Albenga non è Coccaglio
a cura dell'Associazione Politico-culturale Terra di
Ponente Albenga
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Finalmente ci indignamo, apprendiamo dai
giornali che il Sindaco LEGHISTA di Coccaglio
desidera un White Christmas e ci indignamo.
Forse perchè anche a noi, sicuramente laici,
forse neppure cattolici, ci ripugna
l'accostamento della parola Natale seppure in
inglese, ad un provvedimento profondamente
razzista. Leggiamo che un quinto della
popolazione di Coccaglio (Albenga neanche un
decimo) è composta da stranieri; stranieri che
non sono a Coccaglio in vacanza, ma si sono
trasferiti in questo antico e produttivo paese
per lavorare, nei periodi di vacche grasse,
nelle aziende di coloro che ora plaudono
all'iniziativa del loro Sindaco. Ora, in periodo di crisi, questi stranieri, dovrebbero avere la compiacenza, dopo essere stati licenziati, di non farsi vedere in giro, tutte quelle facce scure, magari neanche troppo ben vestiti, sicuramente è indecoroso vederli bivaccare in piazza o al bar... |
Ragazzi giovani, braccia forti, magari con famiglia da mantenere, lontani dalle loro famiglie d'origine, dai loro paesi dove la fame è endemica e l'unica cosa da fare per loro è emigrare, per nutrirsi e sperare nel futuro. Invece di far sorgere in quel paese un senso di solidarietà, provocano il radicamento di questo razzismo, da sempre latente, ma ipocritamente celato finchè c'è il lavoro e gli immigrati ci consentono di arricchire. Questo disgustoso provvedimento - per trascorrere in Natale tra di noi, un bianco Natale - mi fa ricordare come anche nella nostra bella e produttiva città, Albenga si diffondano le posizioni di certi politici, sempre pronti a fomentare episodi di disagio per istituzionalizzare il razzismo: Togliamo le panchine perchè gli immigrati bivaccano, facciamo chiudere prima i negozi degli immigrati perchè creano confusione e disagio per chi si trova a passare (impaurito) davanti a loro, impediamo di vendere alcolici in certe zone della città a certe ore, mettiamo telecamere ovunque ecc. Pensate se e quando avessimo un Sindaco leghista quanti deliziosi provvedimenti di questo genere e peggio, sarebbe pronto a sfornare. Ad un convegno sull'immigrazione e sull'integrazione degli immigrati tenutosi la settimana scorsa ad Albenga, abbiamo già avuto un'anteprima di cosa la Lega intenda per immigrazione - il loro paese deve pensare a insegnare a questa gente come si lavora e la lingua italiana, in modo che quando noi avremo bisogno, "su chiamata" li faremo lavorare nelle nostre aziende, renderebbero subito senza farci perder tempo ad insegnare loro !! Parole che si commentano da sole, pronunciate da gente che non ha mai visitato uno dei Paesi da dove arrivano gli immigrati, paesi che se potessero preparare la manodopera con scuole professionali, probabilmente non avrebbero necessità di prepararli per noi: è come se a coloro che emigrarono in Liguria nel dopoguerra, per dar loro lavoro fosse stato richiesto di parlare italiano... era la fame che li muoveva, e finchè le pance sono vuote , è difficile riempire le menti!!! Perche non iniziamo a pensare positivo, che il diverso porta ricchezza, ci permette di far progredire le nostre aziende, paga gli affitti delle case che noi gli lochiamo, e dei negozi....che dire, a Pontelungo ben cinque attività commerciali sono state avviate da cittadini extracomunitari, affittando magazzini da Italiani. E' vero che alcuni delinquono, anche alcuni italiani delinquono, ma nè gli uni nè gli altri hanno la certezza della pena, di un processo in un tempo ragionevole o più in generale di un sistema giudiziario da paese civile. E ora spunta dal Governo l'ennesima legge ad personam, il processo breve, un provvedimento che servirà sicuramente al Presidente del Consiglio ma non servirà certo a dare una svolta definitiva a sistema giudiziario. Peccato che ancora una volta ci si faccia beffe della Costituzione che parla di uguaglianza dei cittadini davanti alla Legge e che a poco a poco la democrazia conquistata con tanta fatica si stia trasformando in oligarchia o ancor peggio...Rimaniamo in attesa di una vera riforma della giustizia che sia per tutti, una riforma che per l'importanza che deve avere per la vita di tutti i cittadini, sia frutto di una dialettica politica e non di colpi di fiducia. Insomma una giustizia che sia di tutti e per tutti coloro che vivono e operano sul territorio italiano, e se si riesce ad arginare la delinquenza con una giustizia che funziona e con la certezza della pena per chi delinque, crediamo che sia più giusto e proficuo che non riempire di demagogiche telecamere le nostre città e di usare quale capri espiatori gli extracomunitari facendone di tutt'erba un fascio!! Per l'Associazione Politico-Culturale “Terra di Ponente” Il Presidente Ester Bozzano |