La Carcare-Predosa accelera I contenuti dell'accordo di programma per lo sviluppo di Ferrania e dell'entroterra. La copertura dei depositi del carbone
Subito lo studio di fattibilità e il progetto preliminare con la prossima Finanziaria
IL SECOLOXIX
Programmi industriali di Ferrania, ristrutturazione ambientale del sistema carbone, adeguamento e sviluppo delle infrastrutture. Sono i pilastri dell'accordo di programma valutato giovedì dal "pre Cipe" e che sarà portato all'approvazione - con la sua dote di finanziamenti (circa 20 milioni di euro) del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica.
L'accordo, che deve ancora essere firmato da governo, enti locali e aziende coinvolte, è finalizzato allo sviluppo complessivo della Valle Bormida, ma non c'è dubbio che una parte rilevante degli interventi riguarda la soluzione della crisi di Ferrania Technologies, che richiede un fabbisogno di finanza agevolata pari a circa 100 milioni.
Consolidamento delle attività esistenti e razionalizzazione degli spazi attualmente occupati rappresentano le pre-condizioni. Il piano industriale prevede inoltre la realizzazione della «piattaforma tecnologica» (sostenuta dai laboratori di ricerca, svilupperà la propria attività in campi avanzati nei settori dell'energia, della medicina, delle nanotecnologie, della chimica, dei materiali), lo sviluppo delle tecnologie digitali nella diagnostica, lo sviluppo dei prodotti di chimica fine (farmaceutica), lo sviluppo della produzione di energia.
«Per l'attuazione di queste iniziative - è scritto nell'accordo - saranno costituite società tra Ferrania e primarie aziende pubbliche di interesse nazionale, tra quelle a forte orientamento per la ricerca e l'innovazione, aperte alla partecipazione della Filse e di Ips». Candidate sono Finmeccanica e S.T. Microtechnologies.
Il secondo grande capitolo riguarda il miglioramento della qualità ambientale della vallata. Istituzioni e aziende (Italiana Coke, Funivie e Terminal Rinfuse Italia) si impegnano a ristrutturare i depositi di carbone ed a razionalizzare il suo trasporto, lo stoccaggio e l'utilizzo.
Perno del discorso è l'intesa - recentemente sottoscritta tra Funivie e TRI - che consentirà di accentrare su Savona i traffici di carbone diretti in Valle Bormida. La gestione integrata del trasporto funiviario, ferroviario e dei parchi interni consentirà di ridurre sensibilmente l'impatto del trasporto di carbone su strada.
Prevista anche la razionalizzazione e messa in sicurezza dei parchi di Cairo Montenotte. SI tratta di realizzare un'unica moderna struttura coperta per lo stoccaggio e le operazioni di vagliatura e di selezione del fossile. Inoltre la gestione del nuovo parco e del "cavo" (il trasporto su Funivia) sarà unificata. Italiana Coke, Funivie e Autorità Portuale hanno in corso di costituzione una società che parteciperà alla futura gara per la concessione dell'impianto funiviario (e del parco) che, in mancanza di proroga, è commissariato dal 19 dicembre scorso.
Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti metterà in gara una concessione di 25 anni che preveda il mantenimento di un contributo finanziario di esercizio per 15 anni, tenendo anche conto degli investimenti che il concessionario dovrà effettuare sui parchi, stimati in 30 milioni. Il contributo, per il primo anno, non potrà superare gli 8,6 milioni.
Capitolo in fra strutture. Ministeri ed enti locali si impegnano ad accelerare la realizzazione della Predosa - Carcare - Albenga. Concluso lo studio di fattibilità, si passerà al progetto preliminare, «a cui si provvederà mediante stanziamento nell'ambito della Legge Obiettivo, a valere sulle risorse della Finanziaria 2007».
Serviranno 3 milioni. Tra le altre opere, sarà completata la nuova strada tra Ponte della Volta e Ferrania (2,1 milioni), verrà riattivata la linea ferroviaria di servizio nell'area di Ferrania (1,2 milioni), sarà integrata la futura variante di Vispa con la previsione di uno svincolo in località Montecaviglione.



Sergio Del Santo
25/02/2006