Francesco
della Rovere, nato a Segno nel 1414, da Leonardo della Rovere e Luchina Monleona,
studiò teologia, diventando prima Generale dell'Ordine dei Minori Conventuali
(1464), quindi Cardinale (1467) e, successivamente papa (dal 1471 al 1484),
assumendo il nome di Sisto IV.
Le caratteristiche principali del papato di Sisto IV furono, oltre a condurre
una politica fortemente contraria alla Firenze medicea, tanto d'essere accusato
da Lorenzo di prendere parte alla Congiura dei Pazzi, essenzialmente,
tre:
1) L'approfondimento della disciplina teologica, attraverso l'estensione di un
notevole numero di testi (Da Sanguine Christi, De potentia Dei, De futuribus
contengentibus, ecc..) tutti rigorosamente interni ad una visione dottrinaria
della tomistica scolastica. Si può quindi parlare di un “Papa professore”;
2) La seconda caratteristica fu quella del “Papa Costruttore”. Durante il
periodo della sua ascesa al soglio di Pietro, in Roma furono costruite
tantissimi edifici, religiosi e non: l'Ospedale di Santo Spirito, la Chiesa di
Santa Maria del Popolo, il ponte sul Tevere oggi dedicato a Vittorio Emanuele, e
soprattutto la Cappella Sistina, rimasta, con i suoi celeberrimi affreschi,
testimonianza della magnificenza del Rinascimento papale;
3) Con Sisto IV si inaugurò la stagione del nepotismo, che poi avrebbe avuto il
suo apice con Alessandro VII, proseguendo per il tutto il periodo rinascimentale
sino ai Papi umanisti, alla soglia della Controriforma. Sisto IV elargì benefici
a tutti i suoi parenti, principalmente a Giovanni della Rovere, designato
successore dei Montefeltro nel ducato d'Urbino ed all'altro nipote, Giuliano,
creato Cardinale: il futuro papa Giulio II.