Oggi il futuro sindaco, chiunque sia, non può fare niente.
Commento, intervento in Consiglio Comunale e commento sul approvazione della variante

CRESCENT

di
Roberto Cuneo

 

Fui nel piccolo gruppo di cittadini (50 persone in Savona Futura insieme con Italia Nostra) che nel 1997-1998 si tassò per opporsi in Tribunale alla speculazione edilizia nel porto, tra l'indifferenza della città, manipolata anche dalla stampa.
 
Il momento di opporsi era allora. Il progetto fu approvato definitivamente nel 2001. 
 
La magistratura rifiutò di esaminare il nostro ricorso perché, secondo il giudice, solo chi è danneggiato direttamente (e non nel gusto, nel senso sociale o nella opinione urbanistica) può ricorrere. 
Quando mi presentai come candidato sindaco (2002) mi impegnai ad ostacolare, per quanto possibile, la realizzazione del progetto (un sindaco qualcosa la poteva ancora fare). I cittadini votarono per Ruggeri che sosteneva il progetto.
 
Oggi il futuro sindaco, chiunque sia, non può fare niente. Se togliesse il diritto a costruire dovrebbe pagare un indennizzo ai costruttori che non sarebbe assolutamente in condizione di pagare. 
Il problema è che i cittadini non partecipano alla vita pubblica e scoprono di non essere d'accordo con le decisioni prese, diversi anni dopo il momento in cui il loro intervento avrebbe potuto modificare le cose. 

IL mio intervento per la Variante al Crescent nel Consiglio

Comunale del 20/3/2006 

Il progetto del Crescent è il progetto più orribile di tutto il Master Plan di Bofill. Esso infatti costituisce una sagoma enorme, alta come il Priamar, la cui immagine così risulta immiserita e coperta alla vista. Questo mostro nasconderà una caratteristica storica del paesaggio che da sempre coglie il visitatore che entra in città da levante. Anche antiche stampe hanno sempre rappresentato l’insieme dalla Torretta al Priamar. Ciò non avverrà più. 

Se era di interesse dei costruttori proporre una variante, che aumenta i metri quadri di solaio e modifica le destinazioni per ottenere un maggiore valore commerciale, si poteva almeno prevedere una variazione globale del progetto, al limite anche aumentando i volumi, ma riducendo il terribile impatto che violenta lo sfondo, verso sud, della vecchia darsena, isolando la parte a mare a levante del Priamar, importantissima per il futuro di Savona. 

Possibile che il Comune non voglia dimostrare un minimo di iniziativa per proporre un miglioramento complessivo del progetto e sia solo disponibile ad eseguire ciò che maggiormente aggrada agli imprenditori? Ma ci rendiamo conto di quanto valgano i posti auto che sono autorizzati con questa variante?

Si deve bocciare questa delibera per andare ad un tavolo di trattativa dove confrontare gli interessi della città con quelli degli imprenditori.

Roberto Cuneo

Dopo il Consiglio Comunale in cui è stato approvata la variante Roberto Cuneo ha commentato il provvedimento.

Dal suo blog...www.robertocuneo.blogspot.com

22/03/2006

Penultimo Consiglio Comunale

Come due vecchi amanti....

 

Come succede, a volte,  tra due vecchi amanti che, per le diverse storie personali, sono costretti a lasciarsi, ed il più debole dei due, dona un ultimo regalo all’amato, così la Giunta Comunale fa un ultimo dono agli imprenditori della grande speculazione edilizia nella Vecchia Darsena. Poi la catarsi elettorale scoperà via qualcosa del passato e qualche cosa resterà. 

L’ultimo dono è anch’esso molto gradito, come i precedenti: si tratta della Variante al Crescent. 

In virtù di questa variante il Crescent si arricchisce di un piano (1017 mq) e di 488 posti auto. 

Non è fino, per gli amanti, quantificare il valore venale del dono, è il pensiero che conta, però gli altri una valutazione possono farla:  il piano, tenuto conto che il livello di mercato sarà ormai diminuito rispetto alle prime realizzazioni del Master Plan, varrà 5 milioni di € ed il parcheggio, se sono buone le stime dell’Assessore Caviglia per Piazza Diaz, varrà circa 12 milioni di €: una buonuscita da quasi 20 milioni di € (tolti i costi saranno 15 netti) che sanerà le cicatrici del distacco. 

I Consiglieri Comunali della maggioranza, ansiosi di essere ricandidati, hanno disciplinatamente votato a favore (Cerva, Ulivi e Casalinuovo si sono astenuti), tutta l’opposizione ha votato contro. 

Negli unici due interventi Buscaglia ha tuonato contro il continuo trattamento di favore che il Comune ha riservato all’iniziativa, senza voler approfondire il problema della proprietà delle aree che, essendo storicamente in concessione, non può essere usata dai concessionari per costruire palazzi, e Cuneo ha rimproverato la Giunta per questo continuo dare agli imprenditori senza avere mai nulla in cambio. Fiato sprecato, il progetto va avanti con tutti i vantaggi per l’imprenditore e senza affrontare i fondamentali problemi dell’accesso al lungomare a levante del Priamar. 

Un’ultima considerazione: bugiardo chi inveisce contro la lentezza della burocrazia comunale: il giorno dopo l’approvazione del Consiglio Comunale, gli uffici hanno immediatamente rilasciato la licenza edilizia, fantastico esempio di efficienza e di spirito di servizio. Ma sarà così per tutti? 

                                               Roberto Cuneo