LETTERE ALLA REDAZIONE

 

 

Piano Casa, il sindaco Marco Melgrati replica al “Sig. Ronzitti”, Presidente del Consiglio Regionale.

Il Presidente del Consiglio Regionale Giacomo “Mino” Ronzitti, in maniera molto maleducata, chiamando ripetutamente Sig. Melgrati il Sindaco di Alassio, Consigliere Provinciale, che al limite è anche l’arch. Melgrati, scrive che lo stesso ha poca dimestichezza con le procedure istituzionali e che si ritiene legittimo interprete delle leggi del Consiglio Regionale.

Mi riferisco all’annullamento di una parte della circolare applicativa del Piano Casa, a firma dell’architetto Lorenzani, dirigente del dipartimento Urbanistica della Regione Liguria, che sicuramente si è avvalso della consulenza dell’ufficio legale della Regione, coordinato e diretto dalla Dott.ssa Mussi, perché questa è la procedura. Ebbene, questi capaci Dirigenti vengono definiti dal “sig. Ronzitti” “chicchessia” (“e non con circolare di chicchessia” n.d.r nel testo).

Quindi, motu proprio, con il conforto di due capogruppo in Consiglio Regionale (almeno convocare una conferenza dei Capogruppo…) il “sig. Ronzitti” ha proceduto ad una interpretazione, trasformata in nota trasmessa alla Giunta Regionale in data 11.1.2010, con la quale si ritiene quanto esplicitato nella circolare non conforme allo spirito e alla lettera della legge. L’arch. Lorenzani, pressato dal Presidente Burlando, a sua volta sollecitato dal “sig. Ronzitti”,  come ho gia detto ostaggio e fortemente condizionato e tenuto per gli attributi dalle frange più estremiste dei consiglieri dell’ultrasinistra, ambientalisti e verdi, “deve scrivere”:

A riguardo ( della nota di chiarimenti per la applicazione della L.R. 49/2009 (Piano Casa) PG/2009/184296 trasmessa in data 28 dicembre u.s. ) si informano gli Enti e soggetti in indirizzo che, a seguito della ricostruzione del significato della disposizione a riferimento, effettuata dagli Uffici del Consiglio Regionale e condivisa dal Presidente del Consiglio con propria nota di trasmissione alla Giunta Regionale in data 11.1.2010, i chiarimenti applicativi del disposto in argomento forniti nella prima parte della circolare in oggetto, sono stati ritenuti non conformi allo spirito e alla lettera della legge.

Alla luce di detta ricostruzione, i chiarimenti in parola sono da ritenersi stralciati dal corpo della circolare in oggetto.

Si evince, dalle parole di Lorenzani, la non condivisione di quanto ha dovuto correggere.

Ma la cosa più grave è che il “sig. Ronzitti”, che quale Presidente del Consiglio Regionale è il custode e il depositario delle procedure e della conformità degli atti del Consiglio, con una forzatura senza precedenti stravolge il suo ruolo e di fatto compie un abuso.

Ora non io ma chiunque mastichi di diritto amministrativo sa che le circolari interpretative alle leggi sono fatte dagli uffici e dai Dirigenti, in Regione come ai Ministeri. Se si vuole dare una interpretazione ad una legge, che per come è scritta in italiano sembrerebbe dar ragione alla prima circolare dell’ arch. Lorenzani, l’unica via è L’INTERPRETAZIONE AUTENTICA DEL CONSIGLIO REGIONALE, VOTATA A MAGGIORANZA. Quindi il “sig. Ronzitti”, se vuole, in qualità di Presidente del Consiglio, deve radunare il Consiglio stesso e votare una “interpretazione autentica” della legge.. E se il “sig. Ronzitti”, invece, pretende di usare un’altra via, come quella che ha utilizzato, questa è illegittima, e, ripetendomi, viziata da abuso di potere, e soprattutto una bufala amministrativa.

Sono a disposizione, come professionista, di chiunque abbia un edificio monofamiliare legittimo che abbia una piccola porzione condonata, per presentare un progetto, a titolo gratuito, dovunque in Liguria. Nel caso che questo venga respinto dal Comune dove è stata inoltrata l’istanza, il committente dovrà essere disposto ricorrere al TAR e a vincere questa battaglia…sarà il primo di una lunga serie.

E se il Presidente Ronzitti vorrà denunciarmi, come ha minacciata, si accomodi…non sarà né il primo né l’ultimo, e risponderò volentieri in sede giudiziaria di quanto ho dichiarato, e cioè che questo provvedimento ispirato dal Presidente Ronzitti sia una “PORCATA” amministrativa e un “ABORTO GIURIDICO”

Marco Melgrati

Sindaco di Alassio

 

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BARBERO (PDL) SUL PUC DI ALBENGA: "SE APPROVATO, HO L'IMPRESSIONE CHE IL COMUNE SARÀ SOMMERSO DI RICORSI AL TAR"

 

"Da quello che mi risulta, la tanto enfatizzata trasparenza dell'amministrazione non sembra aver contribuito a partorire un PUC condiviso. Anzi, a giudicare dai commenti provenienti in questi giorni da parti importanti e non trascurabili della popolazione ingauna, il fronte dei contrari sembra essere di gran lunga più nutrito di quello dei favorevoli". Questo il commento di Angelo Barbero, capogruppo "Per la Liguria nel Popolo della Libertà" in Consiglio Regionale e capogruppo "Popolo della Libertà" in Consiglio Comunale ad Albenga, in merito al Piano Urbanistico Comunale varato dall'amministrazione comunale di Albenga.

 

Un PUC accolto, in questi giorni, da un'ondata di polemiche. "Coloro che appaiono come i più danneggiati", nota il consigliere comunale e regionale, "sono i rappresentanti del mondo agricolo, indispensabili per l'economia di Albenga, incomprensibilmente trascurati da una giunta che, almeno a parole, sostiene di essere loro vicina".

 

"Alcuni tecnici hanno già avanzato dubbi su vari passaggi del piano.

Ammesso che esso sia votato e approvato dalla maggioranza, ho l'impressione che il Comune sarà sommerso di ricorsi al Tar, che servirebbe come strumento per modificare un PUC che ha causato un malcontento generale", conclude Barbero.

 

Ufficio Stampa Angelo Barbero