Lorena Rambaudi vicepresidente della Provincia Si è insediata ieri dopo le dimissioni di Berruti
IL SECOLOXIX
Ion giacca chiara, raggiante, Lorena Rambaudi ha preso possesso ieri mattina, a Palazzo Nervi, del suo nuovo ruolo di vicepresidente della Provincia. I colleghi di giunta l'hanno festeggiata - oltreché con le carte del lavoro in calendario - con un rinfresco organizzato nell'ampio ufficio del presidente Marco Bertolotto. Qualche maligno ha sottolineato la scelta del brut "Ruggeri" per salutare l'arrivo della Rambaudi, ma per il resto tutto è filato liscio tra sorrisi, strette di mano e abbracci. D'altronde, non è un mistero che la Rambaudi sia sempre rimasta legatissima all'ex sindaco: ha dovuto digerire lo smacco di vedersi scavalcare proprio da lui, all'ultimo momento e senza preavvisi, nella corsa alla Regione. Ma i cocci sono stati poi ricomposti, dal momento che Ruggeri ha tornato negli ultimi mesi ad essere un grande sponsor della Rambaudi ed ha fatto pressing sino all'ultimo perché a lei andasse la delega pesantissima alla formazione (rimasta invece nelle mani di Franca Ferrando, diessina anch'essa, ma della sinistra interna).
Si è fatto andar bene tutto, alla fine, anche l'altro diessino Roberto Peluffo per il quale il presidente Bertolotto aveva ingaggiato una battaglia: lo voleva indicare come vicepresidente, mentre la Quercia aveva fatto a chiare lettere il nome della Rambaudi. La quale, tra l'altro manterrà anche il ruolo di assessore a Palazzo Sisto sino a quando il Comune non approverà il bilancio. In Provincia, invece, tutto si è risolto con un valzer di deleghe: la Rambaudi ha avuto il bilancio, le società partecipate e le deleghe sociali (dalla Regione dovrebbe arrivare un sostanzioso rinforzo di queste deleghe), Peluffo ha aggiunto alle sue quella all'industria. Tra Piaggio e Ferrania - per non dire del resto - avrà il suo da fare.
La Provincia, così, è tornata ieri alla piena operatività, dopo aver avuto per tante settimane un vicepresidente oggettivamente limitato nel suo ruolo dalla doppia veste di candidato sindaco: da ieri, Federico Berruti gioca solo su questo tavolo. In una lettera ha salutato tutti, ricordato il ruolo del personale di solito meno citato (tra questi, la segreteria e gli autisti) sottolineando che proprio loro «rappresentano a bene vedere la forza tranquilla delle istituzioni». Del suo ruolo ha scritto: «Insieme al presidente e alla giunta abbiamo impostato una politica di sviluppo con tre priorità: la difesa e il rilancio dell'industria savonese; la realizzazione del piano regolatore portuale e la crescita della logistica retroportuale e il collegamento tra ricerca, innovazione e mondo delle imprese».
A. G.
15/02/2006