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Ti sento

I racconti di Cristina Ricci*

  Il cielo era azzurro: il sole finalmente dopo mesi di pioggia e grigiore. Una passeggiata in riva al mare, un po’ di sole che ti scaldi il volto perché rinunciare?

La decisione è presa ancor prima di accorgermi che il vento si è alzato. Una patina bianca ha stinto l’azzurro. Il sole non scalda più come prima. L’aria è tornata gelata. Ma che importa? Ormai ho deciso.

Camminare, camminare, andare avanti.

Andare avanti senza pensare troppo.

Andare avanti e lasciare scorrere via tutte le tensioni; tutto l’amaro che mi porto dentro se la mente resta sintonizzata sul tuo ricordo.

Ti sento, inutile spiegare. Senza senso raccontare questa sensazione impalpabile ma reale di averti accanto, di sentire l’onda dei tuoi pensieri con la certezza che il tormento che mi attanaglia il ventre è lo stesso che ti serra la gola.

L’immagine di te riempie la mente mentre un brivido scorre lungo la schiena. Lascio al vento l’onere di portar via il peso di quest’amore impossibile.

Camminare, camminare illudendosi che questo pallido sole possa sciogliere il ghiaccio che mi attanaglia dopo che è giunta, chissà da dove e perché,  la consapevolezza che la vita non è in rima. Qualcosa stona e, nella mia canzone, la stecca sei tu.

Questo pensavo mentre camminavo.

Camminare; andare avanti; avanti senza portarti più dentro.

Ma tu…t’infili in un pensiero e non lo molli mai.

Camminare, camminare, senza pensare che lo stomaco si chiude ogni volta che penso a te mentre il resto se la ride. Le farfalle si alzano in volo mentre il sorriso illumina il viso, spalanca gli occhi.

Camminare, camminare e alzare lo sguardo e… che rumore fa il cuore quando esplode?

Camminare, svoltare l’angolo e trovarti lì

E io posso solo cercare di scappare, fuggire lontano. Lontano da te perché ben viva la certezza che se tu scopri la mia debolezza per me è la fine.

Se ti guardo ancora una volta negli occhi non posso nasconderti nulla.

Se io ti guardo ancora una volta negli occhi tutto quello che provo uscirà fuori e, io lo so, tu non potrai fare a meno di raccoglierlo.

Camminare col sole dritto in faccia e, sotto la mia buccia, che cosa mi farai?

 

Liberamente ispirato alla canzone “Ti sento” - Ligabue

  

 *Cristina Ricci, quarantun anni, abita a Spotorno,  ha  pubblicato il suo primo romanzo (La montagna d’acqua – ed. Il Filo, Roma), un altro recentemente finito e tanta voglia di scrivere.

A questo “scarno” curriculum si può aggiungere la collaborazione con il blog dell’Udi Savonese per il quale Cristina Ricci ha scritto alcuni pezzi