Perché la  Giunta Comunale ha congelato il Piano dei Parcheggi?  

di Roberto Cuneo

Come noto la Giunta Comunale ha congelato la realizzazione del Piano dei Parcheggi rinviandolo al prossimo mandato (però ha speso 48.000 € per farlo fare, con un’aggiudicazione che ho denunciato come irregolare). 

Si è dato risalto allo scontro tra Casaccia, sostenuto anche dai DS, fautore di un accesso al centro prioritariamente con mezzi pubblici, e quindi con un conseguente forte ostacolo alla funzione commerciale cittadina, e Caviglia, fautore di un sistema più articolato, con parcheggi centrali e di interscambio. 

Ciò che non è potuto emergere è che lo studio, mentre nella fase di analisi è decente, nelle proposte è estremamente scadente.  

In sostanza lo studio dice che da subito deve essere aumentata la sorveglianza sulla sosta irregolare (tante grazie, glielo dicevano tutti i cittadini senza spendere 48.000 €). 

Poi, come soluzioni di medio termine, indica il parcheggio sotterraneo di Piazza Diaz e quello di Via Falletti. Entrambi presentano gravi problemi che non sono stati affrontati: il problema di Piazza Diaz è l’acqua: non dice a che quota sia, ma questa è una indicazione molto importante per un parcheggio che non ha un palazzo al di sopra che bilanci la spinta idrostatica: ciò comporta la necessità di ancorarlo (sarebbe galleggiante) con costi molto elevati. 

Per via Falletti il progetto è criminale: per soli 78 posti si tappa la galleria che costituisce l’unica alternativa reale per collegare Savona con Albisola. Va sì fatta una struttura di parcheggio ma assolutamente senza compromettere il percorso ex ferroviario. 

Nella sintesi dello studio c’è solo una riga di accenno, poi non sviluppata, sulla opportunità di una nuova politica tariffaria. Questo, invece, sarebbe l’intervento prioritario, indolore e non costoso: con il software già disponibile nei parcometri si potrebbe incentivare la sosta nei grandi parcheggi sottoutilizzati (Piazza del Popolo e Via Piave) e selezionare la domanda pregiata delle vie centrali, salvaguardando prioritariamente i residenti, i pendolari savonesi ed i clienti dei negozi e degli studi professionali. 

Purtroppo lo studio è scadente e Caviglia se ne è probabilmente accorto (ma è colpa sua avere scelto quella società) e quindi non ha voluto fare una battaglia per sostenere dei contenuti non sufficientemente approfonditi. 

24/03/2006

Considerazioni sulla questione dei parcheggi 

In questi giorni si è avuta una contrapposizione in Giunta tra l’Assessore Caviglia e l’Assessore Casaccia sulla questione dei parcheggi. 

Alla fine, dopo un incontro con la maggioranza, si decide di rinviare al nuovo mandato amministrativo. 

Non è un bel risultato, anche perché sono stati spesi parecchi soldi per una consulenza costosa ed irregolare (nell’aprile 2005 la commissione giudicante diede un punteggio uguale a tutti i partecipanti alla gara, anche se le qualifiche erano enormemente diverse; segnalai, con una interpellanza, la irregolarità alla Giunta, che procedette lo stesso). 

Il problema del disaccordo in Giunta nasce per un difetto di origine di tutto il sistema di potere del comune. 

I due assessori sono in contrasto su temi di fondo, relativi al ruolo del parcheggio ed alla politica di gestione della mobilità in città. Entrambi semplificano molto e si trovano a contrapporre tesi sostanzialmente superficiali: uno è per i parcheggi sotterranei in centro e l’altro per i parcheggi di interscambio in periferia. 

E’ anche evidente il desiderio di coltivare fasce differenti di elettorato in vista delle prossime elezioni. 

Tutto ciò però accade per un difetto iniziale: la Giunta avrebbe dovuto discutere ed approfondire in Consiglio Comunale gli aspetti fondamentali della politica del parcheggio in città.  Se avessimo discusso in consiglio i grandi obiettivi relativi alla mobilità, distinguendo le diverse categorie di utenza (residenti, pendolari di città, pendolari di altri comuni, turisti, clienti dei negozi, utenti degli uffici ecc.) avremmo potuto dare allo studio professionale indicazioni già condivise ed il risultato non sarebbe stato né confuso né contestabile. 

E’ poi esperienza comune di chi viaggia con occhi aperti, vedere che nelle città dove si circola e si sta bene, ci sono sia parcheggi di interscambio in periferia sia parcheggi in struttura in centro. 

Il problema allora si riconosce come quello di fondo di questa classe politica che ha accentrato i ruoli tra l’esecutivo e politico nella Giunta svalutando il Consiglio a docile ratificatore di decisioni prese nelle segreterie.  

                                                                                              Roberto Cuneo 

dal blog di Roberto Cuneo  http://www.robertocuneo.blogspot.com/