06 Gennaio 2006 LA STAMPA
Savona trascura i bambini
Savona figura solo al 64° posto nella graduatoria compilata da Legambiente per le attività promosse dai capoluoghi di provincia a favore dell’infanzia. Ebbene, Savona è stata inserita nella lista delle città appena meritevoli di sufficienza insieme a Spezia, Como, Cremona, Cagliari. Imperia occupa la 74a posizione, mentre Genova può vantare un lodevole nono posto. Del resto è nota l’assenza di giardini pubblici adeguatamente attrezzati, o di campi da gioco aperti ai bambini che infatti a Savona giocano a palla sulla piazza del Comune. Legambiente sostiene comunque che sono sempre più numerose le città che «Sono sempre di più le città che mettono i bambini al centro delle loro politiche. Invece da parte del governo sono stati fatti passi indietro». È il giudizio del direttore generale di Legambiente, Francesco Ferrante, alla presentazione di «Ecosistema bambino 2006», il nono rapporto sulle politiche per l'infanzia delle città capoluogo di provincia. «Il ministero del Welfare - ha detto Ferrante - non ha più rifinanziato la legge 285 per le politiche dell'infanzia ed il ministero dell'Ambiente non ha più finanziato il premio «Città amiche dei bambini« che veniva dato ogni anno. Questa mancanza di fondi ha pesato soprattutto sulle città del sud che quest'anno sono state penalizzate nel nostro rapporto ad eccezione di alcune perle come Caltanissetta, Ragusa, Cosenza, Palermo e Benevento. Mentre in città dove per tradizione esiste una politica per l'infanzia si sono avuti ottimi risultati. Restituire lo spazio urbano ai bambini significa restituirlo anche agli adulti».
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