TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
CONSIDERAZIONI SULLA VIOLENZA
“Di fronte alla violenza non possono essere accettate subordinate,
ammiccamenti o tantomeno giustificazioni. Il giorno che la politica
italiana tutta lo avrà compreso fino in fondo, allora sarà veramente
matura” (Mario Calabresi, Come è possibile? Non viviamo forse in una
società educata e civile che si è da lunga pezza lasciata alle spalle la
“selva primitiva” in cui vigeva la legge del più forte e del più
prepotente? E non è stata da tempo superata e confutata dai fatti quella
desolata e desolante idea hobbesiana dell’uomo come lupo all’altro uomo?
E non si è forse rivelata fuorviante la famosa allegoria degli
uomini-porcospini di Schopenhauer? E che dire di quella strana teoria del dottor
Freud, secondo la quale alla base della sessualità e
dell’autoconservazione troviamo la violenza in continua tensione
dialettica con la libido, cioè con le pulsioni vitali del giovinetto
Eros? E non si vorrà per caso alludere a una qualche immaturità
etico-poltica dell’italiano medio, così facilmente suggestionabile e
incline all’immensa invidia e alla pietà profonda, all’inestinguibil
odio e all’indomato amor? Certo è che, salvo nella mitica età
dell’oro o nel paradiso terrestre prima della tentazione e caduta di
Adamo, la storia conosciuta ci parla più di guerra che di pace, e di
pace come preparazione della guerra, e della politica come continuazione
della guerra con altri mezzi, e di potenze e di superpotenze che si
contendono con ogni mezzo le risorse sempre più scarse del Pianeta. Ma
esisterà pure un modo per far sì che gli uomini e le donne vivano in
pace e in concordia, senza guardare in cagnesco chi la pensa
diversamente, o chi denuncia ingiustizie, o chi dice ad alta voce che il
re è nudo! Ci sarà pure giustizia a questo mondo! Ci sarà, da qualche
parte, una Legge fondamentale a cui tutti, ma proprio tutti gli
appartenenti a una comunità devono obbedire! Eh già, abbiamo persino una
bella Costituzione “scritta”, peccato che per tanti rimanga lettera
morta. Ma violare o aggirare una legge concepita per scongiurare la
violenza non è una forma di violenza? Anche la calunnia e la menzogna divulgata a
mezzo stampa, video e internet è violenza. Dov’è finita la deontologia
professionale? E’ corretto strumentalizzare il gesto sciagurato
dell’artista fallito Tartaglia, probabilmente vittima delle sue
frustrazioni e del conseguente delirio di onnipotenza? Il Presidente Napolitano ha richiamato tutta la
classe politica al senso di responsabilità. Non è la prima volta e,
temo, non sarà neanche l’ ultima. Fulvio Sguerso |