Meditate gente Attacco alla Camera di commercio Attacco alla Camera di commercio, ovvero al presidente Giancarlo Grasso da mesi nel mirino di Gianluigi Granero (Lega delle cooperative), Carlo Decia (Cna), Federico Berruti (candidato sindaco di Savona ed ex presidente della Provincia) e Nanni Ferro (Ips). Ora la manovra di isolamento di Grasso si è materializzata. Decia, potente segretario della Cna, che rappresenta circa 1.500 aziende artigiane della provincia di Savona, si è dimesso dalla giunta camerale di Decia. Un siluro dagli effetti imprevedibili, certo una botta dura per gli equilibri di Palazzo Lamba Doria ma soprattutto un contraccolpo pesante per la già traballante poltrona del presidente Grasso, già in disgrazia con l'Ascom, senza rappresentanti, per scelta polemica, nell'ente camerale.
Casus belli più o meno
ufficiale il Centro ingauno per la progettualità economica
voluto da Grasso ma da subito avversato da Lega delle
cooperative e Confcommercio perché ritenuto in contrasto con
l'Ips, creatura tanto cara a Berruti da affidarla al suo
sodale Ferro. Ma c'è anche altro e di più. E' ormai in corso
una vera e propria manovra di vasto respiro per
l'occupazione dei centri decisionali e di potere:
Berruti destinato alla poltrona che fu di Ruggeri, Ferro al
suo fianco a Palazzo Sisto IV (ma resta da vedere la
compatibilità con la guida dell'Ips), ribaltone alla Camera
di commercio con la sfiducia a Grasso innescata dalle
dimissioni di Decia. Un mosaico che comprende Comune di
Savona, Cooperative rosse, Camera di commercio, Insediamenti
produttivi in simbiosi con l'Università. Il tutto in stretto
collegamento con il doge dell'Autorità portuale ingegner
Canavese e la longa manus del Richelieu dell' Unione industriali
Luciano Pasquale, ispiratore nemmeno troppo silente, prima
con Gervasio e poi con Ruggeri, di tutte le mega operazioni
edilizie a cominciare dal progetto Bofill.
IL BRUCO
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