I GIORNALI SAVONESI
ALLA FINE DELL’ OTTOCENTO
Alla fine dell’ottocento a Savona i giornali forestieri ebbero scarsa popolarità, solo i genovesi L’ ESPERO e IL CATTOLICO ebbero un discreto successo.
Nacquero , però, due periodici savonesi che lasceranno il segno: IL VERO e IL LETIMBRO.
IL VERO ( detto anche Giornale del popolo)
nacque nel 1890 dapprima sotto la direzione di Ettore Baldino, poi di Eugenio Carloy e infine di Giovanni Sacco fino alla chiusura (1896)
Giornale politico – sociale, si pubblicava il mercoledì e il sabato, e si distinse per il suo spirito polemico e anticonformista .
Anticlericale, rimproverava al Boselli lo scarso interesse per la sua città.
IL primo maggio del 1894 venne sequestrato per aver onorato la festa dei lavoratori.
Nel 1895 il suo direttore Baldino dovette misurarsi a duello con il politico avv. Garibaldi per una polemica con l’INDIPENDENTE.
Se oggi le polemiche tra giornalisti e politici si risolvono attraverso le querele, alla fine dell’ottocento si decidevano in duello. Per fortuna non si andava quasi mai oltre il primo graffio e nella maggior parte dei casi tutto si risolveva con una stretta di mano.
IL LETIMBRO
fu fondato ne l 1891 da Andrea Martinengo e Leopoldo Ponzone, due sacerdoti di idee liberali.
Definito subito il giornale della Curia, uscì dapprima due volte la settimana, poi tre volte ( martedì, giovedì, sabato)
IL LETIMBRO, notiziario della vita cattolica savonese, è rimasto l’unico giornale locale ancora in vita ai giorni nostri.
Tra i giornali nati in quest’ ultimo decennio si possono ricordare :
CUORE E CRITICA (1887); SAVONA NUOVA e BIBLIOTECA DI SACRA ELOQUENZA E DI ASCETICA (1889); O ZUBBO ( 1891); IL FRUSTINO ( 1894); IL MARE, sui problemi sociali savonesi , LA VOCE SAVONESE e LA BOHEME ( 1898) settimanale artistico letterario.
Nel 1899 nacquero: SAVONA, bisettimanale liberale, LA LIMA e LA VOCE DEI LAVORATORI, organo del partito Socialista italiano.
Sulla tiratura di questi giornali non si hanno notizie precise, ma considerando che il 60% dei savonesi non sapeva leggere e scrivere, si può dedurre che ogni giornale non superava le 100 copie stampate.
Inoltre il giornale, per il suo costo, era considerato un lusso e gli argomenti politici che trattava non erano certo alla portata di tutti.
...continua nel prossimo numero
tratto da STORIA DI SAVONA di Nello Cerisola ( editrice LIGURIA) , BREVE STORIA DI SAVONA di Edoardo Travi ( ed. Sabatelli Editore), SCHEDARIO DEGLI UOMINI ILLUSTRI IN SAVONA di Ernesto Baldassare e Renato Bruno ( ed. A Campanassa)