Comincio a capire perché ad ogni elezione la gente che va a votare è sempre di meno: perché a vedere cosa fa questa gente che siede a Roma viene da vomitare solo al pensiero di un seggio elettorale.

QUESTO PARLAMENTO MI FA ORRORE.

di Mauro Cerulli
 

Ho accolto con una sorta di sospiro di sollievo lo scioglimento, anticipato ma comunque tardivo, di questa legislatura, che chiude fra i battenti fra le oscenità.

Ma è stato un sospiro sofferto, perché i nostri (purtroppo) rappresentanti, facendo ancora una volta strame della Costituzione e del buon senso, hanno comunque avuto il coraggio di approvare una seconda volta ed in una versione peggiore la cosiddetta Legge Pecorella, quella che salva i delinquenti che hanno avuto la fortuna di essere assolti in primo grado e che stravolge la funzione della Corte di Cassazione.

Il Presidente Ciampi aveva dato ottimi suggerimenti per far sì che una legge del genere venisse gettata nel solo posto che meritava, una latrina, ma i membri del parlamento hanno dimostrato, se mai ce ne fosse il bisogno, che della giustizia e delle sorti del paese non gliene importa un fico secco: quello che conta è il risultato e cioè di aiutare i criminali con i colletti bianchi.

I benpensanti che se ne fregano di queste cose, come se ne fregano delle altre porcherie approvate in questi anni dalle camere, non vengano a piangere quando si troveranno ad essere vittime di delinquenti rimessi in libertà da sentenze frettolose e non più impugnabili.

Infatti quelli che più gridano contro il far west che è diventato la nostra società, dove ladri, grassatori, papponi e spacciatori la fanno da padroni, sono i primi a votare queste leggi che consentono il dilagare dell’illegalità.

Certo, fa più chic mettersi le magliette contro Maometto o gridare che i negri se ne devono tornare a casa loro: tanto costoro non hanno nulla da temere perché hanno la scorta.

Ma l’ineffabile Castelli ed i suoi sodali hanno trovato l’uovo di Colombo: lo stato tiene i delinquenti fuori dal carcere ma i cittadini possono sempre sparargli.

Comincio a capire perché ad ogni elezione la gente che va a votare è sempre di meno: perché a vedere cosa fa questa gente che siede a Roma viene da vomitare solo al pensiero di un seggio elettorale.

Dodici anni fa mi ero scandalizzato a vedere alla presidenza della camera una nullità bigotta come la Pivetti, che si è riscattata solo dopo che ha assunto un look sado-maso. Dopo aver visto Pera alla presidenza del Senato penso che non sia possibile nulla di peggio.

Ma ho l’impressione che ancora una volta quelli che sono riusciti ad inventarsi una legge elettorale che consente loro di essere eletti anche contro la volontà dei cittadini riusciranno a smentirmi.

Quasi quasi divento leghista e separatista anch’io: ma ad una sola condizione. Che questi vadano tutti dall’altra parte.

 

Mauro Cerulli