Immigrati, la Lega manifesta I Giovani Padani terranno sabato l'iniziativa di "solidarietà ai paesi scandinavi" annullata la scorsa settimana
È polemica continua: il centrosinistra propone la "Consulta" degli stranieri
IL SECOLOXIX
La Lega Nord rilancia e prosegue la battaglia "dura e pura" su immigrati ed islam che sta seminando sconcerto nel resto della Casa delle Libertà. Ieri, infatti, i Giovani padani hanno annunciato che sabato, alle ore 15, scenderanno in piazza, a Savona, per manifestare la loro solidarietà«con i paesi scandinavi» e continuare la «battaglia in difesa delle nostre radici cristiane e dei valori occidentali e perché tutti i paesi garantiscano la reciprocità dei diritti civili, umani e religiosi».
Dopo aver annullato la manifestazione lo scorso sabato («ma solo perché era in corso un vertice Bossi-Berlusconi»), non arretrano di un passo, dunque, i seguaci di Bossi, che già ieri avevano lanciato in pista il consigliere provinciale Roberto Nicolick. Nicolick ha preso una dura posizione nel dibattito tra i candidati sindaci sul tema degli immigrati, aperto sulle colonne del Secolo XIX e diventato ormai - in virtù anche delle vicende nazionali e internazionali, dalle vignette blasfeme alla maglietta di Calderoli sino alla tragedia di Bengasi e alle dimissioni del ministro - uno dei nodi centrali della prossima competizione elettorale a Savona.
Ora l'aperta sfida - nonostante la congiuntura nazionale e la perplessità degli alleati - di una manifestazione. «Tutto questo - ha detto ieri il segretario dei Giovani padani savonesi - non è sicuramente tema da campagna elettorale perché scomodo ma obiettivamente sarebbe più importante parlare della realtà odierna che di un un ipotetico ponte di Messina o altre fantasiose opere». I Giovani padani savonesi esprimono poi tutta la loro «totale solidarietà» all'ex ministro Calderoli per la «strumentalizzazione mediatica» di cui sarebbe stato vittima. Il segretario provinciale Andrea Bronda, per ora, sta alla finestra: ma lo scorso sabato il programma della manifestazione poi annullata prevedeva grandi e giovani del movimento tutti insieme.
Dall'altro fronte politico - con il centrodestra ridotto ad un silenzio più che imbarazzato dopo gli inviti al buon senso dell'onorevole azzurro Enrico Nan - risponde il consigliere regionale Carlo Vasconi (Verdi), chiamato da pochi giorni nella Commissione provinciale per l'immigrazione (per il resto composta da funzionari e dirigenti dell'amministrazione pubblica). Vasconi lancia la proposta di una Consulta dell'immigrazione da istituire a Savona se il centrosinistra vincerà le elezioni. «Abbiamo bisogno di braccia che per la nostra economia sono fondamentali - osserva Vasconi - ma queste braccia appartengono a uomini e donne che hanno bisogno di case, di assistenza, di integrazione». Prosegue Vasconi: «Credo che gli immigrati residenti da un certo numero di anni debbano avere il voto amministrativo al più presto. Ma questo non dipende da noi, ma da ascelte nazionali: nell'attesa, occorre un assessore o un consigliere con delega, ma soprattutto un dialogo costante. Che potrebbe trovare una forma "istituzionale" e permanente nella Consulta dell'immigrazione».



Antonella Granero
22/02/2006