratore ),  promuovendo:

                 e-1.  il contenimento dei loro organigrammi e la scelta degli amministratori in base a

                          comprovate esperienza e competenza;

                 e-2.  un severo controllo delle loro attività e dei loro bilanci, che non dovranno mai

                          richiedere al Comune contributi superiori alle previsioni del bilancio comunale.  

2)  - per una città migliore:

  *    la città e l’ambiente

2.1)   L’Amministrazione comunale dovrà provvedere tempestivamente alla redazione del

         Rapporto sullo stato dell’Ambiente, previsto dal Progetto mondiale per la tutela

         dell’Ambiente (Agenda 21) e prendere tutte le misure conseguenti;

2.2)   Si deve ridare valore alla coltivazione dei terreni abbandonati.  La manutenzione delle

         aree incolte e dei boschi è indispensabile per il controllo delle acque e per ridurre gli incendi.

         Il Comune dovrebbe farsi promotore di un servizio di manutenzione a carico parziale dei

         proprietari, contribuendo alla spesa con una quota commisurata alla utilità pubblica;

2.3)   L’attuazione dei piani di bacino del territorio savonese (dal riordino della copertura

         vegetale dei pendii fino alla ristrutturazione radicale degli alvei urbani) deve avvenire sulla

         base di priorità rese note ai cittadini, stabilite con rigorosi criteri tecnici e non in base a

         scelte arbitrarie o condizionate da singoli progetti; 

2.4)  Occorre ridurre il consumo di combustibili.  Dobbiamo riuscire ad impiegare meno energia

         per produrre la stessa quantità di benessere.  L’amministrazione deve promuovere

         l’impiego di tutte le tecniche che consentano l’utilizzazione di fonti di energia perenni e non

         inquinanti (sole e vento) ed il massimo risparmio energetico anche nelle singole abitazioni.

         Il risparmio energetico incomincia con un buon isolamento termico delle abitazioni;

2.5)  Lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani deve essere basato sulla raccolta differenziata e sul

         recupero dei componenti riciclabili, seguendo il piano provinciale dei rifiuti, anche con la

         attuazione di più isole ecologiche razionalmente ripartite sul territorio comunale.  Occorre

         l’immediato inizio dell’applicazione progressiva della raccolta differenziata con il

         metodo porta a porta.  La discarica di Cima Montà deve essere chiusa definitivamente;

2.6)   Il Consorzio di depurazione deve essere trasformato in un’unica Società a capitale

         interamente pubblico per la gestione del ciclo integrale delle acque, dalla distribuzione

         di quelle potabili fino alla depurazione, al riciclaggio ed allo smaltimento delle acque di

         scarico. 

 **  la città e il suo porto

2.7)  Occorre riaffermare e difendere la priorità del Piano Urbanistico Comunale sul Piano

         regolatore portuale, nel rispetto delle leggi e dei piani sovraordinati.  E’ necessaria una

         ragionata differenziazione funzionale dei bacini portuali di Savona e di Vado;

2.8)  Occorre riaffermare e difendere la competenza del Comune sulla utilizzazione di tutte le

        aree che sono state e sono tuttora soggette (con il PRG vigente) alla pianificazione

        comunale, a partire dalle aree ex-Italsider e di tutte quelle in fregio al mare;

2.9)  Savona deve darsi un nuovo Piano Urbanistico Comunale, quale strumento fondamentale

        per il coordinamento degli obiettivi della città e per la programmazione dei suoi impegni.

        Il Progetto preliminare del PUC finora studiato deve essere radicalmente rivisto, con la

        reale partecipazione della cittadinanza alla discussione, dedicando particolare attenzione:

2.9. 1)  al quadro della viabilità principale,  dalla scelta definitiva dei punti di allaccio con l’Autostrada fino ai progetti di un nuovo collegamento tangenziale tra levante e ponente e di un collegamento diretto del Porto e della parte est di Savona con la grande viabilità;

2.9. 2)  al sistema di mobilità urbana, alla rete dei trasporti pubblici urbani ed al sistema

di parcheggi di corona correlati;

       2.9. 3)  alla definitiva cancellazione del progetto del porticciolo della Margonara, a causa del suo ingiustificato e dannoso impatto sulla viabilità, sull’ambiente e sul paesaggio;

2.9. 4)  al riesame severo del cosiddetto “master plan Bofill” e delle infrastrutture connesse, con criteri ispirati soltanto dall’interesse della Città;

2.9. 5)  al recupero del Centro ottocentesco e delle espansioni urbane anteriori alla metà del

secolo scorso, anche per utilizzarne la disponibilità di volumi residenziali oggi male utilizzati.

Allo scopo, occorrono norme ed interventi pubblici mirati alla promozione di ristrutturazioni

realmente migliorative dell’utilizzazione del patrimonio edilizio esistente; 

2.9. 6)  alla difesa e valorizzazione dell’arenile e del litorale di ponente (dal Letimbro al Quiliano), con una visione unitaria, basata su uno speciale percorso lungo mare escluso al traffico delle auto e sulla valorizzazione per servizi urbani e turistici della fascia compresa tra il mare e l’Aurelia, escludendone ogni utilizzazione residenziale;

        2.9. 7 alla difesa e valorizzazione della fascia verde collinare, fino ai confini del comune,

        con l’attenta utilizzazione della rete di strade vicinali esistente e ponendo un severo freno alla

        disseminazione di “ strumenti attuativi”  promossi  solo da interessi speculativi e privi di un

        proprio corretto collegamento con la viabilià urbana;

        2.9. 8) alla difesa e valorizzazione dei centri storici dei borghi minori (S.Bernardo –

        Santuario, Lavagnola, Legino, Zinola, Fornaci), degli edifici storici  (da Palazzo della Rovere

        a Villa Zanelli) e del sistema dei forti collinari;

2.9. 9) alla rigorosa e definitiva destinazione delle aree ERG e Metalmetron ad industria e artigianato, cancellando ogni diversa ed anomala statuizione;

        2.9. 10) alla previsione di aree per l’edilizia sovvenzionata;

        2.9. 11) alla previsione di aree per Residenze Sanitarie Assistenziali, per un totale di

        almeno180 posti letto, convenientemente ripartite sul territorio comunale ;

2.10) Dobbiamo ridare decoro alla Città. Occorre riaffidare l’arredo, il verde e la nettezza urbana

         a specialisti che amino il loro compito e siano soggetti ad un serio controllo diretto, anche

         ripristinando e valorizzando le funzioni di controllo delle Circoscrizioni;

2.11) Occorre valorizzare il complesso del Priamar e di tutte le aree adiacenti,  inteso non solo

          come monumento e polo culturale, ma come parte e patrimonio fondamentale della Città,

          con elevate potenzialità, anche economiche. Il Priamar deve essere dotato di una sua

          struttura di gestione con maggioranza rigorosamente pubblica, che ne conosca  a fondo

          valori ed esigenze, possa pianificarne le utilizzazioni e sappia controllare responsabilmente

          ed in tempi brevi l’opportunità e l’esito di ogni intervento;

2.12)  Occorre valorizzare il complesso di Monturbano, secondo polo culturale della Città, e

          risolverne i problemi di accesso.  Oltre a quello degli automezzi, da affrontare facendo

          anche ricorso, se necessario, all’esproprio, occorre prevedere l’installazione di un ascensore

          con partenza dalle gallerie sottostanti.  Ma, principalmente, occorre ristudiare in forme più

          libere il progetto della caserma dei Carabinieri in Via Cava, al fine di aprire sull’asse di

          corso Italia la visuale e la via diretta pedonale verso Monturbano dal centro della Città;

2.13)  Il problema del fallimento della gara per il recupero del vecchio ospedale S.Paolo

          deve essere affrontato analizzando con trasparenza le cause e gli oneri conseguenti.

          E’urgente trovare una soluzione ispirata soltanto dall’interesse pubblico, che non

          sia basata su compromessi altrui che potrebbero risultare di grave danno per la Città.  

* * * la vita nella città

2.14) le prospettive di lavoro in Savona dipenderanno da una reale modernizzazione delle sue

         attività terziarie e produttive, che può nascere solo dai fermenti culturali della Città, purchè

         coltivati con sensibilità e conoscenza. Solo se Savona saprà ritrovare il suo decoro culturale

         ed urbanistico potrà ridiventare polo di attrazione di iniziative che siano vere fonti di lavoro

         e non di grossolane operazioni speculative che parassitano gli investimenti della Città;

2.15) l’università e la ricerca sono risorse indispensabili, da accrescere con una visione che

         superi i gruppi di potere e guardi al futuro di tutti.  Speciale attenzione dovrà essere

         dedicata agli studi sull’utilizzazione delle fonti di energia perenni ed a quelli connessi alle

         attività ospedaliere, anche con una nuova sede per la Università di Scienze Infermieristiche;

2.16) Occorre recuperare alla vita culturale della città gli spazi e gli edifici che già in origine

         avevano quella destinazione e che potrebbero ancora dare un utile contributo in tal senso,

         dall’Auditorium e dal Teatro di Monturbano   fino al Teatro Sacco;

2.17) Occorre trasformare il Teatro Chiabrera in Ente Autonomo, dotato di propria

         responsabilità giuridica, per promuoverne la vita anche oltre gli spazi locali;

2.18) Occorre dedicare particolare attenzione alle attività musicali Savonesi, per:

       - valorizzare i gruppi polifonici vocali, tra le più valide manifestazioni artistiche della città;

       - sostenere i gruppi musicali giovanili e le loro libere forme di sperimentazione e ricerca;  

       - sostenere i gruppi musicali con antiche  tradizioni;

       - sostenere le funzioni originarie dell’Opera Giocosa  e dell’Orchestra Sinfonica;        

       - dare una nuova forma alla sede della Stagione Lirica Estiva, meno macchinosa e banale e più

          consona alle dimensioni ed ai valori del complesso monumentale del Priamar;         

2.19) Occorre prevedere per tempo le necessità di ampliamento della Pinacoteca e di una

         coerente sistemazione delle raccolte Pertini e Cuneo e della collezione di ceramiche

         dell’antica Savona Boncompagni Ludovisi.  Occorre creare e gestire in sede opportuna e

         centrale una Galleria civica, aperta ad iniziative espositive e culturali; 

2.20)  Il Comune, in collaborazione con le circoscrizioni, deve creare numerose piccole strutture

         sportive (dai campi da bocce ai campetti per il mini-calcio), di modesto impegno

         economico, diffuse su tutto il territorio, specie in periferia, ed a disposizione di tutti;

2.21) L’Amministrazione pubblica si impegna ad assolvere autonomamente tutti i suoi doveri

         sociali, senza alcuna esclusione, in rapporto alle sue possibilità. Ogni libera offerta di

       volontariato sarà incoraggiata ed agevolata  senza mai rinunciare all’azione comunale;

2.22) Occorre che il Comune si impegni, per quanto di sua competenza, per realizzare al più presto

         la concreta operatività dei Distretti Socio-Sanitari di base;

2.23) Per gli anziani, occorre incrementare l’assistenza domiciliare integrata ed aumentare i

        posti-letto in Residenze Sanitarie Assistenziali. Occorre anche aumentare e perfezionare i

        corsi professionali per le Colf immigrate destinate all’assistenza domiciliare;

2.24) Per i disabili, occorre promuovere la costruzione di alloggi di edilizia sovvenzionata

        progettati per loro ed a loro destinati;

2.25) Per gli immigrati, occorre promuovere una piena integrazione sociale, anche favorendo la

        loro partecipazione alla vita politica locale. Speciale attenzione sarà dedicata all’integrazione

        scolastica dei loro minori  ed alla diffusa attuazione di corsi di lingua italiana;

2.26) Per i senza fissa dimora,  sempre più numerosi ed a rischio, specie le donne, occorre

        ripristinare strutture d’accoglienza diurna e notturna (dormitori, servizi, mense) ben

        attrezzate, elementari servizi sociali  indispensabili in un capoluogo di Provincia.  

   -------------------------------------------------------- a cura di “ Noi per Savona” --- 04/01/06 ------