04 Gennaio 2006 LA STAMPA

LA NUOVA IDEA DELL’ACTS POTENZIARE LA LINEA 5 COSTEREBBE TROPPO, ARRIVA IL SERVIZIO PERSONALIZZATO
Per il S. Paolo i «bus a chiamata»
Da marzo le corse per l’ospedale si potranno prenotare al telefono

Paride Pasquino
SAVONA
Tante richieste di potenziare il servizio bus per l’ospedale di Valloria, ma pochi soldi in cassa. Impossibile pensare di aumentare linee e numero di corse. Che fare? Ecco che l’Acts si inventa il «bus a chiamata». Da Savona, Vado, Quiliano oppure dalle Albissole, i savonesi che dovranno recarsi all’ospedale potranno prenotare (oltre agli esami e alle visite mediche) anche l’autobus per il giorno voluto. Basterà telefonare a un numero verde il giorno prima dell’appuntamento.
L’idea è venuta al presidente dell’azienda consortile dei trasporti, Luca Delbene: «Abbiamo verificato che la linea numero 5 quella che collega la stazione Mongrifone all’ospedale San Paolo è sempre stata quella con il maggior numero di passeggeri ed è in costante aumento. Da mesi riceviamo continue richieste di potenziamento del servizio verso Valloria, anche da Comuni quali Vado Ligure e Quiliano. Purtroppo non abbiamo la possibilità finanziaria di aggiungere nuove linee né di mantenere in vita un numero maggiore di corse regolari. Ho pensato che avremmo potuto ideare un servizio nuovo a chiamata». L’Acts ha un accordo con la società genovese Ami, già legata all’Amt di Genova per la fornitura di un software in grado di gestire il nuovo servizio. Vediamo il meccanismo nei dettagli. Chi dovrà recarsi all’ospedale San Paolo e non intenderà avvalersi della normale linea 5 oppure non avrà un’emergenza tale da chiamare un taxi, potrà praticamente «personalizzarsi» il trasferimento a Valloria chiamando un numero verde indicando generalità e orario in cui intende arrivare a destinazione. Entro una ventina di minuti l’Acts sarà in grado di richiamare il cliente con alcune soluzioni pronte: orario di appuntamento per il giorno successivo e fermata presso la quale il passeggero sarà raggiunto dal bus a chiamata.
«In questo modo - spiega Luca Delbene - l’Acts sarà in grado di conoscere con un giorno di anticipo tutti gli appuntamenti e predisporre veicoli, autisti e percorsi. Pensiamo di utilizzare i minibus modello Daily con alimentazione a metano, quindi meno costosi e meno inquinanti a livello di carburante, per raccogliere i passeggeri e portarli a destinazione. Ogni sera i responsabili dell’Ufficio movimento avranno la lista degli utenti diretti all’ospedale per il giorno successivo e potranno pianificare un percorso modellato».
Ci saranno diversi mezzi dell’Acts pronti, ognuno con un tracciato diverso e diversi punti di raccolta per i passeggeri. L’autista avrà una lista con tutti i nominativi e gli orari. Il servizio prevede anche la corsa di ritorno.
«Ovviamente questo nuovo servizio, che contiamo di rendere operativo entro la fine di febbraio avrà un costo che sarà leggermente superiore a quello del regolare biglietto urbano ma ben lontano dal costo di una corsa in taxi, anche se l’aggravio per l’azienda è quantificato soltanto nel diverso impiego degli autisti. E’ chiaro che non abbiamo nessuna intenzione di fornire un servizio concorrenziale per al lavoro dei tassisti. Questo servizio va pianificato con almeno un giorno di anticipo e quindi non è adatto a quei passeggeri che hanno una esigenza immediata. E’ l’ideale invece per chi sa di doversi recare in ospedale in un dato giorno e potrà contare quindi su un servizio direi ‘’personalizzato’’».

L’IMPEGNO DEI VERTICI DELL’AZIENDA DEI TRASPORTI
«Nessuno aumento in vista per biglietti e abbonamenti»

L’inizio dell’anno solare coincide solitamente con un uno stillicidio di aumenti: treni e pedaggi autostradali sono due dei tipici esempi che gravano sulle tasche degli utenti. Almeno per quanto riguarda i bus, i cittadini di Savona e comprensorio potranno stare tranquilli. Almeno fino a luglio. Spiega il presidente Acts Luca Delbene: «Posso garantire che non ci sarà alcun aumento del costo dei biglietti né degli abbonamenti. Le verifiche sull’inflazione previste dal contratto di servizio che ci lega alla Provincia non possono essere fatte prima di fine giugno. Ad ogni modo sappiamo che la situazione per le famiglie è già difficile e non è nostra intenzione peggiorare le cose». \