Maricoltura a Varazze Ruggeri: «L'ambiente non corre pericoli» Cogoleto polemica con i vicini di casa
IL SECOLOXIX
Varazze. Il Comune di Cogoleto interviene sull'impianto di maricoltura al confine con la provincia di Savona e risponde per le rime alle accuse delle categorie varazzine (albergatori e commercianti) che avevano invitato il centro limitrofo «a non sporcare in casa d'altri». Nel frattempo anche Celle Ligure, Albisola Superiore e Albissola Marina non nascondono la loro preoccupazione per il progetto. Mentre una voce a favore arriva dalla Regione. L'assessore all'Urbanistica, Carlo Ruggeri, risponde all'interrogazione presentata dai consiglieri Vasconi e Morelli: «Non sono prevedibili impatti a carico di alcuna matrice ambientale». Inoltre, secondo la Regione, la corrente che insiste nella zona garantirebbe «la dispersione di eventuali residui alimentari e dei cataboliti prodotti», evitando quindi l'accumulo e l'intorbidimento dell'acqua. «È stato prescritto - spiega Ruggeri - un piano di monitoraggio teso al controllo dei parametri ambientali sui sedimenti, sul benthos e sulla colonna d'acqua e non è previsto l'uso di antibiotici».
Il sindaco di Cogoleto, Attilio Zanetti, l'assessore all'Ambiente, Roberto Pansolin, e i colleghi di giunta ricordano agli operatori commerciali che Cogoleto «sopporta da decenni l'inquinamento fognario dai Piani di San Giacomo», territorio di Varazze. Nel levante savonese, dalle Albissole a Varazze, lo stato resta comunque di massima allerta. Cogoleto fa sentire la sua voce attraverso un manifesto che sarà affisso oggi anche a Varazze. «Vera e buona educazione - scrive il Comune - è quella di chiedere informazioni, prima di accusare. Il progetto di maricoltura chiesto da una società privata è fermo, in attesa di approfondimenti. Alle categorie varazzine ricordiamo che Cogoleto scarica i suoi liquami a oltre mille metri dalla costa, mentre da Puntabella arriva fogna diretta, senza il minimo trattamento. Il nuovo depuratore di Vesima risolverà il problema non solo per Cogoleto ma anche per l'estrema propaggine levantina del savonese».
Il sindaco di Varazze, Antonio Ghigliazza, precisa: «Abbiamo chiesto alla Regione chiarimenti sul progetto ai primi di marzo e sino ad oggi non abbiamo avuto risposta. Non possiamo ovviamente assumere iniziative in merito, perché il problema deve essere illustrato anche da esperti in materia. Ricordo che con Cogoleto abbiamo pressoché risolto il problema dello smaltimento delle acque nere ai Piani di San Giacomo. La collaborazione è stata costruttiva, come mi auguro sarà nel caso specifico».
Il primo cittadino di Celle Ligure, Remo Zunino, rivendica la "paternità" della sollevazione del caso. «Non siamo contro la maricoltura - spiega - ma già nel dicembre 2005, quindi in tempi non sospetti, avevamo chiesto a Cogoleto, che ci aveva informati dell'iniziativa, di conoscerne gli aspetti tecnici. Avevo chiesto anche una riunione fra i comuni del Parco del Beigua. Prima di bocciare il progetto, attendo relazioni precise».
Il sindaco di Albissola Marina, Stefano Parodi, aveva inviato già alle prime avvisaglie del "caso" una lettera al collega di Cogoleto, manifestando la propria preoccupazione. Tra l'altro nella stessa missiva Parodi aveva sottolineato la solidarietà all'amministrazione comunale di Varazze. «Noi avevamo inviato una richiesta di chiarimenti al Comune di Cogoleto - spiega Mario Vezzoso, assessore all'Ambiente di Albisola Superiore - ma non abbiamo mai avuto risposta. Al momento quindi non abbiamo notizie».


30/03/2006