IL SECOLOXIX |
Nell'agone politico savonese sta per scendere il terzo
candidato sindaco. Sarà Patrizia Turchi, da qualche
settimana dimissionaria da Rifondazione Comunista per
abbracciare l'esperienza di "A sinistra per Savona". Uno
strappo doloroso che ha portato allo scoperto i contrasti
nel partito di Bertinotti tra l'ala "filogovernativa" del
segretario Franco Zunino e l'ala barricadera di ispirazione
ferrandiana.
Il gruppo della sinistra critica, sostenuto tra gli altri da Aldo Pastore, ha scelto dunque la pasionaria di mille battaglie per tenere alta la propria bandiera, mentre la Rifondazione "governativa" sta seguendo la strada della trattativa con l'Unione, così come avvenuto in campo nazionale, ma anche in Regione e in Provincia. Domani, nella barberia di Michele Brosio a Villapiana - un luogo che è un'indicazione e una scelta ben precisa - "A sinistra per Savona" presenterà i propri candidati e il proprio sindaco. Ma i giochi sono praticamente fatti. "A sinistra per Savona"è pronta fra l'altro a correre non solo per le elezioni comunali, ma a presentare liste in tutte e cinque le circoscrizioni cittadine. Salvo colpi di scena dell'ultimo momento, sembra invece fallito il tentativo di accordo tra "A sinistra per Savona" e la lista "Noi per Savona" di Domenico Buscaglia. Si profila all'orizzonte dunque anche un quarto candidato sindaco. Il tentativo di correre insieme sembra essersi definitivamente interrotto due giorni fa, quando uno scambio di lettere ha chiuso (si direbbe in modo definitivo) la trattativa. Domenico Buscaglia sarebbe anzi intenzionato a correre da solo, bissando l'esperienza del 2001. Non sarà un'operazione semplice, anche tenendo conto che, nella scorsa tornata elettorale, la lista di Buscaglia aveva potuto contare sull'appoggio di Aldo Pastore. Che, questa volta, è dalla parte di "A sinistra per Savona" della quale è stato uno dei primi firmatari. Per diffondere i propri programmi e le proprie idee "A sinistra per Savona" ha lanciato da qualche giorno un sito internet, www.asinistraxsv.altervista.org. Dove, tra le «insorgenze» - così vengono indicati i nodi critici della politica cittadina - vengono indicate la discarica di Cima Montà, la Margonara, l'Aurelia bis, il progetto Bofill, piazza Bologna, il metrobus, il carcere, la Metalmetron, il sociale. Gli obiettivi sono chiariti ancora meglio nella "carta d'intenti" firmata da Ugo Tombesi dove, dopo aver dichiarato programmaticamente «saremo propositivi ma mai subalterni al mattoni in genere a Pasquale, a Campostano, a Dellepiane, a Gambardella, a Orsero, a Barone», dice a chi chiede «cosa siamo? Risponderemo con Montale, chi non siamo: i commercialisti di "lor signori"». In bilico rimane la posizione di Franco Astengo, sin dall'inizio "ideologo" e segretario politico del gruppo: avrebbe preferito restare defilato dalla lista, ma il mancato accordo con Buscaglia spinge molti della cordata a chiedere un suo impegno diretto. Ventiquattr'ore di tempo per sciogliere l'enigma. Antonella Granero |