TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni Due loanesi troppo onesti e dimenticati Antonio Rodano e Alberto Pappalardo Loano- Vogliamo
chiudere l’ultimo numero di Trucioli Savonesi del 2009 che tante
pagine ha raccontato e dedicato a Loano, soprattutto con le
testimonianze scritte da Gilberto Costanza, col ricordo di due
cari amici. Anzi, prima di ogni altra cosa di due esponenti politici che
ci hanno prematuramente lasciato. Privandoci dei loro preziosi consigli,
dei loro disinteressati e costruttivi rimproveri, scritti ed orali, dei
loro stimoli, della loro esperienza di vita professionale e pubblica,
nei rispettivi campi. Antonio Rodano, per anni
simbolo del Partito liberale a Loano, nel comprensorio, sempre
fedele agli ideali di cui si nutriva, ricco di virtù da pubblico
amministratore, poverissimo nella ricerca di interessi personali. Riproduciamo quanto abbiamo scritto il giorno
dei funerali, il 22 novembre 1980 (vedi…). Ventinove anni
fa. Per scelta non ci è sembrato opportuno, nel
rispetto della famiglia, interferire con pubblicazioni nei giorni
nell’anniversario. Sappiamo con quanta amore e devozione lo ricordano
ogni anno le persone che gli erano più care e più vicino. Di lui conserviamo alcuni scritti,
testimonianze di uomo e di amministratore, forse è venuto il momento di
renderle pubbliche ai loanesi. Alle giovani generazioni soprattutto.
Troveremo la soluzione più utile e rispettosa in onore della sua memoria
e dei suoi insegnamenti, dell’eredità morale (amministrazione civica) ed
umana. Non è il caso di dilungarci nel ricordo
dell’avvocato Alberto Pappalardo, oltre al piccolo articolo
scritto nel giorno dei funerali (vedi….). Sono trascorsi sette
anni. Era un personaggio di caratura elevata, forse
più apprezzato e conosciuto fuori le mura che nella sua città. Iniziando
dalla capitale, Roma, poi Milano, Genova. Conserviamo alcuni documenti
che fanno senz’altro parte di vicende storiche, in parte poco note, ma
di rilevanza nazionale. Alberto Pappalardo aveva
ritenuto di farne partecipe, come testimone, l’amico giornalista loanese.
Alcuni atti furono pubblicati sul Secolo XIX, all’epoca, con gli
indispensabili ed opportuni “tagli”. Anche per Alberto forse è venuto il
momento di alzare il “velo”. Ricordarsi che il concittadino avvocato
Pappalardo, esponente nazionale del partito liberale, si trovò ad
occuparsi in prima persona di vicende davvero clamorose. E ritenne di
consegnarci del materiale. Con ripetuti incontri, fino a quando un
destino crudelissimo, ingrato, ci ha privato del suo indimenticabile
sorriso. Dei suoi preziosi suggerimenti. Degli ultimi capitoli. Luciano Corrado
|