Associazione albergatori di Savona ed Albissole

Leggendo dell’iniziativa di voler lanciare un dibattito sulla Città e sulle prospettive future, non potevo rinunciare all’opportunità di intervenire, magari con la pretesa di offrire uno spunto in più, anche per i programmi dei candidati alle prossime elezioni Amministrative
Nuovi Alberghi in Savona

di
Giuseppe Monti
Presidente associazione albergatori di Savona ed Albissole

 

 Da tempo ritenevo necessario denunciare l’allarmante negativa situazione esistente ed il rischio di un peggioramento nell’immediato futuro, a danno della categoria che ancora rappresento. 

Oggi, leggendo dell’iniziativa di voler lanciare un dibattito sulla Città e sulle prospettive future, non potevo rinunciare all’opportunità di intervenire, magari con la pretesa di offrire uno spunto in più, anche per i programmi dei candidati alle prossime elezioni Amministrative. 

In premessa: L’offerta ricettiva cittadina con i suoi nove Alberghi, consta in circa 500 posti letto, all’apparenza pochi per un capoluogo di Provincia (per di più di una provincia turistica per eccellenza), dotato di un Porto Commerciale tra i primi del Mediterraneo, ed ora anche approdo per passeggeri di crociere e traghetti, ma nella realtà TROPPI per molti mesi l’anno, come si può chiaramente evincere dai dati ISTAT che evidenziano la bassa percentuale nella media annuale, in termini di presenze.

In parole povere alberghi semivuoti per molte notti nei mesi invernali,in quanto Clientela stanziale rara, cioè soggiorni molto  brevi (1/2 notti). Appare quindi evidente che non sono sufficienti crociere e traghetti per aumentare le presenze negli alberghi e rendere insufficiente la ricettività locale; in effetti dopo la chiusura della grande industria e la crisi del Commercio in generale, è venuta a mancare una grossa parte di domanda e di soggiorni medio lunghi (clientela che proveniva anche dall’immediato entroterra –industrie della Valbormida). 

Inoltre è mancato totalmente un progetto che potesse creare motivazioni ed incentivi per la nascita di nuovi flussi di persone in Città, ovvero nuova clientela per le Aziende ricettive e in genere per le attività cittadine. 

Da più di dieci anni invochiamo e proponiamo idee per un VERO progetto turistico per Savona, auspicando nel contempo un Piano Globale di rilancio economico. Invano.

In questo quadro, vuoto di ogni reale speranza di vedere nascere questi nuovi flussi turistici, e non, che possano aumentare l’asfittica Clientela degli Alberghi, assistiamo per assurdo e con grande preoccupazione  all’ipotetica (ma reale) costruzione di nuovi complessi Alberghieri; tutto ciò genererà certamente una grossa crisi, nonché una dura ed impari lotta ove vincerà il più forte o perderanno tutti. 

Dal 1993 ad oggi, le diverse Giunte che hanno governato la Città hanno speso vuote parole su progetto che, falsamente, annunciavano contenuti di rilancio turistico, di nuove opportunità di insediamenti industriali (piccola industria- tecnologica – artigianale). Inoltre, ed assai più grave, è stata la rinuncia ad un vero Piano  Urbanistico Comunale, che alla fine è stato totalmente vuotato dei suoi più importanti contenuti attraverso l’approvazione di alcune “varianti” ed altre azioni che hanno permesso di “rapinare” alla Città ogni spazio atto al suo rilancio economico (ed anche turistico) : Palazzi, grattacieli ed ipermercati al posto di una qualsiasi altra possibilità. 

Nemmeno l’ombra di un Piano di Sviluppo fattibile che permettesse, tra le altre cose, anche ad un più logico e redditizio utilizzo delle risorse culturali e storiche di Savona a favore, oltre che dei residenti, anche, e soprattutto, al fine di un richiamo turistico. Ne sia un esempio il progetto per un migliore e più razionale utilizzo del Complesso Monumentale del Priamàr, della Pinacoteca, nonché di tutti gli altri siti utili a questo fine.

Piano che avrebbe potuto (e potrebbe) prevedere uno studio accurato della viabilità, dei parcheggi (di cintura) e delle infrastrutture in generale. Ed era ovvio che potessero essere inserite la previsione delle destinazioni di aree ed incentivi per le zone di piccola industria ed artigianto. Ed infine, e perché no, di un piccolo quartiere fieristico – congressuale ove svolgere intelligenti e redditizie manifestazioni d’ogni genere. 

Tutto questo avrebbe dato avvio a nuove prospettive di lavoro, a nuovi posti di lavoro, a nuova ricchezza per la Città ed i Cittadini. 

Nulla di tutto questo ed il timore di un peggioramento è veramente forte, soprattutto perché i reali vincitori delle elezioni sono sempre gli stessi, né destra, né sinistra, vince sempre il partito dell’immobilismo, del non fare, se non per pochi.  

Il comparto alberghiero, come ogni altro settore della nostra economia, dovrebbe poter avere la possibilità di confronto, di partecipazione all’eventuale ed utopistico programma  di rilancio turistico, perché è assolutamente  necessario istituire un dibattito e poi uno studio in merito, perché un progetto logico non può e non deve partire dalla nascita di nuovi alberghi senza prima crearne la motivazione, la giustificazione, ovvero: l’offerta va creata prima e non dopo.
Distinti saluti

Giuseppe Monti

Presidente

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