Concluso il restauro nel convento della Villetta
Torna a scandire il tempo la meridiana dei Cappuccini
di Flavia Folco

tratto da
villaCambiaso 
periodico di informazione e cultura delle alpi marittime e basso PIemonte 
 

Si, è l’ora esatta !
La meridiana del chiostro grande dei Cappuccini di Savona è tornata a segnare le serene ore di quel luogo di pace e di silenzio, lassù sulla dolce collina dove, con un progetto lodevole, coraggioso, dopo un lungo, accurato restauro totale, l’antico convento, carico di quasi cinquecento anni di storia, si avvia a diventare- così è nella volontà e negli auspici- polo interregionale di religiosità, studi, incontri, preghiera, carità, accoglienza.

Nel ’95 mi ero occupata degli orologi solari cominciando dai tre esemplari esistenti in città: quello “doppio” di corso Mazzini, quello della piazza del Santuario e questo dei Cappuccini, all’ interno della ricerca e del censimento commissionatomi dalla provincia: A ritroso: nell’88 l’avevo pubblicato insieme ad altri dodici da me studiati, significativi delle varie tipologie, nel libro, edito dalla ECIG, “Scienza e poesia delle meridiane”, del professor Renzo Morchio (Università di Genova) e sulla rivista Risorse della Carisa, nel mese di settembre di quello stesso anno. Nel Lunaio de “A Campanassa” del 1987 avevo scelto la meridiana dei cappuccini per l mese di febbraio.

Nel novembre del 2003 davo notizia, in due articoli, dello stato avanzato degli interventi all’intero complesso conventuale iniziati nel 1998 per la forte, illuminata intraprendenza dell’economo padre Nazario, rappresentante legale della Provincia ligure dei Frati Cappuccini.

L’architetto Giancarlo Ghigliazza e la sua impresa e le ditte coinvolte, con maestranze altamente qualificate, sotto la costante supervisione del responsabile provinciale Mariano Testa e di padre Carlo Vallarono, con l’approvazione della Soprintendenza, ha portato avanti il progetto e, nell’oculato rispetto dell’esistente, lo ha realizzato in tutte le sue voci, con qualche interruzione, lungo questi anni:  il risanamento e la valorizzazione dell’intera struttura ma anche del suo “intorno”, delle terrazzature ai vari livelli, per un intelligente riutilizzo anche delle diverse pertinenze esterne e di tutto il patrimonio verde dell’aria in cui il convento è immerso.

In quegli scritti segnalavo anche la “scoperta”, nel primo nucleo conventuale, dell’antica cisterna: una possente struttura tutta a mattoni, con volta ribassata, risalente al ‘600.  Svuotata, risanata, oggi è la Cappella feriale. E lì, sulla parete di fondo, il pittore ALBERTO Capelli ha dipinto una Assunta in gloria tra S.Francesco e il Padre santo…e quella immagine così imperiosamente dominante è ora il fulcro nuovo del risorto complesso.

Terminavo con l’auspicio che proprio la preziosa, rara meridiana, per più di un aspetto, potesse tornare, in rigore di assoluta fedeltà, a nuova vista, in piena corretta funzionalità.

Ripristinato l’inconsueto stilo con la sua stellina forata, colla preziosa collaborazione dello specialista in gnomonica professor Lorenzo Basano (Università di Genova), il pittore Alberto Capelli ha felicemente terminato la riscrittura del quadrante, delle linee orarie, delle mezze ore e dei quarti, della curva lemniscata sul mezzodì e dei due motti (una eccezione in tutto il nostro territorio): il molto curioso ed intrigante SOLI SOLI SOLI ed il più consueto NUMERAT NISI SERENAS. In cornice le due date :MCMLXXIX del precedente restauro e a destra MMV, per l’oggi.

Così la meridiana che facciamo risalire alla II metà del secolo ZIZ, assegnando la paternità al  padre Guardiano Cherubino di Gameragna ( dalla “Storia dei Cappuccini in Liguria” di Zaverio Molfino), in allegrezza, i savonesi, nelle giornate di sole, torneranno a leggerla.

Constateranno la sua esattezza ricordando che è “ a tempo locale”, cioè del meridiano di Savona, non dimenticando che  l’ora segnata dallo gnomone differisce di circa 26 minuti dal meridiano convenzionato di Catania su cui sono sincronizzati i nostri moderni e modernissimi orologi.

E il suo fascino di “misuratore del tempo che fu”, saprà ancora ammaliarci.

Flavia Folco

tratto da

Savona – Rassegna dell’associazione Museo Cambiaso – www.villacambiaso.it

villaCambiaso

periodico di informazione e cultura delle alpi marittime e basso piemonte 

Anno VII – N° 35 – febbraio 2006 – Direttore Editoriale: Pio vintera – Direttore Responsabile: Giovanni Vaccaro – Aut. Trib. Di Savona N° 544/03

Editore: Museo Cambiaso – Via Torino, 10 – 17100 Savona – Cell: 3496863819 – Stampa: Marco Sabatelli – Impaginazione: Editrice Liguria – 6000 copie