Alassio parla e racconta con i ritagli stampa: anni '80 e anni "duemila"
C'era una volta Bellasio, vip della politica
C'era una volta il locale dei vip Orsero
Tra i ricordi di ieri e di oggi. Quel giovane forzista con 6 mila voti in dote.
Politica, purè e crema impazzita, con rimescolamenti a non finire
Alassio -
Breve escursione con due ritagli stampa. Il
primo (vedi sotto) è l'articolo di un
giornalista sull'andante storico,
Stefano Pezzini, scritto su La
Stampa nei giorni scorsi. La breve "biografia"
de "Il
Mezzo" annunciato con sommo
gaudio il giorno della sua inaugurazione e
diventato famoso, come spiega
Pezzini, anche per "festecciole
vip" che non pare abbiano portato molta fortuna.
Sarà pur sempre una più umile "pizzeria".
Eppure tutto era nato sotto i migliori auspici.
Magari si potrebbero pubblicare la dozzina di
articoli riservati a quello che avrebbe dovuto
fare scintille.
Chissà cosa avrà pensato, in cuor suo quel
Pasquale Balzola, ormai tra le
rarità alassine in quanto a "resistenza" alle
mode e dove accoglienza, cura, sostanza non
hanno bisogno di "propaganda" da vip. Magari
effimera, con i giorni contati.
Oggi ci hanno abituato a cronache osannanti, di
questo o quel locale, meglio con un po' di
patina di esclusività e clientela vip (ve lo
immaginate nella ressa alassina qualche
miliardario che si mischia tra la gente!). Poi
vi svegliate qualche giorno dopo e gli stessi
giornali (notarili) ci raccontano che il locale
vip è "scomparso", col suo carico di
esclusività. Si cambia per stare al passo con i
tempi del turismo qualificato, ci continua ad
insegnare il sindaco più votato ad Alassio.
Tutto è cambiato anche dando una sguardo alla
politica. Eccovi la cronaca, da Alassio, del
XVII congresso provinciale della Dc, alle prese
con il segretario uscente
Rosavio Bellasio.
Un astro nascente- con il robusto consenso delle
giovani generazioni- . Erano gli anni, lo
ricordiamo per i giovani ed un senso di
nostalgia, come leggerete, dei maggiorenti del
partito
Ruffino-Manfredi
(entrambi parlamentari e con incarichi di primo
piano a Roma). Seguiti da
Abrate-Garassino
(attuale capogruppo consiliare di minoranza e
sfidante senza fortuna di
Melgrati).
Poi il terza posizione Russo-Cerva (il primo
compianto ex ministro, il secondo attuale
glorioso presidente di "A Campanassa" di
Savona). Quindi Bellasio-Veirana e fanalino di
coda Scajola (allora Alessandro) che con il
fratello Claudio - superministro - si sono presi
una bella rivincita, grazie all'ospitalità di
Silvio Berlusconi.
Forse leggere quelle
cronache può aiutare meglio a capire i nostri
giorni. Allora esisteva il cosidetto asse
Abrate (presidente della Provincia)-Garassino-Zoppi.
Il parlamentare genovese ebbe tra i suoi
"dipendenti Dc", a Genova, in via Caffaro, un
giovane sconosciuto ai più, Pierluigi
Vinai, origini di Boissano,
ora descritto da Il Secolo XIX,
come l'uomo di fiducia della Curia
ed aggiungiamo noi dell'Opus Dei della
Liguria.
Marco Preve
su Repubblica-Liguria aveva avviato
un'illustrazione, ma gli eventi incalzano sempre
e non si può seguire tutto e tutti.
Vinai
iunior e senior non
potevano mancare nell'archivio di Trucioli.
Pierluigi, il personaggio
definito tra i "rebus" in cui sarebbe alle prese
il ministro Scajola. Non
vogliamo interferire e dunque meglio attendere.
Scajola sa scegliere bene nel
mazzo delle "carte" come è avvenuto col
vittorioso presidente della Provincia,
Angelo Vaccarezza ed una
"rumoreggiante" compagnia di prodi "campra
voti".
Pierluigi Vinai,
oggi un big che conta, in tandem con
Simeon, sanremese.
Ieri, Pierluigi semplice
impiegato, poi con lo stesso ruolo, ma più
fortuna in Forza Italia. Ed un
futuro su cui scommettere. Il materiale
d'archivio non manca. Solo cronaca, niente
giudizi. Solo documentazione e testimonianze. Ma
per favore non "fateci spiare" dopo queste
anticipazioni da piccolissimi blog di provincia,
astemi di pubblicità elargita dalla benemerita
Carige. Siamo innocui. |