Questa volta ci sarà impedito di lasciare a casa i transfughi, anche perché i loro nuovi amici li hanno collocati ai primi posti delle liste elettorali.
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i è scritto molto su questa pessima legge elettorale ed io volevo mettere in evidenza due aspetti della legge di cui nessuno o pochi hanno parlato.Come in tutte le elezioni alcuni onorevoli e senatori, pur di avere la certezza di rimanere in Parlamento, passano da uno schieramento all’altro senza vergognarsene minimamente e, cosa ancora più grave, vengono accolti a braccia aperte da quelli che ieri erano i loro avversari politici.
Naturalmente questa migrazione di voltagabbana avviene sempre in direzione dei partiti ritenuti vincenti ed il motivo è comprensibile.
Ebbene, a causa dello sciagurato meccanismo di questa legge elettorale, che non prevede preferenze, questa volta ci sarà impedito di lasciare a casa questi transfughi, anche perché i loro nuovi amici li hanno collocati ai primi posti delle liste elettorali.
Un altro aspetto, sempre legato alla mancanza di preferenze ( a proposito, questo fatto ha accontentato tutti i parlamentari di destra e di sinistra), è il crollo del numero dei manifesti con la conseguente crisi del settore pubblicitario, compresi tipografi, attacchini e soprattutto le radio locali. Se questo fatto per certi versi ha qualche aspetto positivo ( ne sanno qualcosa i postini e i cittadini non più oberati da migliaia di santini) dall’altro mette in risalto un paradosso: in Parlamento, infatti, alla fine della legislatura è stata approvata in sordina una legge che consente di aumentare le erogazioni ai partiti e ai candidati in maniera anonima.
Oggi è possibile versare fino a 50.000 euro ( prima il massimo era 6600 euro) ai partiti senza che il proprio nome debba comparire per il rispetto della privacy.
Luca Liguori