Infatti,
la porzione di magazzino inglobata in questa
unità presenta un palese cambio di destinazione
d’uso essendo dotata di finiture al civile; è
presente, nel vano centrale, una parete
parzialmente e dotata di allacci alle reti
idraulica e del gas da adibire ad angolo cottura
mentre in un altro ambiente le disposizioni
delle prese, degli interruttori elettrici e la
predisposizione degli impianti riscaldamento,
sono tipiche della camera da letto matrimoniale.
Il complesso delle opere
descritte in questo punto risulta ultimato, ad
eccezione della posa degli infissi interni; al
piano interrato si appurava che alla quota
-2,90, il vano cantina risulta ora essere
destinato a cucina – taverna, sono presenti
finiture al civile, un forno a legna in
muratura, tavoli,sedie, un divano e una cucina
componibile con relativi allacci alle reti
idrauliche e del gas, impianti tecnologici quali
prese telefoniche e televisive. Risulta presente
il previsto vano w.c.”.
[r]
Nella descrizione delle opere abusive si
evidenzia: 1 Abitazione destinata alla
residenza – “Si sono appurate molteplici
difformità essenziali dal titolo assentito,
comportanti oltre che alla modifica dei
prospetti, della copertura, la realizzazione di
n. 2 nuove unità abitative, anche ad incrementi
di volume e superficie. …”. Opere abusive
non indifferenti, difficilmente giustificabili e
sanabili (anche se in parte). Dopo più di 7 anni
di mancati controlli sull’attività edilizia dal
1999 al 2007 (Sindaci Cenere e
Vaccarezza) conseguente all’approvazione di
Piani aziendali agricoli, da parte delle Giunte
comunali, sono iniziati rari controlli “a
sorteggio”.
A sorteggio? Sì, a
sorteggio!
La decisione della Giunta comunale,
presieduta dal sindaco Angelo Vaccarezza,
– già oggetto di un nostro intervento pubblicato
su
Trucioli Savonesi
n. 167 del
14.09.2008, titolo La lotteria
della “Legalità” per case agricole fa scuola a
Sindaci, assessori, dirigenti. Lo scandalo che
non fa arrossire gli assessori Pignocca e
Piccinini – comunicata nel consiglio
comunale n. 77 del 10 dicembre 2007 dall’
Assessore Pignocca Luigi che ha
dichiarato: “…Nella Giunta abbiamo deciso,
sulla base di quanto proposto di concerto
dall’Ufficio Tecnico Comunale e dal Comando di
Polizia Municipale, di procedere perlomeno ad un
controllo a campione al mese impostato, come si
diceva prima, perlomeno ad un controllo al
mese, per dodici mesi, e questo portava almeno
ad una percentuale di circa il 15% dei
controlli, rispettivamente e relativamente alle
pratiche in oggetto, questo dicevo perlomeno un
controllo al mese.
Tali controlli proprio perché a campione
verranno effettuati a sorteggio, i
provvedimenti che verranno di conseguenza
assunti saranno quelli dovuti sulla base di
quanto verrà accertato, sono state presentate
nell’ultimo condono due domande che sono in fase
di definizione. Per quello che riguarda le 33
lettere di richiesta di pagamento degli oneri
si è verificato che i titolari dei permessi a
costruire non erano in possesso del requisito
soggettivo di imprenditore agricolo, unico
requisito che comporta l’esenzione del
pagamento degli oneri.
….”.
Non erano quindi state
fatte le istruttorie delle pratiche prima
dell’approvazione? E la Giunta comunale li ha
approvati lo stesso? Gli oneri sono stati pagati
da tutti i 33 titolari di permessi di
costruire?
Una decisione fuori ogni
norma e qualsiasi credibilità nella volontà di
voler procedere ai controlli, in netto contrasto
con i doveri sanciti dalle leggi e regolamenti.
|
Non
credibili e
giustificati i
controlli a
campione e
quindi a
sorteggio poiché
non erano
migliaia i
controlli da
effettuare, ma
meno di cento!
La dimostrazione
inconfutabile è
che nell’anno
2008 sono stati
effettuati solo
una dozzina di
controlli a
“sorteggio”. Con
quali regole,
metodi e
garanzie di
imparzialità
sono stati fatti
detti sorteggi a
campione? Sono
stati fatti i
verbali? Ad
opera di chi?
Perché non si
ritiene utile di
renderli
pubblici? La
minoranza
consiliare li ha
richiesti?
Sono stati
inclusi
nell’urna tutti
i nominativi
titolari (in
alcuni casi
ripetuti due o
tre volte in
quanto
presentatori di
più richieste
con contestuale
approvazione
delle Giunte
comunali) di
Piani aziendali
agricoli? Solo
dai primi mesi
del 2009 sono
iniziati i
controlli sulla
totalità, a
“tappeto”, su
esplicita
richiesta della
Procura della
Repubblica di
Savona che,
a seguito alcuni
esposti, ha
aperto numerosi
fascicoli sul
caso “case
agricole” a
Loano.
|
Solo nella
fase conclusiva
dei controlli
sono stati fatti
gli accertamenti
su nomi
importanti e
conosciuti Loano
(ma non abbiamo
dubbi che si sia
trattato solo di
un caso
fortuito), fra
cui gli ultimi
Ferraro
Rosolino,
titolare del
supermercato
Eurospin a
Loano nonché
Presidente dell’
Associazione dei
Commercianti
ASCOM di
Loano, l’
attuale
Assessore al
Bilancio Oliva
Pietro
(nel 1998
Assessore all’
Urbanistica
con Sindaco
Cenere
Francesco),
Caccia
Virgilio,
Soc. “Ai Pusetti
Azienda Agricola
s.r.l.” e
Marasco Fabrizio.
Permane il
dubbio di
controlli non
effettuati ai
primi titolari
richiedenti
poiché molti di
questi hanno
ritenuto
opportuno
vendere il
Piano Aziendale
di Sviluppo
Agricolo,
con ricavi
(ben?)
remunerati.
Certo, se chi ha
effettuato i
controlli non ha
aggiornato i
passaggi di
proprietà, è
probabile che vi
siano stati
parecchi Piani
aziendali
agricoli non
controllati. In
prevalenza dette
cessioni sono
state fatte a
non residenti
i quali, con
tutta
probabilità,
hanno costruito
non “case
agricole” ma “ville
agricole”
(alcuni con
piscina e altri
con più unità
abitative).
Si
aggiunga lo
spaccato che i
mass-media
liguri, dalla
carta stampa,
alle
televisioni, ai
giornali on line,
non hanno
mobilitato i
migliori “inchiestisti”
per informare i
lettori.
Piccole
infrazioni e
pettolezzi come
documentano gli
agghiaccianti
verbali dei
vigili urbani?
Viene in mente
la “salutare”
campagna
moralizzatrice
scatenata da Il
Secolo XIX
(andata avanti
nel 2007 e 2008)
sul “villino”
dell’ex
dirigente del
Genio Civile,
Walter Lupi.
Ma Loano
non fa
“notizia”, anche
in presenza di
un consigliere
regionale (ormai
ex), vice
presidente di
commissione e
già membro Filse,
oltre che
assessore
comunale. Anche
lui sarà alla
fine innocente,
come Lupi. Ora
va di moda il
detto “L’hanno
massacrato sui
giornali, prima
del giudizio
definitivo”.
Ecco perché i
media ignorano
le ville
agricole di
Verzi.
Forse
hanno le antenne
verso quella
villa della
collina
imperiese che
Anno Zero
impietosamente
riprese, lo
scorso anno, a
proposito di una
dura polemica
giornalistica
sul volo
Alitalia: Roma-
Villanova
d’Albenga di cui
si occupò in
modo critico
anche l’Avvenire
(organo
ufficiale dei
vescovi
italiani), prima
che il suo
direttore Boffo
fosse messo a ko
da un dossier
fasullo sulla
sua vita
privata, da
parte de “Il
Giornale” della
famiglia
Berlusconi.
*********
Segue l’elenco
controllo
attività
edilizia del
mese di Gennaio
2010, inerente i
Piani aziendali
agricoli, in cui
si legge:
“rapporto/segnalazione
n.10/09 prot. n.
9.795 del
1/04/2009,
pervenuto al
Dirigente
Responsabile il
1/04/2009 con
avvio di
procedimento
per opere
abusive in
Loano – Località
Posetti – Fg.
13 mapp. 567,
attivato al
responsabile
dell’abuso
Caccia Virgilio
in qualità
di proprietario
e committente
delle opere;
Durante Giorgio
in qualità
di Direttore dei
lavori;
Ruggia Sarino
per
Edilstrutture
in qualità di
ditta esecutrice
delle opere.
Descrizione
opere abusive in
parziale
difformità del
Permesso di
Costruire n. 229
del 12 gennaio
2004: -
Abitazioni
destinate alla
residenza:
realizzazione,
sulla falda
ovest della
copertura a
tetto
dell’immobile e
di due aperture
del tipo Velux,
creazione di una
scala di
congiunzione tra
il piano terreno
destinato alla
residenza ed il
vano sottotetto
ed in
quest’ultimo la
posa in opera di
muratura di
divisione e
predisposizione
di impiantistica
elettrica,
idraulica e di
riscaldamento
finalizzata al
cambio di
destinazione
d’uso del
sottotetto; -
destinazioni
d’uso degli
edifici: il
locale magazzino
risulta essere
dotato di
impianti
idraulici,
elettrici e
finiture al
civile e adibito
a cucina e
taverna,
lavandino, vari
mobili da cucina
ed un forno a
legna dotato di
cappa di
aspirazione; -
piano aziendale
di sviluppo
agricolo:
parziale mancata
realizzazione
del piano
aziendale. Opere
in difformità
dal titolo
(?)”
*********
A seguire:
rapporto/segnalazione
n. 15/09(bis)-
prot. n. 15.666
del 12/05/2008
con accertamento
dell’abuso da
parte
dell’Ufficio
Tecnico Comunale
n. 15.666 del
14/01/2008 per
opere in assenza
di titolo
autorizzativo
sanabili tramite
art. 49 Legge
Regionale n.
16/2008
realizzate in
Loano – Località
Pusetti, 5 –
Fg.13 mapp. 271
dal responsabile
dell’abuso
Schiavo Stefano
in qualità
di
amministratore
unico della soc.
“ai Pusetti
Azienda Agricola
s.r.l.” –
attuale
proprietaria del
terreno;
Marasco Fabrizio
in qualità
di affittuario
dell’immobile e
delle sue
pertinenze –
committente ed
esecutore delle
opere.
Descrizione
delle opere
abusive : presso
il terreno
pertinenziale al
fabbricato
agricolo,
realizzazione di
un manufatto in
tralicci
metallici e
legname con
basamento in
calcestruzzo di
m. 18,00 x 5,50
per h. media di
m. 0,40 adibito
a piscina.
La stessa ha
accesso dal
sottostante
terreno a mezzo
di due rampe di
scale e risulta
dotata di
impianti
tecnologici per
il ricircolo e
la depurazione
dell’acqua.
Richiesta di
sanatoria
urbanistica prot.
n. 10.512 ex
art. 49 della
Legge Regionale
16/2008.
Rilascio
sanatoria
urbanistica n.
192 del
26/01/2010.
Applicazione
oneri
urbanistici e
ambientali
euro 15.062,83
(quietanza n. 84
del
12.01.2010).”
Dall’elenco dei
Permessi di
Costruire
rilasciati dal
1.01.2010 al
31.01.2010, a
pag. 4, si
legge:
“licenza
n.192/10.512 –
Titolare della
licenza:
Marasco Maurizio
– accertamento
di conformità ex
36 del D.P.R.
380/01 ed ex
art. 49 della
L.R. 6/06/2008
n. 16 e s.m. ed
i., finalizzato
al rilascio di
permesso di
costruire in
sanatoria per
opere eseguite
in assenza di
titolo
autorizzativo,
relative alla
realizzazione di
un basamento in
calcestruzzo di
supporto per una
piscina privata
con relativo
camminamento in
struttura
amovibile sul
terreno censito
al Fg. 13 mapp.
271 Nuovo
Catasto Terreni
di pertinenza
del fabbricato
agricolo sito in
via Pusetti n. 5
– Fg. 13 mapp.
562 sub. 1,2,3
Nuovo Catasto
Ente Urbano.”
[r]
Colpisce il
fatto che nel
rapporto/segnalazione
è scritto
esplicitamente
“….con
accertamento
dell’abuso da
parte
dell’Ufficio
Tecnico Comunale
n.15.666 del
14/01/2008 per
opere in assenza
di titolo
autorizzativo
sanabili tramite
art. 49 Legge
Regionale n.
16/2008….” e
nell’elenco dei
Permessi di
Costruire
“accertamento di
conformità ex 36
del D.P.R.
380/01 ed ex
art. 49 della
L.R. 6/06/2008
n. 16 e s.m. ed
i., finalizzato
al rilascio di
permesso di
costruire in
sanatoria per
opere eseguite
in assenza di
titolo
autorizzativo,….”
Nel primo
caso viene
accertato
“l’abuso per
opere realizzate
in assenza di
titolo
autorizzativo…”
e nel secondo
caso viene
rilasciato “
permesso di
costruire in
sanatoria per
opere eseguite
in assenza di
titolo
autorizzativo….”.
Non è una
contraddizione?
Si può quindi
costruire senza
titolo
autorizzativo?
Se sì, si può
ottenere il
rilascio di
permesso di
costruire in
sanatoria per
opere eseguite
in assenza di
titolo
autorizzativo?
La
risposta, da
quanto risulta
dagli atti
amministrativi,
è perentoria:
sembra di SI’!
Ma le leggi sono
rispettate?
Perché ai più,
rispettosi
delle leggi,
vengono negate
queste
procedure? E’ un
rebus! “La
legge è uguale
per tutti”
o NO!
Buon
ultimo, dai
nostri
riscontri, non
abbiamo rilevato
nell’elenco dei
titolari dei
Piani Aziendali
di Sviluppo
Agricolo,
approvati dalle
Giunte comunali
dal 1999 ad
oggi,
la Soc.
“Ai
Pusetti Azienda
Agricola s.r.l.”.
E’ quindi un
Piano Aziendale
Agricolo
acquistato da
persona o
persone che ne
aveva/no
ottenuto
l’approvazione?
Se sì, chi ha
redatto gli atti
di
compravendita?
Gilberto
Costanza
e-mail:
gilberto.costanza@alice.it
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