Genova Ds contro Margherita, Montaldo contro Pittaluga.
Tutti contro tutti. Per una cena a base di bollito misto.
Intorno al tavolo, l'altra sera, c'erano nomi illustri della
sanità ligure. Mancava però l'assessore regionale alla
Sanità Claudio Montaldo "sostituito" dal collega al bilancio
Giovanni Battista Pittaluga. Il primo, neppure invitato, non
l'ha presa bene. Su questo, alla vigilia della discussione
in consiglio regionale della manovra fiscale, la giunta
Burlando rischia lo scivolone. La "cena delle beffe" ha
messo in evidenza la difficile convivenza tra partiti della
maggioranza e l'esistenza di veti incrociati e pressing
sulle nomine. Quelle sanitarie, sopra le altre.
La notizia del mancato invito è trapelata. E l'assessore Montaldo il giorno dopo è corrucciato «per la lettura politica della cena» alla quale lui non era stato invitato. «Al posto di Pittaluga avrei avvisato l'assessore competente», ammette. I partecipanti della cena erano: Maurizio Mauri commissario Ist; Gaetano Cosenza direttore generale del San Martino; Adriano Lagostena del Galliera; Angelo Ferrari direttore dell'Istituto zooprofilattico; Ferdinando Cafiero direttore del dipartimento di chirurgia dell'Ist; Pittaluga (assessore al bilancio ed esponente di "Gente della Liguria", movimento di Claudio Burlando) e il suo portavoce Emanuele Porcile; Giuliano Reboa, primario del San Martino; Claudio Gustavino, medico dell'Ist e capogruppo Margherita; Giuseppe Profiti, direttore generale al bilancio e vice presidente Galliera; Domenico Crupi, direttore generale della Sanità in Regione. «È fastidioso - dice Montaldo - che una cena tra amici assuma questi connotati politici. Evidentemente qualcuno sta avallando questa interpretazione». Nemici? «Possibile - risponde l'assessore - quando si lavora per introdurre regole». Certo è che le nomine dei cinque medici che dovranno accompagnare le scelte dell'assessorato pesano sul livello di gradimento di Montaldo. La Margherita, ad esempio, gli rimprovera di aver puntato l'attenzione solo su uomini ds. D'altra parte i Ds sostengono che la Margherita abbia cercato di lottizzare i papabili ai 6 distretti della Asl genovese. La cena delle beffe oggi meriterà un posto all'ordine del giorno della giunta. Ieri sulle considerazioni che qualche partecipante avrebbe espresso davanti al bollito sono circolate indiscrezioni al vetriolo e non è escluso che Burlando voglia capire chi, dall'interno, sta spargendo olio sulla sua strada. Al. Cost. 24/11/2005 |