TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni I
retroscena (taciuti) dei tre immobili di via Belvedere minacciati dalle
crepe
Noli, la perizia asseverata che
garantisce l’incolumità Il
14 ottobre l’ing. Delfino attestava: <Nessun dissesto in atto per lavori
in corso>. E’ il progettista e direttore dei lavori della costruzione
dei garage della ditta “Z&R srl”
di Carlo Gambetta Noli-
Ho seguito attentamente il Consiglio Comunale di lunedì 21/12/09 nel
quale, tra l’altro, il Sindaco doveva rispondere ad una interpellanza
della minoranza in merito alla situazione dell’area ex FS dove si
stanno costruendo garage. Sono
uscito veramente disgustato, tanto da sperare, per questa volta, che chi
ha il dovere di cercare la verità di “una problematica annunciata”
possa scoprire tutta quella nascosta, sottovalutata. Ho
ascoltato lo sterile dibattito da “vogliamoci bene”, sono uscito con la
sensazione che il primo colpevole sia la Sovrintendenza.
Cercherò di essere breve e spiegare le mie valutazioni.
L’Amministrazione Comunale, Sindaco Niccoli,
2000-2005,definitivamente acquisisce tutta l’area delle Ferrovie e nel
2002 vende alla Ditta Rivarossa – in seguito cambierà in Z&R SRL -
la parte di area che deve servire per costruire garage su due
piani, con contropartite per il Comune. Non mi
pronuncio sulla congruità/convenzione dell’accordo, sperando che non sia
dello stesso tenore come quello per la realizzazione del complesso “Liguria
17” (criticato dalla prima giunta del Sindaco Repetto, senza
però voler mai “indagare”) vedi… Trucioli 226.
L’operazione, per potersi realizzare, deve avere l’autorizzazione da
parte della Sovrintendenza Archeologica in quanto l’area o parte
di essa è inizialmente vincolata. Con il
proseguimento degli
scavi, risulterà totalmente interessata da reperti archeologici e quindi
soggetta ad ulteriore vincolo. Si
impiegano alcuni anni per eseguire gli scavi. La ditta proprietaria del
sito mette a disposizione uomini e mezzi. La Sovrintendenza pare
ben contenta: non capita spesso di trovare lo sponsor (anche se
interessato) a coprire i costi dell’operazione scavo. Non credo
di pensare male se, tra il Comune e la “Z&R srl”, si
arriverà ad un compromesso di risarcimento, Sovrintendenza consenziente.
Mi spiego meglio. Per quel che mi è dato sapere, gli scavi sono stati
considerati di grande interesse. Se così non fosse, vorrei e vorremmo
(la minoranza di nolesi culturalmente interessata)essere portati a
conoscenza che i reperti non hanno alcun valore tanto da poter essere
distrutti,demoliti,cementificati. Oppure se
pressioni politiche ,attraverso altre contropartite (area per Museo
ecc.) abbiano indotto la Sovrintendenza ad accondiscendere a
cancellare i resti storici della nostra prima Noli fuori le mura,
perché di “scarso interesse”? Certo è
che il 23/11/07 la Giunta Repetto, per “rispettare i precedenti
parametri”, quelli previsti in origine nella convenzione firmata dalla
Giunta Niccoli nel 2002, ha concesso il terzo piano: non in alto,
ma in basso, scavando ulteriormente. Il
seguito è sotto gli occhi di tutti; quello tecnico sotto esame della
magistratura. Ricordiamo gli slogan elettorali di Niccoli e Repetto:
”fatti,non parole”. Ecco i fatti al giorno d’oggi. Ma quali
furono i corrispettivi iniziali? Erano congrui,favorevoli agli interessi
economici della comunità? Verrebbe da pensare di si, perché se i due
Sindaci, prima Niccoli, poi Repetto, e le rispettive
minoranze, rappresentate nel 2002 dagli stessi Repetto e nel
2007, da Piccoli, nulla hanno avuto da eccepire. ”INCIUCIO?” Altra
realtà vissuta personalmente: la critica costante da parte della
stragrande maggioranza della popolazione, anche di quella pura nolese e
di adozione, alla metodologia dello scavo “col cucchiaino”. “Se
vogliono delle pietre, ce ne sono tante a pochi metri, sulla
collina”.Oppure: ”perché perdere tempo e denaro invece di lasciare
costruire garage? ”Mi viene
da pensare , ironicamente ma anche amaramente, che è gente che
forse è stata in visita turistica/culturale a Pompei ,ed ha
constatato che, appunto, gli scavi li eseguono con le ruspe. Pompei
o altre località di interesse similari, con scavi come quelli eseguiti
attorno a San Paragorio, sempre con il “cucchiaino”, da “fissati
perditempo” che però, guarda caso, sono oggetto di costanti visite per
conoscere e non “vivere come bruti”. Dante, Dante…. Questione di
punti di vista e, parliamoci chiaro, concittadini, di educazione civica
e culturale. Questione di scelte politiche sul territorio, senza nulla
togliere alle necessità: di alternatine ne abbiamo già parlato. Quindi,
onde voler rispettare i precedenti parametri previsti in origine e per
coprire i costi conseguenti “l’incauto acquisto” per
il vincolo esistente,il terzo piano è stato concesso a
causa dell’interferenza dei costi per andare incontro alle esigenze
della Sovrintendenza. Spero di
non aver capito male. Ma questa è in sintesi la risposta
all’interpellanza che maggioranza e minoranza si sono data
dolcemente, tacitamente.
Dimenticavo che c’è un altro colpevole: la o le persone che non
hanno concesso il posizionamento di tiranti sotto uno dei due palazzi.
E’ o no diritto di terzi il diniego? Ed allora perché si è fatto
capire, quella sera in consiglio, che è un’altra delle cause? Ancora
bravi,a distorcere le responsabilità!!! Ed
inoltre, il sindaco Repetto ha ribadito che il Tar ha
respinto l’ordinanza sindacale di sgombero alla villa “Introini”.
Come si spiegano, allora i sigilli tuttora in atto. Qual è la verità? E poi,
all’unica critica sommessa da parte del capo gruppo di minoranza, quella
formulata dall’ex Sindaco Niccoli, riguardante il contenuto di un
periodo virgolettato del Secolo XIX del 15/12/09, a firma di
Silvia Andreetto, inerente l’evacuazione delle famiglie residenti
nei due palazzi. E cioè
”Non è successo nulla di quanto non si sapesse già e che stavamo
comunque monitorando da vicino e da mesi – ha esordito il
Sindaco Repetto- . Solo che un privato, neppure residente nei
palazzi interessati, si sarebbe preso la briga di chiedere l’intervento
dei Vigili del Fuoco che, a scopo cautelativo per maggior tutela della
pubblica sicurezza, hanno disposto l’evacuazione delle due palazzine e
di un’abitazione privata disabitata attualmente”. Risposta
tranciante di Repetto: ”io non leggo i giornali”.
C’è da
aggiungere: il privata-disabitata è dovuto al fatto che è
sottoposta a sigilli. Di fatto
è stato confermato quello che si vocifera nel paese, e cioè che se c’è
stata evacuazione, la colpa non è da attribuire al Sindaco, responsabile
della pubblica sicurezza. Infatti
Ambrogio Repetto ha in mano una perizia asseverata del tecnico
della stessa Ditta che realizza l’opera: perizia sul proprio operato che
attesta la stabilità del versante e statico-strutturali dei luoghi. In
data 14 ottobre 2009. La verità
è questa che ora descrivo? Francesca Ortolani e suo
marito,abitanti in una palazzina a fianco di uno dei due immobili
interessati dalle crepe, residenti e ben conosciuti a Noli, hanno
fatto richiedere dal loro amministratore condominiale una visita
cautelativa presso il loro alloggio (oggetto di piccole fessure) da
parte dei Vigili del Fuoco . Più
esattamente, si sono presi “la briga” di far verificare il loro
alloggio, anche a salvaguardia dei figli,e che per fortuna, almeno
quello, non ha mostrato pericolosità. Però, gli stessi pompieri, salendo
la scalinata che divide i due palazzi, non hanno potuto non vedere gli
evidenti danni sul lato di uno dei due palazzi poi fatti evacuare. Da
quel momento la decisione immediata a catena di ordinare lo sgombero,
creando preoccupazione e rabbia da parte delle persone anziane in
particolare, seguita e a conferma il giorno dopo dall’ordinanza
sindacale. Non sto
parlando ora di Consiglio comunale. Ma la stessa colpa è stata
addossata, con domande dirette al sottoscritto. Infatti su La Stampa
del 15/12/09, tra le altre notizie riguardanti il dissesto e
l’evacuazione, il giornalista Augusto Rembado annotava…”A
polemizzare per i mancati interventi di messa in sicurezza in questi
mesi è stato anche l’ex Sindaco Carlo Gambetta”…. Ho
telefonato a Rembado affinché precisasse le fonti delle mie
dichiarazioni polemiche. E il 17/12/09 a parziale rettifica scrive:
<L’ex Sindaco Gambetta precisa di non aver voluto polemizzare per gli
interventi di messa in sicurezza di quest’area”…
Incoraggiato da comuni amici e lettori di Trucioli a raccontare
verità, anche quelle scomode, ritengo doveroso precisare che non si
tratta mai di questioni personali, semmai istituzionali, come in questo
caso. Per
l’anno nuovo è semplice e logico porsi la domanda: se le due convenzioni
(2002 e 2007 ) sono da considerarsi congrue, rispettando ciascuna
i ragionevoli parametri del “do ut des”, le spese straordinarie
sostenute sino ad oggi e da sostenersi per il prossimo futuro per
la “messa in sicurezza ” potranno essere assicurate alla Ditta
esecutrice i lavori ulteriori “concessioni ”? Cosa succederà per
gli immobili danneggiati? Dicasi: risarcimenti, riparazioni,
ICI eccetera. Credo che
l’opinione pubblica nolese, a questo punto, dovrebbe essere
portata a conoscenza dei fatti attraverso Consigli Comunali mirati, e
non “per sentito dire”. Magari, tramite un’edizione straordinaria del
“giornalino del Comune”, inviato a tutti i capifamiglia. Nel “caso
di specie”, per la trasparenza, bisogna ricordare che le
“convenzioni” si pattuiscono, da parte del Comune, con l’aiuto di
esperti consulenti, equamente (?) risarciti per non fare errori ed
omissioni, in nome e per conto degli interessi della comunità. Una cosa
alla volta: per ora non parliamo dello scavo di via IV Novembre;
lavori che per stizzite dichiarazioni del Sindaco su “La
Stampa” avrebbero dovuto riprendere all’inizio del 2009. Sempre
minoranza silenziosa, consenziente. Sempre “FATTI” negativi,”PAROLE”
con considerazioni amare. Quello
che mi auguro, oggi, e scrivo alla vigilia di Natale 2009, è che tutto
finisca senza ulteriori traumi e danni economici ai cittadini
interessati alle vicende descritte. Fermo restando il fatto che il
nostro passato, purtroppo lo vedremo immortalato in fotografie invece
che dal vero. Domani è
Natale: il compianto monsignor Vivaldo perdoni
chi non ha voluto ascoltare la Sua autorevole aspettativa. Chiunque esso
sia, in particolare quelli che sono sempre presenti in chiesa ad
ascoltare la parola del Pastore. Carlo
Gambetta |