TRUCIOLI
SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni Da Cengio, cara sinistra e carissima destra: fondiamo con la Gasco il partito dell’amore A tutti i lettori (pochini) di Trucioli
Savonesi ad opera di affezionati navigatori, oltre che piuttosto
giovani. Speriamo che questo messaggio abbia il
risalto ed il risultato che merita. Vogliamo chiedere pubblicamente alla
simpaticissima Roberta Gasco di farsi promotrice di un
movimento destinato al successo: “Il partito dell’amore”. Lo scriviamo proprio alla Gasco,
alla quale alcuni di noi (davvero poverini) riservarono un’accoglienza
poco rispettosa ed educata, soprattutto nei confronti del fidanzato
Elio Mastella, in visita a Cengio. Al punto da farci fare
una figuraccia, come ha fino all’ultimo cercato di evitare il nostro
amato sindaco. Ovvero che la notizia restasse tra le mura di casa.
Invece ha trovato ospitalità nell’“immondezzaio Trucioli”. E ci fece pure sorridere quella lettera
firmata da tale Claudio Manzieri ed indirizzata a Trucioli e
Uomini Liberi in difesa di una banda di “poteri occulti”
che i due blog ben rappresentano. Parlate con qualche autorevole
giornalista della Valbormida o di Savona e vi spiegherà
tutto. Cara Roberta, da figlia
di un bravo ex democristiano, tira fuori le grinfie e ricorda, magari
con un manifesto gigante, il tuo “curriculum”. Altri dovranno
vergognarsi e tacere. Parla senza timori dei sacrifici che hai fatto,
contrariamente ad altri “figli di papà”, per laurearti a pieni voti in
Giurisprudenza all’Università di Reggio Calabria. Con pochi altri
puoi sfregiare il tirocinio (non sappiamo se si dice proprio così) in un
prestigioso studio legale calabrese. E per smentire che si tratta di
gente razzista, stando ai soliti giornali di sinistra e trasmissioni
“rosse”, ricordagli anche con quanta premura ed affetto una famiglia
calabrese doc ti ha ospitato in quel periodo. Residenza compresa? E di
te sono rimasti fieri. Forse quel nostro concittadino che
Manzieri indica in M.M. ed eseguito la stupida piazzata in
una sala di 400 persone, non gradiva la presenza di un Mastella,
solo per il cognome che porta. M.M. merita, invece, pubblico
disprezzo. Vorremmo fosse reso noto nome e cognome, cosi tutti, a
Cengio e non solo, possono giudicare. E mi dispiace che neppure i
giornali, dopo quasi tre mesi, riprendano la notizia di Trucioli
e si autocensurano. A favore di chi? Ma forse c’è un motivo di tanta cretineria,
Roberta Gasco ha avuto il torto, diremmo il coraggio, di abbandonare
i parassiti della becera sinistra in Regione Liguria e passare
con gente, come Angelo Vaccarezza, il più votato ed amato sindaco
della storia di Loano, perché come hanno scritto, due onorevoli con la
O maiuscola, Michele Scandroglio, ex Forza Italia e Eugenio
Minasso, ex An, <è una persona che merita piena fiducia,
perbene, seria e competente>. Lo abbiamo letto tutti sul
Decimonono dell’8 gennaio. Tale Gilberto Costanza può
documentare tutte quello che vuole e fanno benissimo ad ignorarlo, si
pulisca con i suoi “carta carta” il sederino. Cose che
interessano solo a lui e ai quattro gatti di Trucioli e Uomini Liberi.
E scherzate pure sul Signorile, magnate del Dubai. Fate
persino compassione! Sottoscriviamo anche quanto ha dichiarato la
Gasco allo stesso giornale il 7 gennaio, a proposito di
Vaccarezza, sotto inchiesta per via delle firme elettorali
nell’albenganese. La sostanza, dice bene la ottima coordinatrice
provinciale, è “che Vaccarezza in sostanza era e resta
tranquillo e andrà a riferire in Procura le stesse identiche cose che
avrebbe potuto dire se fosse stato ascoltato da semplice testimone. Non
ha segreti da nascondere, questo è chiaro, e sono convinta che tutto si
risolverà nel migliore dei modi. Piuttosto il vero problema è che
l’indagine si svolga nel minor tempo possibile affinché non si trascini
troppo a lungo una vicenda che rischia di condizionare la
quotidianità di chi amministra la Provincia”. Questo sono parole responsabili di
un‘esponente politica lanciata al successo come tutti si auspicano e,
non si dimentichi, non per volontà di suocero Clemente Mastella o
della suocera presidente del Consiglio Regionale della Campania,
regione simbolo di legalità politico-amministrativa da esportare, ma di
un ministro, quale Scajola, che siede alla destra o alla sinistra
di Berlusconi. Vero baluardo contro la dittatura dei
giudici rossi e del comunismo maoista. Quanta invidia ha fatto questa investitura
della brillante Gasco. Questa è verità incontrovertibile e così
si cercano tutti i motivi, dai puerili agli abietti, persino alle
missive intimidatorie anonime, per distruggere il nuovo, la pulizia che
finalmente avanzano nelle stanze del potere democratico di questa
provincia per troppo tempo affidata a funzionari di partito e di
cooperative. E perché si ignora che è stato lo stesso
presidente Vaccarezza ad informare per primo gli amici del
Popolo della Libertà ricordando “sia per la stima e l’amicizia
che da tempo a voi mi lega, sia per il dovere istituzionale che il mio
ruolo di presidente dell’Amministrazione provinciale di Savona mi
impone…mi corre l’obbligo informarvi che nella giornata di ieri mi è
stata notificata una convocazione in Procura”. E giustamente Roberta Gasco, da
avvocato capace, ha rimarcato una stranezza, subito dimenticata dai
troppi infangatori di professione. “Angelo è stato convocato non come
persona informata sui fatti, che ritenevo e ritengo sia, bensì come
persona indagata che è ben diverso e presuppone un altro ruolo di
responsabilità nella vicenda”. E vorremmo ricordare ad alta voce che anche
l’ottimo scrittore di Savona, Mauro Teresio Ciarlo ha dato atto
con una lettera a La Stampa che Angelo Vaccarezza
dal 49, 5 di consensi è passato, stando all’indagine del giornale della
Confindustria, al 52 per cento. “Grazie alla capacità propulsiva che
dimostra ogni giorno, dalla freddezza e la pacatezza che ha
portato il nostro a continuare il proprio impegno a favore dei suoi
elettori e dei cittadini, senza lasciarsi influenzare più di tanto dalle
esternazioni democratiche che gli avversari politici con tanto buonismo
hanno sviluppato giorno dopo giorno. La serietà paga, sempre e comunque”,
ha concluso Ciarlo. Un intellettuale vero, fervente cattolico, di
cui Savona deve essere fiera. E’ un’autorità culturale
indiscussa. E non parla certo per partito preso, semmai è un testimone
diretto dei tempi, delle persone. Bravissimo Mauro Teresio Ciarlo, il
Signore, almeno lui, oltre al nostro Angelo, gli sarà
riconoscente pure nell’altro mondo. Chissà cosa scriverà ora il signor
Manzieri. Siamo quasi divertiti nel vedere tanto odio verso questo
gruppo dirigente rinnovatore e innovatore che metterà finalmente alla
porta la “politica dell’affarismo trasversale” e l’ha
detto bene mesi e mesi fa il coordinatore Pdl (quando era in carica)
Vaccarezza. Indicando inoltre assai bene quel gruppo di costruttori
edili e affaristi vicino ai “rossi” e ribadito, confermato, dal
nostro ministro ligure. Ci dispiace che Trucioli e Uomini Liberi
si siano schierati apertamente dall’altra parte. Con i “poteri
forti”, ma sarete spazzati via, alla stregua di un fuscello, dal
voto popolare. Ecco perché da Cengio una
proposta-invito: rispondiamo ai vili con il Partito dell’amore e,
sottinteso, dell’antiviltà. Marzia, Serena e Sergio
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