Sequestro-dissequestro di 4 milioni di euro
Chi è il Nucera sull’asse Genova-Imperia?
Ormai
ci siamo abituati, almeno i lettori meno
distratti, a leggere alcuni pezzi, diciamo
intriganti, scritti dal vostro blog. A parte le
varie forme ironiche, come quando vi definite
gli alleati dei poteri forti e massonici di
questa provincia, pretendendo di essere organici
alla “cupola”.
A parte questo siparietto comico, ho letto da ex
bancario alcuni spaccati interessanti. Vorrei
sottoporvi una notizia che non mi pare di aver
finora letto. Ho chiesto aiuto ad un paio di
giornalisti che conosco, aspetto ancora
una risposta. Troppo lavoro anche per
raccontare brutte vicende di bancari albenganesi
in
Svizzera. E quelle decine di
“vittime”, risparmiatori savonesi rimasti con un
palmo di naso. E non mi dispiace neppure, visto
che pensavano di farla franca
lucrare esentasse.
Mi chiedo e vi chiedo: è possibile che l’estate
scorsa sia avvenuto un sequestro in
Romania (con scenario finale Bulgaria) di
quattro milioni di euro, ad una società che
farebbe capo al gruppo Nucera?
Intanto, sapete dirmi, quanti sono i
superfacoltosi
Nucera in questa nostra provincia o
nel ponente ligure?
Il rischio di fare di ogni erba un
fascio, come è già accaduto, è facile.
Nel caso che sottopongo alla attenzione di
Trucioli e mi pare di colui che si
definisce “il vecchio cronista” del palazzo di
giustizia, è più o meno questo.
Se è vero che una cifra di tale importo è stato
sottoposta a sequestro, possibile che i nostri
informatissimi mass media liguri, non l’abbiano
saputa?
La voce è che l’ingente somma, inizialmente
sottoposta a sequestro, fosse frutto di una
provvigione di un complesso immobiliare a
Genova. Quale? Chi erano i
proprietari?
La parte lesa del contenzioso si trovava (aveva
sede) ad
Imperia? A questo punto va da se che
ad occuparsi della grana e
dell’indagine-inchiesta sia stata l’autorità
giudiziaria di
Imperia. E sempre dal capoluogo
imperiese sarebbe partito il provvedimento di
dissequestro della “piccola” somma di denaro.
Un imperiese che ottiene un provvigione di
questo spessore, difficile che sia un cittadino
qualunque. Se il pagamento l’ha fatto “tale
Nucera” o società a lui
collegata, magari con sede in
Lussemburgo,
cosa c’entra l’interesse collettivo di
una notizia di questa portata?
Io pensavo che il “vecchio cronista di strada”,
come si definisce, sia in grado di illuminare i
cittadini-contribuenti liguri. Avranno o no il
diritto di sapere, se un rappresentante o più
delle istituzioni democratiche ha un fascicolo
inerente una somma che viaggia (con un
sequestro) tra
Romania e Bulgaria?
Trattasi di notizie riservate, segrete, da
“segreto di Stato”? Io non ci
credo e va bene che ormai, ci ricordo il comico
Grillo, siamo diventati un “popolo
di comici”, dove avere la schiena
dritta, significa essere un pericolo pubblico da
eliminare, ma per favore almeno un blog senza
padroni e padrini, faccia luce – ovviamente con
il suo “vecchio cronista” – sui contorni di
questa storia all’italiana. Tenuta lontano, io
penso per distrazione collettiva, dai riflettori
della cronaca.
Ad
Albenga siamo tutti impegnati,
indaffarati, nelle nuove liste comunali. Nello
scegliere, nel mazzo, i “migliori” per
amministrare la cosa pubblica e speriamo che
l’onesto
Tabbò
non sia penalizzato.
A
Ceriale presto vedremo la luce di un
complesso residenziale che batte tutti i record
cittadini, in quanto a volumi complessivi, che
ci ha fortunatamente lasciato alle spalle le
tristi storie del banchiere di Dio, tale
Fiorani, di cui ci siamo almeno noi
liberati.
A
Ceriale il futuro è roseo, ci
assicura il suo sindaco da qualche decennio
sulla scena pubblica. A
Levante sorgerà presto il nuovo
porto, il nuovo albergo a quattro stelle. Al
centro già
La Stampa annuncia la rinascita
commerciale e la imminente riqualificazione di
immobili in rovina da anni. A
Ponente, finalmente, una serie di
case, con tanto di alberghi a quattro stelle,
residence, strutture commerciali.
Insomma i giovani del circondario che vogliono
sposarsi, non cerchino casa nel nostro
entroterra. Presto il mercato offrirà moderne
case sul mare. A prezzi più che competitivi. E
gli elettori cerialesi, compreso 800-900
proprietari fittizi di “prima casa”, in realtà
seconde case,
hanno votato a stragrande maggioranza,
non dimentichiamolo, per questo nuovo miracolo
economico.
Porterà
più turismo qualificato, più benessere
collettivo, facendo finalmente uscire la città
da un lunghissimo letargo cui sembrava
condannata, senza possibilità di risorgere.
Lo
sviluppo economico e sociale, non può essere
sempre vittima della “cultura del sospetto”, del
qualunquismo, del populismo. Bisogna accogliere
a braccia aperte soprattutto i benefattori che
rischiano ed investono, con i loro soldi, i loro
sudori, i loro ottimi consulenti.
L’intraprendenza dei nostri avi.
Attendo, manco a dirlo, una risposta sulla sorte
dei 4 milioni di euro, tornati in possesso del
legittimo proprietario. Meglio se è un savonese,
grazie alla giustizia imperiese. Una volta tanto
“giustizia rapida” e non “ingiustizia per pochi”
privilegiati dalle “toghe rosse”.
Grazie,
Marco L.
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