22 Febbraio 2006 LA STAMPA
UNO STUDIO DELLA REGIONE
In Val Bormida
i Comuni
più inquinati |
CAIRO
M. Sono quattro, di cui 3 in Val Bormida, i Comuni in cui le
emissioni di inquinanti dovute alle attività produttive e
produzione di energia prevalgono sulle emissioni dovute al
traffico. E' quanto emerge dal Piano di risanamento a tutela
della qualità dell'aria approvato dalla Regione che indica,
appunto, Cairo, Carcare, Altare e Busalla, le località dove il
superamento del limite medio annuale di alcune sostanze non è
dovuto al traffico, come accade in alti Comuni liguri, ma alle
emissioni delle aziende.
A Cairo, ad esempio, la fonte principale di emissioni di PM 10 e
ossidi di azoto «sono gli impianti di combustione per la
produzione di energia e in particolare lo stabilimento
dell'Italiana-Coke e impianti di combustione industriale o
processi con combustione». Ad Altare, invece, le emissioni di
Nox e PM10 sono dovute «agli impianti di combustione industriali
o processi con combustione». Infine, si legge ancora nel Piano
di risanamento, a Carcare le principali fonti di emissioni di
ossidi di azoto sono «gli impianti di combustione industriali e
processi con combustione, mentre per il PM10 sono di rilievo sia
le emissioni dei trasporti che degli impianti». Dati in merito
ai quali interviene il consigliere regionale dei Verdi, Carlo
Vasconi. Afferma: «Il fatto che 3 Comuni su 4, in cui il
superamento dei limiti delle emissioni è dovuto alle attività
produttive, siano in Val Bormida, zona peraltro geograficamente
non particolarmente estesa rispetto al territorio ligure, è
senza dubbio emblematico. Proprio sulla base di tali dati è
doveroso riflettere se davvero è opportuno costruire 5centrali
alimentate a carbone e cementifici, come previsto ad esempio a
Cairo. Non intendo fare allarmismi, ma forse è il caso di
prestare maggiore attenzione per programmare un futuro diverso
per la Val Bormida, un futuro sostenibile e compatibile con
l'ambiente». Conclude il consigliere regionale: «Il Piano di
risanamento, cui si stava lavorando dal 1999, permetterà di dare
finalmente avvio ai monitoraggi e ai successivi interventi per
migliorare la qualità dell'aria».\ |
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