Ti invito  a festeggiare la Pasqua in maniera diversa

IN NOME DEL PADRE, DEL FIGLIO E DELLO SPIRITO SANTO

 Preciso subito che la tradizionale strage di agnelli e capretti tristemente connessa alla festa della Pasqua non mi indigna più di quanto non mi indigni la strage quotidiana di vitelli, maiali, conigli, cavalli, polli e di ogni altro animale vittima dell’ umana ingordigia. Sono infatti perfettamente in sintonia con Marguerite Yourcenar che disse che “mangiare carne è digerire le agonie di altri esseri viventi”. 

L’annuale massacro pasquale, tuttavia, è particolarmente ripugnante sia per l’ età delle vittime – pochissime settimane - sia per lo stridente contrasto con lo spirito di amore e speranza in nome del quale questo massacro viene perpetrato. 

Più del 60% degli ovini macellati in Italia viene macellato proprio nel periodo pasquale. Questo improvviso aumento del carico di lavoro lascia ragionevolmente immaginare che il rispetto delle norme previste per la macellazione – già approssimativo nell’attività di routine- venga osservato con ancora più leggerezza, e che il triste rito, già di per sé infernale, diventi ancora più crudele. 

Nel  migliore dei casi, tuttavia, dopo un viaggio fatto di paura e disagi fisici, gli animali sono costretti a vivere ore terribili fuori dal macello, in attesa del loro turno. In queste ore hanno la possibilità di comprendere nitidamente quello che avviene intorno a loro: i rumori delle macchine, l'odore del sangue, i lamenti dei loro simili. Più che comprensibile che per indurli a salire sui nastri trasportatori occorra spingerli a forza, trascinarli e pungolarli. Se tutto va bene, vengono storditi, poi sgozzati e infine, con un compressore sottocutaneo, scuoiati e macellati.  

Lo stordimento preventivo è obbligatorio (salvo che nel caso della macellazione rituale autorizzata per i praticanti di religioni diverse da quella cristiana) ma in questo periodo dell’anno allevare agnelli è particolarmente redditizio per cui, per soddisfare le richieste di chi preferisce acquistare la carne direttamente alla fonte, moltissimi contadini si improvvisano macellai. Dei metodi da loro usati non si sa ovviamente nulla ma, proprio per questa mancanza di controllo, è legittimo ipotizzare che essi siano particolarmente rudimentali. 

Anche quest’anno, in nome di una tradizione ormai puramente culinaria, oltre un milione e mezzo di agnelli e capretti verranno immolati a questa crudele usanza. Negli ultimi anni, tuttavia, si è assistito ad un calo progressivo della richiesta di questo tipo di carne e altrettanto progressivamente è aumentato il numero dei vegetariani (l’ultimo sondaggio Eurispes, presentato a Roma lo scorso 27 gennaio, dice che questo tipo di alimentazione è stato abbracciato da 6 milioni di italiani seppure solo tre la seguono con rigore).

Ti invito quindi a festeggiare la Pasqua in maniera diversa: quest’ anno scegli il rispetto per la vita! Puoi trovare sofisticate proposte di menù alternativo e centinaia di altre ricette sul sito www.vegan3000.info o su

www.vegetariani.it/vegetariani/articles/1109.html  

Antonella De Paola

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