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I PUNTI DEL PROGRAMMA: LE PRIME PROPOSTE dal sito  www.asinistraxsavona.altervista.org

 

Programmazione pubblica, intervento pubblico, gestione pubblica.

Queste le tre direttrici sulle quali poggiano le discriminanti programmatiche per la presentazione della nostra lista. Una proposta alternativa di governo della Città sotto l’egida dell’opposizione ai poteri forti di Savona e alle sue rappresentazioni istituzionali, contro la governabilità in ossequio ai corporativismi rappresentati ma per la rappresentanza dei bisogni collettivi.

I punti di programma

Premessa indispensabile è la rivalutazione dei ruoli e delle funzioni del Consiglio Comunale e dei Consigli di Circoscrizione, riduzione nel numero dei membri della Giunta,e degli emolumenti destinati a coloro che ricoprono incarichi amministrativi.

1) Piano Urbanistico Comunale

a) attualmente prevede la mera gestione del già deciso ed in corso di attuazione (sanatoria dei cosiddetti “francobolli”, più la manutenzione del territorio, come ribadito del tutto esplicitamente dall'attuale amministrazione;

b) dal nostro punto di vista è invece necessario un rifacimento globale, previo ampio coinvolgimento dell'intera società savonese (l’esperienza del passato PRIS non può che essere di riferimento);

c) andrà prestata particolare attenzione alle previsioni di viabilità ed edilizia popolare e convenzionata (prevedendo anche incentivi per l'utilizzo dell'esistente);

d) dovranno essere migliorati i servizi dei quartieri, attraverso un più equilibrato utilizzo delle risorse economiche a disposizione, ora concentrate nei quartieri “ricchi” della darsena;

e) particolare attenzione andrà prestata al nuovo verde.

f) salvaguardia delle colline, oggi aggredite dalla costruzione dei “borghi liguri” e dall’ipotesi di concentramento degli indici di fabbricabilità, ma abbandonate dal punto di vista della loro antropizzazione armonica (ad esempio recupero dell’esistente) e conseguente vigilanza.

2) Sviluppo economico

Una prospettiva diversa sul terreno dello sviluppo economico può essere aperta lavorando, da subito su tre fronti:

a) l'attivazione, pur in un quadro di difficoltà complessive che non è possibile ignorare ma che non possono neppure rappresentare un comodo alibi, di flussi di risorse destinate a presenze di tipo produttivo, rivolgendosi all'Europa, utilizzando i fondi europei allo scopo di offrire opportunità alla Città in quanto tale e non soltanto a gruppi ristretti, chiamando a corresponsabilità l'intero sistema bancario presente sul nostro territorio;

b) il secondo punto, al riguardo dell'attivazione di meccanismi di reale prospettive di sviluppo, riguarda la messa a disposizione di aree appetibili allo scopo. La scelta adottata per l'utilizzo delle aree Metalmetron appare, in questo senso, del tutto esiziale;

c) il terzo punto riguarda la necessità che l'attuazione dell'indispensabile flusso di risorse sia rivolto verso la possibilità di richiamare attività, sulle quali basare una parte importante della necessaria transizione tecnologica italiana;

d) particolare attenzione andrà prestata ai temi del commercio, rivolgendosi in particolare ai settori di questa attività maggiormente penalizzati nel corso degli anni da questa amministrazione;

3) Piano Regolatore Portuale

a) evidenziare l'incongruenza della scelta di far coesistere il polo del carbone (sollevando con ciò anche il problema della Ferrania e, più in generale, della Valbormida) con porticcioli similMonteCarlo per soli ricchi o per turismo di transito veloce, senza ricadute economiche apprezzabili;

b) Stop alla speculazione edilizia sul litorale demaniale interamente gestito dall'Autorità Portuale (Cantieri Solimano, Margonara, ecc.);

c) individuare spazi da destinare alla pesca da terra e per le attività nautiche di base

4) Rifiuti solidi urbani: risolvere immediatamente i problemi di Cima Montà, partendo da quel punto (immediata chiusura e bonifica dell'intera vallata) per sviluppare e programmare una diversa politica dei rifiuti (capoverso da implementare, a cura dell'associazione LEO)

5) Cultura

a) destinare a sede universitaria il Vecchio San Paolo, evidenziando attraverso questa proposta la possibilità di ricadute positive, anche sul piano economico, per l'intera Città;

b) destinare a biblioteca principale della Città Palazzo Santa Chiara;

c) previo miglioramento dell'accessibilità, prevedere il riuso ad altri scopi culturali del complesso di Monturbano;

d) proporre un calendario di attività e di luoghi per svolgere iniziative che veda l’intera Città partecipare al processo di acculturazione ( che includa l'intera popolazione, anche le nuove presenze straniere che dal punto di vista culturale rappresentano una risorsa importante)

6) Trasporto pubblico, viabilità ed aree di sosta:

a) progettare un sistema di mobilità pubblica al servizio delle diverse categorie di cittadini;

b) ristudiare e proporre il trasporto pubblico elettrificato possibilmente su rotaia , abbandonando l'antieconomico progetto Metrobus;

c) soste e viabilità dovranno essere progettate in funzione dei flussi veicolari che dovrebbero ridursi (in parallelo con un sistema di trasporto capillare e agile), sino alla previsione di vaste aree delle Città a ZTL.

7) Aree cimiteriali

Affrontare e risolvere i problemi di gestione e manutenzione del Cimitero non affidandolo a privati;

8) Aggregazione sociali

a) creazione  di centri per anziani autosufficienti dotati di attività ludiche che facilitino aggregazione e solidarietà;

b) creazione di spazi sociali per i giovani, anche allo scopo di agevolare la possibilità di autogestione di attività culturali in vari campi, in particolare la musica;

c) affrontare alla radice il drammatico problema degli impianti sportivi;

9) Macchina comunale

Migliorare il funzionamento della macchina comunale, rafforzare le strutture destinate al contatto diretto del pubblico, incentivare e formare il personale, e separare la gestione delle Opere Pubbliche dall'Urbanistica, attraverso la nomina di un nuovo incaricato del Settore;

10) Favorire la realizzazione di strutture alberghiere, inibendo nuovi insediamenti residenziali come utilizzo di 2a 3a 4a casa. Attualmente la Città (e gli esempi non mancano) appare pressoché totalmente priva di adeguate strutture ricettive anche per il turismo giovane (si pensi alla vicenda assai poco edificante dell’Ostello) e gli studenti;

11) Servizi sociali e diritti di cittadinanza

a) Revisione completa nella gestione dei servizi sociali ed integrazione tra servizi sociali e sanitari;

b) politica degli asili nido, con graduatorie incrociate tra reddito e condizioni familiari (ben oltre le categorie ISEE);

c) registro unioni civili;

d) partecipazione, attraverso il voto, dei Cittadini stranieri.

12) Ripubblicizzazione nella gestione dei servizi non solo essenziali.