Toto giunta Nanni Ferro lascerà Ips per Palazzo Sisto  
IL SECOLOXIX

Il centrosinistra con Rifondazione nel motore confida di vincere le elezioni comunali al primo turno. E, nell'attesa, inizia a giocare con assetti e poltrone. I Ds avranno tre o quattro assessorati: praticamente certi Luca Martino (al quale potrebbe andare l'urbanistica) e Livio Di Tullio che sarà il vero uomo-macchina della futura amministrazione (Francesco Rossello in pole position per la successione alla Cgil). Poi, secondo la propria tradizione, la Quercia dovrà trovare posto ad una donna. E qui sono dolori, perché i nomi realmente spendibili appaiono al momento pochi: se Donatella Ramello non vorrà abbandonare il doratissimo esilio delle Opere Sociali (fu già tentata dall'esperienza in Comune, ma allora non la volle Ruggeri, temendo che potesse fargli ombra), potrebbe toccare a Maria Luisa Madini. Se le deleghe saranno quelle sociali, anche Marisa Ghersi o Anna Maria Camposeragna potrebbero avere il profilo giusto. Infine il quarto posto: c'è Roberto De Cia, attuale assessore allo sport. Il candidato sindaco Federico Berruti ha fatto capire ampiamente che preferirebbe un completo ricambio della squadra diessina (che ha già"bruciato" un ex predestinato come Franco Aglietto, assessore uscente all'urbanistica). Ma se De Cia non troverà spazio altrove, sarà riproposto. Nanni Ferro, legatissimo a Berruti (che lo volle alla guida dell'Ips) e gradito anche agli ambienti dell'Autorità portuale, sarà la novità che scompaginerà attese e tattiche. La Margherita punta a due assessorati di peso e alla presidenza del consiglio: per quest'ultimo posto corre Rosario Tuvé, per gli altri Francesco Lirosi e Livio Giraudo, ingegnere (o, in alternativa, Giovanni Aschero, architetto). Per Giraudo, si profila una delega di peso ai lavori pubblici. I socialisti avranno la poltrona di vicesindaco per Paolo Caviglia o Renato Giusto. Le briciole per gli altri: un posto certo per Rifondazione (la bistrattata cultura?) Verdi, Comunisti italiani e Lista civica si contenderanno l'ultima poltrona utile. Tutto questo, è ovvio, senza fare di conto con le urne: il peso elettorale premierà o boccerà i sogni di oggi.



A. G.
24/02/2006