30 Marzo 2006 LA STAMPA

BILANCIO IN PROGRAMMA ANCHE UN NUOVO AUDITORIUM AL CAMPUS DI LEGINO
La Provincia raddoppia  con un nuovo palazzo
Torre di otto piani collegata con un tunnel alla sede storica firmata dall’architetto Nervi

[FIRMA]Ermanno Branca
SAVONA
Palazzo della Provincia raddoppia. Nel piano opere pubbliche del bilancio 2006 figura uno stanziamento da 4 milioni che servirà a realizzare un edificio gemello a quello di Nervi, collegato con un tunnel di vetro. Un’opera che l’amministrazione ritiene indispensabile per far spazio agli uffici che sono stati aperti in seguito al trasferimento di nuove competenze dalla Regione. Nel programma degli investimenti, che complessivamente sfiora i 20 milioni di euro, spiccano inoltre il nuovo polo scolastico di Albenga (6 milioni e 700 mila euro), un auditorium nel campus di Legino e 9 milioni e mezzo di stanziamenti per interventi di manutenzione sulle strade. Una mole eccezionale di lavori che verrà realizzata, fra l’altro, con forme di autofinanziamento come la vendita di Villa Gavotti a Legino (2 milioni), dell’ex caserma Carmana e dell’attuale sede del provveditorato agli studi di via Trilussa (4 milioni). In questo tourbillon di opere pubbliche è di tutta evidenza la completa cancellazione dei programmi per realizzare una nuova sede per l’istituto Nautico. Del progetto faraonico (6 milioni) che la giunta Garassini aveva confezionato per far digerire al Nautico l’abbandono della sede storica al Classico e il trasferimento in via Manzoni, non esiste più traccia.
Per il resto, il bilancio si caratterizza soprattutto per il taglio dell’8% alla spesa corrente imposto dalla Finanziaria e in particolare per la riduzione dell’1% sul personale che ha scatenato nelle ultime settimane un fitto dibattito nell’ambito della maggioranza ma anche fra l’amministrazione e il sindacato. Oltre a ridurre l’orario dei lavoratori precari, l’amministrazione intende ampliare l’organico creando due nuove figure dirigenziali. L’assessore al Bilancio Lorena Rambaudi smorza le polemiche: «Tutte le risorse disponibili per il personale verranno stanziate per i precari. Quando nel corso dell’anno si libereranno risorse in seguito al pensionamento di una decina di dipendenti, l’amministrazione metterà mano alla riorganizzazione dell’ente anche con nuovi dirigenti. Su questo tema ognuno è libero di esprimere la propria opinione ma le scelte spettano all’amministrazione».
Sul fronte delle entrate straordinarie, 2 milioni e 600 mila euro deriveranno dalla vendita di beni patrimoniali, altrettanto dai trasferimenti dello Stato, quasi 7 milioni dai fondi stanziati dalla Regione e 3 milioni e mezzo dalla rinegoziazione dei mutui.