TRUCIOLI
SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni So di non sapere di Gerolamo Delfino Da quando ho letto e studiato,
nella mia giovinezza, il buon Socrate sempre sempre mi
son ricordato della sua saggezza : "So di non sapere" Invece ora nel 2010 tutti
pensano di sapere , tutti sentenziano, tutti diventano
tuttologi. Anche nelle pagine che leggo, in Trucioli
savonesi;ci sono persone che con malizia, con inganno,
mai in buona fede, sparano a zero e si sentono i
soli ad avere il bandolo della matassa. Attenti prima di
giudicare, attenti prima di apparire. Deluso dai
pseudopolitici bla bla, deluso dagli psicologi
ingannagente, deluso dalla mancanza di buonsenso nella
sanità, nella vita di ogni giorno, nel prendere
decisioni per il futuro. L'importante è apparire, tv o
giornali, e raccontare agli altri tutte le proprie
scemenze e le obbrobriose vite, scannandosi tra
famigliari, inventandosi assurdi ricatti. Per non
parlare della "giustizia". Domina in ogni parte del
paese chi vuol prevaricare, chi vuol fare il suo
interesse, chi ignorante vuol fare il sapiente.Mafia,
massoneria, gruppi pseudoreligiosi, club esclusivi,
tutto va bene basta star fuori dalla gente sana e fare i
propri interessi. Non importa se per fare i soldi si
ammazza, vuoi droga o sanità, vuoi non pagando il giusto
salario o ingannando il prossimo. Tutto passa , tutto è
lecito, a destra e a sinistra, basta che ne venga fuori
il tornaconto. Chi se ne frega della gente onesta.
Costruire, abbattere, inquinare, impoverire falde,
sgretolare rocce, soldi, basta far soldi, soldi e
poi....."l'unica cosa che a nu se peu cattà" la morte.
Edonismo sfrenato, piacere perverso, inutili cose e poi
"l'unica cosa che a nu se peu cattà" la morte. Chi erano i neri un tempo? chi
erano i rumeni un tempo? chi erano i malavitosi un
tempo? gli italiani!!emigrazione penosa, emigrazione
umiliante e vergognosa: perchè non è stata fatta memoria
ai figli e ai nipoti?vergogna?le pezze al culo bruciano
ancora? Bisogna avere telefonini,
rollex, tv stratosferiche, auto potenti, abbigliamenti
da escort, comprare donne e uomini, annientare d'invidia
il vicino, ma poi arriva anche per loro "l'unica cosa
che a nu se catta" la morte. Cancellare il passato,
strafottenza, apparire, ecco cosa resta come mito
all'italiano, fare le veline o il tronista forse sono
solo i sogni dei nostri ragazzi? La cosa più importante per far
funzionare un popolo è dare istruzione, pane e salute,
da sole arriveranno ricchezze, benessere e felicità. Veniamo adesso alla nostra
regione, anzi ancora meglio, alla nostra, non so per
quanto ancora, provincia. Non abbiamo bisogno di partiti
e partitini per dividere la torta, abbiamo bisogno
invece di razionalità, di giustizia, di essenziale, di
normalità, di estetica, di buone finalità. Facciamo un
rapido conto di quello che abbiamo: uomini, donne, pochi
bambini, pochissime industrie, campagne, boschi, mare,
sole, clima buono, storia, esuberante natura. Allora ben
venga una programmazione per un buon lavoro per tutti,
un buon supporto scolastico dall'asilo nido
all'università di buoni docenti, (le persone più capaci
ho sempre affermato li metterei ad insegnare all'asilo
nido per far assaporare ai bimbi, grande spugne, il
bello del sapere) razionalizzare le industrie mettendole
in grado di far si che i loro prodotti siano
indispensabili sia per manifattura sia per sicurezza,
farsì di un ritorno alla coltivazione della terra e ai
mantenimenti dei boschi con buon reddito, fare del mare
la grande fonte del turismo dando servizi adeguati e
buoni, incominciando dalla buona educazione nella
ricezione,strutture adeguate, equi prezzi, il sole e il
clima devono essere un punto di forza vitale assieme
alle bellezze naturali, ai monumenti, alla nostra arte e
storia per trasmettere cultura a chi ne usufruirà e
facendo del turismo la base della nostra economia. Ma se
si pensa a costruire, costruire, costruire, non dar
spazio alla vivibilità, e pensare che il turista serve
solo per essere strizzato, allora è meglio emigrare.
Abbiamo bisogno di politici di buon senso, onesti e
amanti della nostra terra, delle nostre radici e che
abbiamo un senso profondo di umanità e di autocritica.
Politici che sappiano il vero significato di "so di non
sapere" Gerolamo Delfino
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