TRUCIOLI
SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
UDICISTI
CAPI
Tra
Franco Zino e “Chicco” Garassini, aggiungi un posto a tavola
They say a coll for two captains … pardon, lo sapete, ogni
tanto l’inglese ci prende la mano, volevamo dire: si parla di una
chiamata per due“capitani” del partito UDC di Casini
collegato – in Liguria- al Presidente candidato Burlando
(cosiddetto centro sinistra). Ora,
noi siamo uomini di mare e sappiamo che l’ipotesi di due capitani, a
bordo, non esiste. A costo di portare la nave sugli scogli per la sua
dabbenaggine, il Comandante non può che essere uno e uno solo.
Ma procediamo all’analisi del corposo fondo servitoci il 29 gennaio
scorso su “Il Secolo XIX” pag. 22.
Intanto il pezzo è corredato dalle fotografie dei due protagonisti:
Franco Zino. (Il commerciante –ama la musica) e Alessandro
“Chicco” Garassini (L’avvocato- già Presidente). Il
primo appare pensoso e compunto, la mano destra, in ideale
sostegno del ponderoso capo, svolge l’indice e il pollice a pinza di un
mento sovrastato da baffi possenti; il secondo invece è colto in
atteggiamento ilare, nel discreto movimento a destra del volto
colorito, con una bocconata di denti traccianti un sagace e conclamato
sorriso . Si
evidenziano, quali note caratteristiche, la passione per il Commercio e
la Musica del primo, la giovane età e il curriculum tuttavia già
notevole del secondo. Abbiamo
in merito cospicue riserve, alle quali daremo corso in seguito, ma,
intanto, vorremmo porre l’accento sulla “chiamata”. Entrambi infatti
affermano: “IO sono stato cercato dal partito per fare il
capolista”. Alessandro Garassini ha fatto il nome di
Lorenzo Cesa: il dirigente nazionale lo ha investito della proposta
ed egli ha, alla garibaldina, risposto “Obbedisco” ( attenzione:
Garibaldi lo aveva detto per un alt , in sostanza… una ritirata).
Ciò dopo un consiglio di famiglia del quale, peraltro, non ha
tenuto conto. Ci
risulta infatti, da fonti precarie, che la gentile signora abbia
protestato: “Ma come ! proprio adesso che si cominciava a
respirare, proprio adesso che potevi dedicarti alla bambine, alla
famiglia, alla professione ! Ricominciamo con le riunioni di partito, le
telefonate a tutte le ore del giorno e della notte,le arrabbiature,
l’andirivieni poi,addirittura a Genova, ma Chicco !”
“Ma sai ,Casini…” “Ma che Casini e casini !”
Sprezzantemente, come se gli altri ruoli fossero da rottamare, Franco
Zino non ha fatto nomi ma ha dichiarato che, nella sua
posizione, o capolista o niente.
Il duro scontro tra i due non fa mancare il fair play, scrive il
noto articolista: “Chicco è un amico e… nella lista c’è
posto anche per lui” , afferma Zino e peggio non
potrebbe dire, altro che fair play , sembra “…aggiungi un posto a
tavola…”
Ma torniamo alle note caratteristiche : “Il commerciante ama la musica”,
sì ma quale musica ? Intanto si sappia che l’avvocato Garassini
nell’amore per la grande musica non è secondo a nessuno.
Laddove, poi, veramente non concordiamo è la cosiddetta giovane età del
sullodato “Chicco”. Quarantasette anni sono tanti: il
“giovinetto” , due volte Presidente della Provincia, si ricordi
che a 35 anni Napoleone era già diventato Imperatore, che a 32
anni Mozart aveva scritto tutte le sinfonie e la maggior
parte delle sue innumerevoli opere, che – per venire a più modesti
esempi- a 35 anni Andreotti era già stato ministro, e così pure
Fanfani lo era stato a 39 e potremmo continuare. Anzi,
ci risulta che gli avversari politici si siano fatti sotto per cercare
di sganciarlo a loro profitto, facendo leva proprio
sull’inesorabile passaggio del tempo : “Noi le possiamo dare molto di
più, caro Presidente, non le chiediamo nemmeno di lasciare il partito…
guardi che cosa succede in Campania e altrove. La sua
posizione può benissimo trovare spazio nel centro destra…li lasci andare
quelli , le faranno solo perdere del tempo…sa, la gente ha la
memoria corta…” Quanto
sopra ce lo ha, indirettamente, confermato il vetero compagno
Pistarino. “A sôn andâeto,ci ha detto, da Garascìn pe’ ün
parere edilisiô. A spetavô, quande ô intra ün côn a cravatta verde
e ô müru da berleghista che ô sbraggia : ‘ Gh’è minga el Chicco ?’
–Un momento prego, ghe rispônde a segretaria- Alôa ô me mia e ô me
fa ‘Anche lü gh’ha da parlâ al Chicco?’ No, ghe rispôndô,io aspetto di
essere ricevuto dall’avvocato Alessandro Garassini. ‘L’è l’istess, ma a
mi me gh’an dâ la precedensa per la…politica’. A me, invece,
m’hanno dato l’educazione , gh’ho ditô. Ô s’è miscio a
sciguâ una müxichetta nescia e ô l’a piggion ün giôrnale fandô finta de
leze…” C’è
dunque il rischio che l’avversario giochi le sue carte, insinuandosi
nella lotta senza esclusione di colpi tra i candidati UDC di Casini.
Il clima, del resto , è bene evidenziato nella lettera del signor
Matteo Rosso a Trucioli (vedasi Trucioli n. 232): l’alleanza
con Burlando è bollata di tradimento dei valori UDC per la
resa all’estrema sinistra (lo sappiamo, parlare di estrema
sinistra di Burlando fa ridere, eppure non sembra che il signor
Rosso- un nome peraltro un po’ compromettente, se lo sa Tuvé!-
voglia fare dell’umorismo). Del
resto è sintomatico che l’articolo porti come sovra titolo “Il
braccio di ferro”. Resta, però, di un’oscurità da manuale la
chiusa attribuita all’avvocato: “Zino è un ottimo nome ed è la
prova del fatto che l’UDC sta crescendo nel radicamento”.
Voi sapete come ci siamo sempre interessati, spesso stupiti, del
linguaggio dei nostri politici. Questa storia di riferirsi alla
vegetazione, a volte arborea e a volte orticola, ci lascia estasiati.
Nella fattispecie , cerchiamo di chiarire a noi stessi il criptico
periodo con la nostra personale interpretazione (per carità, se
sbagliamo correggeteci): “Zino se ne stia lì, ben piantato per terra
dove sta, crescendo darà foglie e frutti, intanto… non rompa!”
BELLAMIGO
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