16 Febbraio 2006 LA STAMPA

URBANISTICA J’ACCUSE SU PIAGGIO E GHIGLIAZZA
L’Ulivo all’attacco «Finale in vendita»
FINALE L.
«Finale è in vendita ed i cittadini non lo sanno». Non usa mezze misure l'Ulivo per Finale per attaccare la giunta Richeri «per il silenzio sul progetto delle aree Piaggio e Ghigliazza». E' polemica anche da parte della Margherita sulla convocazione del Consiglio comunale sulla Piaggio.
Dice Danila Accinelli (Ulivo per Finale): «La promessa pubblica di tenere aggiornati i cittadini sull’operazione più importante e controversa dei prossimi dieci anni, quella che cambierà l’aspetto e la vita di tutti i finalesi, non ci pare sia stata onorata. Guardavamo con attenzione all’apertura dell’Urban Center, dove avremmo potuto trovare tutta la documentazione dei progetti e poi delle fasi realizzative. A breve avverrà lo spostamento dello stabilimento della Piaggio. Il Comune di Villanova ha fatto richieste di peso agli enti preposti ed è stata esaudita, per cui riceverà ''in cambio'' dei capannoni dello stabilimento molti finanziamenti per arricchire e migliorare il paese. Finale perderà la sua fabbrica, con tutte le conseguenze sull’economia immaginabili e, per ''premio'', le resteranno tante seconde case che graveranno con tutti i problemi di viabilità, di parcheggio, di servizi, su di un già fragilissimo sistema. Per non parlare del turismo, che rimarrà come unica fonte di reddito e che sarà ancor più svalutato dall’immissione di tanto inutile cemento. Abbiamo sentito tutti gli esperti del Touring Club che sottolineavano come il territorio sia saturo di seconde case ed abbia bisogno d’altro genere di strutture per creare un turismo sostenibile e di qualità».
Termina Accinelli: «Se poi aggiungiamo al tutto, con volontà perversa, lo stesso progetto replicato nelle aree Ghigliazza e continuiamo a sommare seconde case a seconde case lasciamo a tutti immaginare il futuro del paese». La Margherita stigmatizza invece «il comportamento dell’amministrazione in merito alla mancata convocazione, nei tempi previsti dalla legge, del Consiglio straordinario sulla situazione Piaggio richiesto dai consiglieri di Uniti per l’Ulivo il 27 gennaio». «L’essere arrivati ad un accordo con l’Amministrazione accettando la data del 1 marzo è stata una soluzione presa posponendo le polemiche strumentali alla centralità degli argomenti e non significa acquiescenza verso una decisione formalmente irregolare e che non sarà più tollerata se reiterata in futuro. Auspica che l’amministrazione, visti i tempi dilatati che si è arbitrariamente concessa, riesca a fornire risposte esaustive ai quesiti formulati», scrive la Margherita.\