IL SECOLOXIX
Il 2006 è l'anno delle elezioni comunali di Savona. Si voterà a maggio e in
attesa che il centrodestra indichi il proprio candidato da opporre a
Federico Berruti, scelto dall'Unione, tengono banco le punzecchiature in
casa della sinistra.
La neo costituita associazione "A Sinistra per Savona" le alimenta indicando
cinque priorità: nuovo Piano Urbanistico Comunale, ridimensionamento del
piano Bofill, che definisce "mostruoso", con lo scopo di restituire
condizioni di vivibilità alla zona portuale; ristrutturazione del vecchio
San Paolo per farne sede universitaria, e del Palazzo Santa Chiara, quale
sede della biblioteca («A questo modo si potrà rilanciare il centro di
Savona, sul piano culturale ed economico, in modo molto più fruttuoso di
quello fin qui realizzato con il terminal crociere»), ritorno a Savona
dell'industria di alta qualità, destinandovi aree pregiate ed utilizzabili:
la scelta fatta per la zona ex-Metalmetron nega di fatto questa possibilità
e deve essere revocata; chiusura immediata della discarica di Cima Montà.
E a Savona l'Italia dei valori ha aperto una sede. E' in via Piave al civico
numero 1 interno 3. Una segretaria, Vincenzina Ascanio, sarà presente tutti
i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19. Alcuni
attivisti savonesi dell'Italia dei valori ricoprono importanti incarichi
regioanli. Al primo congresso ligure, nel giugno 2005, Gianfranco Barbieri
di Ceriale fu nominato tesoriere regionale mentre nel direttivo entrarono in
quattro: Giorgio Carlini di Savona, Michele Lenzi di Ceriale, Pier Giorgio
Giraldi di Albenga e Nicola Di Vairo di Varazze. Cristina Zeppa, anche lei
di Varazze, fu eletta nel collegio di garanzia.
02/01/2006