28 Marzo 2006

DE CIA REPLICA ALLE ACCUSE DI DELFINO: «IL NUOVO STADIO? PARLIAMO DI SOGNI»
«Mai perso i finanziamenti del Coni per corso Colombo»
 

SAVONA
Impianti sportivi al centro del dibattito politico a Savona. Uno dei temi più gettonati della campagna elettorale per le prossime amministrative tocca anche le corde degli appassionati e dei tifosi di Rari Nantes, per quanto riguarda la copertura della piscina e del Savona Calcio, sul futuro dello stadio Bacigalupo. Le recenti dichiarazioni di Vincenzo Delfino, candidato della Casa delle Libertà, hanno provocato la replica dell’assessore allo Sport del Comune, Roberto De Cia.
Una delle ipotesi sollevate da Delfino riguardava proprio lo stadio: meglio demolirlo e costruirne uno nuovo, magari in un’altra zona cittadina piuttosto che continuare con lo stillicidio di chiusure e cantieri degli ultimi anni. «Il Bacicalupo è uno stadio ormai a norma per 6700 spettatori e solo complicazioni burocratiche -legislative hanno impedito quest’anno l’utilizzo dello stesso da parte del Savona Calcio. Si può certamente in un futuro pensare ad un nuovo stadio sapendo però che il costo sarebbe almeno di 10 milioni di euro e che solo una grande operazione pubblico-privato può mettere insieme le risorse necessarie per trasformare questa ipotesi da sogno in realtà», sostiene De Cia.
Sulla copertura della piscina di corso Colombo Delfino aveva attaccato il Comune reo, secondo il candidato della Cdl di aver perso negli anni ingenti finanziamenti dal Coni. «Questo non è affatto vero - dice De Cia - L’opera di copertura, attesa dalla Rari Nantes da ameno 15 anni, è finanziata in buona parte del Prusst e cioè dallo Stato, visto che il Coni dal 1999 ha cessato di impegnare fondi per l’impiantistica sportiva. E’ del tutto evidente che la Rari Nantes durante i lavori dovrà giocare a Luceto presso la piscina di che gestisce, anzi proprio in attesa del completamento di questo impianto, abbiamo ospitato la squadra ritardando in parte i lavori». Conclude l’assessore: «La campagna elettorale è alle porte ed evidentemente si tende più a semplificare il messaggio agli elettori, strumentalizzando le problematiche complesse aperte nel mondo dello sport. Del resto è proprio in occasione delle elezioni che occorre tracciare un bilancio e mettere gli elettori di fronte a impegni realistici e fattibili». \