Auguri a questa città che ha perso molto ma non ancora tutto

 

dal sito  www.asinistraxsv.altervista.org

Mi guardo intorno per vedere che succede ... un disastro e, per favore, non fatemi parlare di politica.

C’è una notizia interessante: il ministro ha vincolato la Vittorio Veneto; e cosa ne è stato della Costa del Sol? non l’hanno forse bruciata in piazza dell’alaggio quando stava per diventare monumento, rischiando di accoppare anche qualche cristiano, solo per poi trasformare il porto nella piccola disneyland del ponente, nell’indifferenza di una cittadinanza che poi si è riversata a popolare quel mostro di galeone finto come una moneta da tre euro ma accattivante come un blazer blu e una cravatta regimental: quelli che vanno matti per il falso e che adorano il magico. E continuano a dar credito a quegli altri che gli stanno demolendo la città, gli altri che hanno cambiato la faccia a una città di mare costruendo i palazzi di ferro e cemento sulla riva e cambiato l’anima a una città del lavoro trasformando le fabbriche in negozi e sale-gioco. La domanda è: allora tutto questo piace, tutto questo rende? Quanto n’avanza di nuovo!.

Sì ... pare di sì. Avanti con le ruspe e con le gru, vade retro idea di una città che viene da lontano e vorrebbe andare lontano. Tutto e subito e chi se ne frega dei guasti, delle ferite, del mugugno e del meno peggio.

Tutti insieme appassionatamente dalla ferrania alla madonnetta, dai diportisti da sempre ai compratori compulsivi, dagli enfant prodige ai militanti a pagamento, dalle burle vere ai politici da sempre. Viva quelli che s’accontentano di poco e non andiamo mica a trattare, siamo le sentinelle dell’etica ma non dissociamoci mai, sempre tesi, sempre intesi ... meglio dentro che fuori ... meglio uno stipendio da assessore oggi che una buona idea domani e ... soprattutto non disturbiamo chi deve lavorare per il progresso della città.

Perdinci che alla fine mi sono indignato davvero ... troppo facile d’altronde, ma come si fa? Te le strappano di bocca: non ne finisce una che ne arriva un’altra. Si sventra il centro storico per far posto a un grattacielino e si riduce l’isola pedonale per un bel garage sotterraneo e subito ti arriva il pennellone alla Margonara; condannano le imprese Bofill e si apre un nuovo accrocchio di negozi da Balbotin ... À bout de souffle!

Vorrei sapere chi comanda e soprattutto chi ubbidisce a tutta questa miscellanea di cattivo gusto e di cattiva amministrazione.

In ogni caso andatevene e ricordate che avete governato la città per sbaglio, per gentile concessione di quelli che prima hanno chiesto in prima persona la fiducia mettendo la loro faccia sui manifesti, poi, che l’hanno intascata, son salpati per lidi a loro più cari ... siamo in balìa di coloro che nessuno ha mai voluto .... e poi, non so se lo avete ancora capito, c’è già un altro sindaco in città, vi assicuro che l’ho visto coi miei occhi su dei nuovi manifesti, un bel tipo non certo ipocrita che si è già autoeletto senza bisogno di tanti lacciuoli democratici.

Auguri a questa città che ha perso molto ma non ancora tutto.

Maurizio Leverone  

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