Al congresso Uil industria «La centrale, un'opportunità»

Ferrania al centro del dibattito. Pino Congiu riconfermato segretario

IL SECOLOXIX
Si è conclusa a Villa Cambiaso, con la partecipazione del segretario organizzativo nazionale Marco Lupi, il congresso provinciale della Uilcem. Ieri è stato rieletto alla guida della segreteria provinciale dei lavoratori dell'industria Uil Pino Congiu. Con lui, in segreteria, Antonella Lanfranco, Francesco Gallelli, Ezio Ferraro, Marco Minetti, Silvio Di Fabio e Edoardo Pastorino.
L'altra sera tavola rotonda dedicata alle grandi scelte che si affacciano all'orizzonte dell'economia e dell'industria provinciale. Congiu ha chiesto senza mezzi termini di cogliere «le occasioni del territorio», di applicare il protocollo su Ferrania firmato il 2 luglio e di dare corso alla «filiera dell'energia: centrale a biomasse e centrali a carbone». La centrale a carbone nel sito Ferrania è diventato in fretta il tema centrale del dibattito e, ancora Congiu, ha detto che «spsesso a decidere, su questi temi, sono le piazze». Come conciliare dunque, industria e ambiente? Il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, ha sottolineato come «Un tessuto civile coeso ha consentito certi confronti». E ha aggiunto: «Avevamo una centrale che inquinava molto sia petrolio sia a carbone. Siamo giunti ad un punto di compromesso, e sottolineo compromesso, dimostrando che c'è una terza via tra subire e chiudere». Sulla stessa linea il rappresentante di Esso Bruno Roetto, mentre il direttore dell'Unione industriale, Luciano Pasquale, ha sottolineato che «duemila persone lavorano in questo settore, un settore da un miliardo di euro di fatturato all'anno». E ha sottolineato: «Le aziende entro 30 chilometri dovrebbero avere agevolazioni sul consumo di energia, per attrarre impresa. ma anche i cittadini dovrebbero avere vantaggi, come ad esempio il teleriscaldamento». Per Ferrania, Amedeo Rosatelli ha puntato il dito sui costi troppo elevati dell'energia, così come Luigi Ferraro, di Saint Gobain vetro, tipica azienda "energivora". Il sindaco di Cairo Osvaldo Chebello si è chiesto perché, ogni volta che la Valbormida affronta una crisi, «si parli sempre e solo di una nuova centrale. Mi pare riduttivo». Roberto Peluffo, assessore provinciale ha detto che «tutto il discorso su Ferrania non può essere ridotto a quello sulla centrale, l'azienda va messa sulle sue gambe, farla tornare leader nel medicale-digitale-chimica fine» e ha concluso: «Progetti costruttivi evitano la contrapposizione lavoro-ambiente».


15/02/2006