LETTERE  ALLA REDAZIONE
                                    

 

 

                  

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Ciao Luca. Grazie

Anche a nome di Maria Antonietta voglio ringraziare tutti coloro che hanno inviato messaggi di cordoglio e sostegno alla famiglia di Luca e ai suoi amici e compagni. Le parole di migliaia di cittadini ci danno la forza per continuare la lotta di Luca. A presto,

Marco Cappato

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IL NUOVO CD di Danila Satragno

è uscito il  mio nuovo c.d....un lupo in darsena distribuito dalla VENUS...un abbraccio

 Danila

 

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je suis en train(magari!)de aquerir ma "laurea"

questa è la cronaca della consegna di una delle tante sofferte lauree di una savonese in quel dell'ateneo di genova: ore 9,00 il treno delle 08,10 circa arriverà alle ore 9,40ore;
2006 odissea a Genova,dopo una mezza rissa con una pensionata (alla posta, per bollettino da pagare fuori programma ) la nostra eroina attende in nel settore informazione con solo ( ore10, 10)   32 persone davanti; ore10,49 meno 5 persone ma ci spostano al piano superiore... non si sa quando la futura a breve laureanda/o in preda a crisi di pianto riuscirà a mettere il piede sul treno di ritorno sperando di non incontrare come al solito il Grande Navigatore. Ci chiediamo dovrà andare per mare con barca a vela privata a discutere la tesi? Speriamo in venti favorevoli almeno quel giorno!...e una università tutta nostra.

Che ne dicono i politici è una utopia o solo questione di buona volontà??

Gabriella

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APPELLO

Cari amici,

da una mail, vi 'rimbalzo' questo appello...Appello per la legge sui beni confiscati alle mafie

http://www.libera.it/index.asp?idpagine=544

SALVIAMO LA LEGGE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE!!

La legge Rognoni - La Torre, che consente da oltre vent'anni di aggredire le ricchezze accumulate dalle mafie nel nostro Paese, è in pericolo. Rischia di essere approvato dal Parlamento, infatti, un disegno di legge che tra i molti aspetti discutibili prevede la possibilità di revisione, senza limiti di tempo e su richiesta di chiunque sia titolare di un "interesse giuridicamente riconosciuto", dei provvedimenti definitivi di confisca. In nome di un malinteso garantismo, insomma, si compromettono definitivamente il lavoro e l'impegno di quanti, dalle forze dell'ordine alla magistratura, dalle associazioni alle cooperative sociali, sono oggi impegnati nella difficilissima opera di individuazione e riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie. Nessun provvedimento di confisca, di fatto, sarà mai definitivo. Nessuna assegnazione di beni confiscati avrà un futuro certo. Altri avrebbero potuto essere gli strumenti con cui risarcire, anche dal punto di vista economico, eventuali vittime di errori giudiziari, sempre possibili, nell'iter che va dal sequestro preventivo dei beni alla loro definitiva confisca. Se dovesse essere approvato, invece, quanto previsto dal comma 1 lettera "m" dell'art. 3 del disegno di legge AC 5362 recante "Delega al Governo per il riordino della disciplina in materia di gestione e destinazione delle attività e dei beni sequestrati o confiscati ad organizzazioni criminali", tutti i beni confiscati (dai terreni coltivati da coraggiose cooperative di giovani agli immobili trasformati in sedi di servizi sociali o in caserme delle forze dell'ordine, solo per fare alcuni esempi) finirebbero in un limbo di assoluta incertezza. Ovvero esattamente il contrario di quanto sarebbe necessario oggi. Le mafie, infatti, hanno da tempo affinato i meccanismi con cui riciclano i proventi delle loro attività illecite e nel nostro Paese si registra, negli ultimi anni, una consistente flessione del numero di beni confiscati. Una situazione che richiede normative efficaci e scelte concrete in grado di far crescere la fiducia di chi è impegnato ogni giorno nella lotta alle mafie. E' per queste ragioni che l'associazione Libera (che raccoglie più di 1200 associazioni nazionali e locali, scuole,cooperative) e i sottoscritti familiari delle vittime delle mafie, attraverso questo appello, chiedono un serio e approfondito ripensamento, in sede di dibattito parlamentare, del disegno di legge delega AC 5362, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di revisione dei provvedimenti definitivi di confisca, affinchè deputati e senatori di tutte le forze politiche sappiano trovare la giusta misura, il corretto equilibrio tra la tutela dei diritti di chi subisce i provvedimenti di confisca dei beni e la necessità di sottrarre alle organizzazioni mafiose gli immensi patrimoni che accumulano ogni anno, nell'illegalità e nel sangue. Trasformando questi beni, come sta avvenendo faticosamente oggi, in segni tangibili di legalità e giustizia.

Per aderire all'appello:

email: libera@libera.it

Tel. 06/69770301

Fax 06/6783559

Hanno gia' aderito:Luigi Ciotti, Giuseppina La Torre, Rita Borsellino, Giovanni Impastato, Claudia Loi,

Edna Cosina, Daniela Marcone, Viviana Matrangola, Debora Cartisano, Margherita Asta,

Maddalena Rostagno, Monica Rostagno, Elisabetta Roveri, Dario Montana, Paolo Siani, Stefania Grasso, Angela Grasso, Rosalba Beneventano

Le coperative e le associazioni che gestiscono beni confiscati alla mafia:

Associazione Casa dei Giovani, Coop. Lavoro e Non Solo, Coop. NoE, Coop. Placido Rizzotto

Coop. Valle del Marro, I dipendenti della Calcestruzzi Ericina (azienda confiscata alla mafia nella provincia di Trapani)

All'appello hanno inoltre aderito molte associazioni nazionali: Arci, Associazione italiana per l'agricoltura biologica, Avviso Pubblico. Regioni e enti locali per la formazione civile contro le mafie, Antigone, Associazione Beati costruttori di pace, Associazione Rete Fattorie sociali, Auser, Centro turistico giovanile, CGIL, Cipax, CISL, Conapi, Consorzio italiano di solidarietà, Conferenza nazionale volontariato e Giustizia, Coordinamento nazionale comunità di accoglienza, Federazione nazionale Giovani Comunisti, Federazione antiracket e antiusura italiana, Fondazione Antonino Caponnetto, Federazione universitaria cattolica italiana, Gruppo Alce Nero Mielizia, Gruppo Abele, Legambiente, Magistratura democratica, Mutua Studentesca, Psichiatria democratica, Pax Christi Italia, Peace Games, Sinistra Giovanile, Silp Cgil, Tavola della Pace, UIL, Unione italiana sport per tutti, Unione nazionale salute mentale, Unione sportiva Acli.

Hanno fatto sentire il loro sostegno anche gli enti locali impegnati nella gestione di beni

confiscati: il Consorzio Sviluppo e Legalità della provincia di Palermo, che raccoglie i comuni di Corleone, San Giuseppe Jato, Monreale, Piana degli Albanesi, Camporeale, Roccamena, San Cipirello, Altofonte, il Consorzio Sole - Cammini di legalità della Provincia di Napoli, che raccoglie i Comuni di Marano, Pomigliano d'Arco, Giugliano in Campania, Casalnuovo, Portici, Pollena Trocchia, Castellammare di Stabia, San Giorgio a Cremano, Afragola, il presidente della Regione Puglia, i sindaci di Alcamo, Colle Val d'Elsa, Bologna, Ottaviano, Favara, Palma di Montechiaro, Pianoro, Mesagne, Martignano, Siculiana, Capraia e Limite, Partinico.

E ancora scuole, circoli didattici, singoli insegnanti, magistrati, tantissimi cittadini e cittadine che hanno voluto sostenere le proposte di Libera

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salviamo la costituzione
Sul sito http://www.salviamolacostituzione.it/articolo.asp?articolo=119   è pubblicato l'elenco dei tavoli per la raccolta firme a favore del referendum contro il progetto di riforma della II parte della Costituzione. 
PS per firmare occorre essere muniti di un documento d'identità 
Giuliano 
PS: e in provincia che si fa?

Savona, 14 Dicembre 2005

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COMITATO AMICI DELLA VAL NEVA

CONTRO L'AUTOSTRADA ALBENGA-GARESSIO-CEVA

comitatovalneva@libero.it

Il giorno 19/08/2005 si è costituito in Castelvecchio di Rocca Barbena il "Comitato Amici della Val Neva". Ne fanno parte associazioni culturali, economiche, di categoria e del territorio, associazioni ambientaliste, forze politiche e singoli cittadini. Scopo del Comitato è quello di contrastare la costruzione della bretella autostradale Albenga-Garessio-Ceva, la quale, se realizzata, arrecherebbe a questa valle un danno ambientale e paesaggistico irreversibile. Verrebbe altresì compromesso l'equilibrio del sistema ambientale protetto del "Poggio Grande" e delle valli limitrofe (Pennavaire, Pollupice ed Arroscia) e, sull'altro versante, della Val Tanaro.

Ci auguriamo che siano evidenti a tutti i gravi problemi, a fronte di pochissimi vantaggi, che si creerebbero in un potenziamento viario scriteriato e che le nostre preoccupazioni diventino patrimonio di opposizione e di proposizione comuni in tutti i livelli istituzionali: partiti, associazioni ambientaliste, abitanti residenti, agricoltori, allevatori, albergatori, ristoratori, piccoli commercianti, proprietari non residenti, turisti, artisti, ambientalisti di queste valli - Neva, Pollupice, valli Arroscia, Pennavaira, Bormida e val Tanaro.

Chi intende aderire al Comitato può compilare la scheda di adesione. Scaricala QUI ed inviala all'indirizzo di posta elettronica: comitatovalneva@libero.it
Per il Comitato  Roberto Albertini
Marco Piombo

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