Derattizzare l'area del Monticello attorno all'ex Chiostro di Sant'Agostino. E' un vero e proprio intervento di emergenza, quello invocato da Pietro Santi, consigliere comunale dell'Udc, nell'esposto inviato al Comune, ma anche ai vertici della Asl2 e dell'Ata.
«L'area del Chiostro di Sant'Agostino ora di proprietà comunale - dice il consigliere di opposizione - ora è comnpresa nel piano di recupero del "Monticello". Dalla parte del muro perimetrale sul lato di via S.M.G. Rossello, vi sarebbe la presenza di numerosi topi di grosse dimensioni come segnalato più volte da diversi cittadini i quali avrebbero trovato rifugio nell'area più antica e abbandonata, da anni ridotta in macerie e che versa in condizioni di grave degrado igienico».
Una situazione scandalosa per Savona, se si valuta che siamo a poche decine di metri dal centro cittadino. «Tale sgradevole presenza di roditori - dice ancora Santi - da un po' di tempo è stata lamentata in gra parte del centro città e pure in alcune zone periferiche. Considerando tale situazione di notevole degrado e di grave rischio igienico per i cittadini, chiedo ai responsabili della salute pubblica di verificare quanto sia ormai elevato l'allarme per i residenti, e di adottare ogni iniziativa utile a debellare ogni fonte di malattia per la collettività».
Non è la prima volta che scatta l'allarme topi in città. Specie in occasione di sbancamenti e scavi per lavori stradali, la questione diventa acuta e l'argomento di torna ad essere di sgradevole attualità.
«Ma in questo caso - dice ancora il consigliere Santi - siamo di fronte a un'autentica emergenza sempre ignorata da tutti. Quindi, per scongiurare pericoli per le persone, si tratta di dare il via a una sorta di bonifica urgente. Non dimentichiamo che il piano di recupero del Monticello potrebbe prendere il via già nei prossimi mesi. Figuriamoci se le ruspe arrivassero senza una completa derattizzazione di tutta l'area. Sarebbe come favorire in modo scellerato l'invasioni dei topi in tutta la città. E allora sì che saremmo veramente di fronte all'emergenza».



A. V.
14/02/2006