TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
DIALOGO COL MIO "ALTER EGO" ALDO: Eccoti
qua! Ti trovo in ottime condizioni,
questa mattina, Alter! Non hai più quel
tono dimesso e
sofferente, con il quale ti sei
presentato, la scorsa settimana!
ALTER:
In effetti, sto molto meglio, Aldo! Ho
accettato i tuoi consigli, mi sono
vaccinato nei confronti dell’Influenza A
e, di conseguenza, così rassicurato, ho
ripreso a girovagare ed a curiosare tra
i fatti ed i misfatti, riportati dai
nostri giornali. A proposito di questi
ultimi, guarda che cosa sono andato a
pescare, Aldo! Una ben strana
notizia, che indubbiamente ti farà
piacere, viste le posizioni da te sempre
sostenute, sulla materia che, oggi,
vorrei affrontare. Ti leggo, parola per
parola:
“IL 26 AGOSTO,
IL MESSICO,
CON L’OBIETTIVO DI RENDERE MENO
AFFOLLATE LE CARCERI, HA DEPENALIZZATO
IL POSSESSO DI PICCOLE QUANTITA’ DI
MARIJUANA, COCAINA, MA, ANCHE, DI EROINA
E LSD.
POCHI GIORNI DOPO
QUELLA DATA, LA CORTE SUPREMA DELL’ARGENTINA
HA ANNULATO LA LEGGE CHE PUNIVA IL
POSSESSO PERSONALE DI DROGHE LEGGERE E,
NELLA STESSA DIREZIONE, SI SONO
INCAMMINATI ANCHE IL
BRASILE
E L’ECUADOR.”
Mi sono
chiesto: follie dell’America Latina?
ALDO:
Non esattamente, Alter!
Ti faccio notare
che, addirittura prima di questi eventi
e precisamente nel Marzo 2009,
L’ECONOMIST,
attraverso il suo Editoriale ed
alcuni Servizi Interni, ha decisamente
contestato la Politica Proibizionista
utilizzata contro le Sostanze
Stupefacenti, perché (e riporto
testualmente lo scritto): “QUESTA STRATEGIA
POLITICA SERVE UNICAMENTE A RIEMPIRE LE
CARCERI, MA NON HA OTTENUTO E NON
OTTIENE, TUTTORA, ALCUN EFFETTO SULLA
DIFFUSIONE DELLE DROGHE.”
ALTER:
Ma, io rimango sconcertato di fronte a
queste notizie, Aldo!
ALDO:
Ti dirò di più, caro Alter!
Senti che cosa ha
detto e scritto, pochi giorni fa, su
questo argomento il Professor
GARY
BECKER, PREMIO NOBEL PER
L’ECONOMIA NELL’ANNO 1992: "C’E’ SOLO UN MODO
PER RIDURRE IL CONSUMO DI DROGHE:
LEGALIZZARLE!" Aggiungo, Alter, che
non è la prima volta che questo illustre
Scienziato (erede culturale del mitico
MILTON FRIEDMAN) ha affrontato questo
argomento, dimostrando una ferma
convinzione delle sue opinioni.
Ricordo che, nel 2006, ha pubblicato uno
studio sul JOURNAL OF POLITICAL ECONOMY,
nel quale, tra altro, affermava: “OGNI ANNO, GLI
STATI UNITI DESTINANO
40 MILIARDI DI DOLLARI PER COMBATTERE
LA DIFFUSIONE DELLE DROGHE. SE, A TUTTO
QUESTO, AGGIUNGIAMO I COSTI PER LA
SOCIETA’ E LO STATO (POLIZIOTTI,
TRIBUNALI, CARCERI) IL COSTO ARRIVA A
100 MILIARDI DI DOLLARI OGNI ANNO: E’
UNA CIFRA ENORME. DI FRONTE ALLA QUALE,
E’ BENE PORSI UNA DOMANDA: ESISTE
UN MODO MENO COSTOSO E PIU’ EFFICACE PER
RIDURRE IL CONSUMO DI DROGHE? IL NOSTRO STUDIO
SUGGERISCE UN’ALTRA STRADA :
LEGALIZZARE LE DROGHE ED APPLICARE UNA
TASSA SUL CONSUMO. IL RAGIONAMENTO E’
SEMPLICE: LA GUERRA ALLA DROGHE,
AUMENTANDO IL RISCHIO DI CHI LE PRODUCE
E LE COMMERCIA, HA FATTO LIEVITARE IL
PREZZO DELLE SOSTANZE VENDUTE, TANTO CHE
IL PREZZO ALLA VENDITA E’ IN GENERE IL
200 PER CENTO, RISPETTO A QUELLO
EFFETTIVO. EBBENE, CON UNA TASSA
SU UN PRODOTTO LEGALMENTE VENDUTO, QUEL
RICAVO FINIREBBE NELLE CASSE DELLO
STATO, ANZICHE’ NELLE TASCHE
DELLE MAFIE. COSI’, INVECE DI
SPENDERE SOLDI PER CONTRASTARE
INUTILMENTE I PRODUTTORI ILLEGALI, SI
AVREBBERO FONDI A SUFFICIENZA, AD
ESEMPIO, PER FINANZIARE CAMPAGNE DI
INFORMAZIONE SUI PERICOLI LEGATI
ALL’USO DELLE DROGHE.”
ALTER:
Ma…io sono veramente stupito, di fronte
a queste dichiarazioni, Aldo! Sono gli stessi
concetti che tu hai espresso a Pagina
193 del tuo libro “TRUCIOLI
SAVONESI”! Ma, poichè
questa Tua pubblicazione risale al Marzo
2008 (ed è, quindi posteriore rispetto
allo studio di GARY BECKER) mi sono
detto: ECCO, DA CHI HAI COPIATO, ALDO!
ALDO:
No, Alter, io non ho mai copiato da
nessuno; su ogni argomento che affronto,
cerco, in primo luogo, di studiare, di
capire e di conoscere e, non a caso,
frequentemente, cito studiosi, esperti,
molto più di me, su ogni singola e
specifica materia; vedo, poi, di
ragionare con il mio cervello e di
esporre le mie convinzioni, su basi
certe e sicure, anche se, ovviamente,
opinabili! Quindi,
ritornando al mio precedente scritto,
ho cercato semplicemente di ragionare
con la mia testa!
ALTER:
Ma…Aldo! Mi permetti di ricordarti
quanto hai scritto, in allora? E' POSSIBILE
INTERROMPERE E PORRE UNA SOLIDA DIGA A
QUESTO MALAVITOSO PERCORSO FLUVIALE?
“LA MIA RISPOSTA È
POSITIVA; PER RAGGIUNGERE QUESTO
OBIETTIVO, OCCORRE, TUTTAVIA USCIRE, IN
TEMPI RAPIDI, DALLO STERILE
PROIBIZIONISMO ATTUALE PER APPRODARE AD
UNA POLITICA DI LIBERALIZZAZIONE DI
TUTTE LE SOSTANZE STUPEFACENTI; I
NUMERI, LE STATISTICHE FORNITE, IN
GENNAIO, DALLA POLIZIA DI STATO INDICANO
CHIARAMENTE CHE LA
GUERRA ATTUALE CONTRO I NARCOTRAFFICANTI
SI COMBATTE AD ARMI IMPARI ED, ALLA
LUNGA, RISULTERÀ PERDENTE, MALGRADO IL
FATTIVO IMPEGNO DELLA POLIZIA E DELL'
ARMA DEI CARABINIERI.” Debbo, tuttavia,
farti notare, caro Aldo che allorquando
parliamo di spaccio e di utilizzo delle
sostanze stupefacenti, non possiamo
rinchiuderci nel nostro ambito
nazionale, ma, al contrario, dobbiamo
cercare di avere una visione planetaria
del problema, tenuto conto dell’estrema
complessità dell’argomento che
abbiamo di fronte! Perché, ad
esempio, non parliamo della situazione
esistente in Afghanistan o in Colombia,
terre-madri, rispettivamente,
dell’Eroina e della Cocaina? Mi limito
semplicemente a ricordarti che l’AFGHANISTAN
è diventato, con il tempo, la tomba
politica, prima di BREZHNEV e, poi, di
BUSH e rischia di diventarlo,
attualmente, per
OBAMA! E tutto questo in conseguenza
della forza economica
e popolare, raggiunta dai Talebani,
fondata, a sua volta, sulla produzione e
sul traffico dell’oppio. Parlano, in tal
senso, i numeri, caro Aldo: -
320 MILIARDI DI DOLLARI,
ALL’ANNO, E’ IL GIRO D’AFFARI DEL
COMMERCIO ILLEGALE DI DROGA, SECONDO
UNA STIMA DELL’UFFICIO CONTRO LA DROGA
ED IL CRIMINE DELLE NAZIONI UNITE. -
900 TONNELLATE DI OPPIO E CIRCA
400 TONNELLATE DI EROINA SONO
ESPORTATE, OGNI ANNO, DALL’AFGHANISTAN. -
L’OPPIO FRUTTA AI TALEBANI ED AGLI
INSORTI DI ALQAIDA UN’ENTRATA DI
NON MENO DI 300-400 MILIONI DI
DOLLARI L’ANNO. ALDO:
Condivido il tuo ragionamento, Alter,
nel senso che la forza politica ed il
consenso popolare dei Talebani sono
fondati sull’ Oppio (e, quindi,
sull’Eroina); per questo motivo,
sostengo, da anni, che il Mondo
Occidentale non vincerà mai la guerra
con i Talebani, attraverso la forza
delle armi; questa guerra si potrà
vincere soltanto liberalizzando il
mercato dell’Eroina; questa strategia
condurrà, come naturale
conseguenza, ad un duplice effetto
economico: - LA
CADUTA DEL VALORE FINANZIARIO DELL’OPPIO
(LEGATA ALL’ABBATTIMENTO DEL TRAFFICO
ILLEGALE) - LA RIVALUTAZIONE
DELLE ALTRE
COLTIVAZIONI AGRICOLE (CEREALI,
IN PARTICOLARE) Vedi, Alter, anche
sotto questo aspetto, le scelte
politico-economiche perseguite, sino ad
ora, dall’ONU per liberare i contadini
afghani dalla schiavitù dell’oppio,
incentivando altre produzioni agricole,
non hanno potuto dare i risultati
sperati per la semplice ragione che, ad
un contadino di questo paese la rendita
finanziaria derivata dalla coltivazione
dell’oppio (anche se modestissima, se
noi la rapportiamo agli ampi guadagni di
tutti gli altri componenti della vasta
filiera di addetta allo spaccio) è,
tuttavia, superiore di almeno dieci
volte, rispetto a quella riferita ad
altre produzioni agricole, anche se
fondamentali per l’alimentazione umana.
In sintesi, dunque,
LA LIBERALIZZAZIONE DEL MERCATO
DELL’EROINA E’ FATTORE DETERMINANTE E
DECISIVO PEER LIBERARE I CONTADINI
AFGHANI DALLA SCHIAVITU’.
ALTER:
E cosa possiamo dire della situazione
esistente in
COLOMBIA?
ALDO:
E’ semplice, Alter, mi limito, in
proposito, a riportare, ancora una
volta, questa Relazione, pubblicata, lo
scorso anno, dal quotidiano “THE
INDEPENDENT”: "
GLI INTERESSI DEL NARCOTRAFFICO SI INSERISCONO NEL QUADRO DI UNA
SITUAZIONE POLITICA PRECARIA, INTRECCIANDOSI A QUELLI DEI GUERRIGLIERI
RIVOLUZIONARI DELLA FARC E DEI PARAMILITARI DELLE AUC. E’ UNO SFREGIO AMBIENTALE, CHE SI AGGIUNGE ALLA TRAGEDIA UMANITARIA, IN UNO SCENARIO DI CRISI ENDEMICA CHE, ORMAI, NON FA PIU’ NOTIZIA: MENTRE IN EUROPA ED IN AMERICA SI CONSUMA, SEMPRE DIPIU’, COCA, LA VERDE COLOMBIA E’ IN GINOCCHIO.”
ALTER: Ma, Aldo, lasciami, in pochi istanti, fare un cenno anche alle cifre, che io ho, diligentemente estratto dai quotidiani:
- LA COLOMBIA E’ LA MAGGIORE PRODUTTRICE DI COCA NEL MONDO (IL 60% DEL TOTALE) LA QUANTITA’ DI COCAINA, PRODOTTA NEL 2008, E’ STATA PARI A 843 TONNELLATE.
- IL PREZZO APPROSIMATIVO DI UN CHILOGRAMMO DI COCA IN COLOMBIA E’ PARI A 1.900-2000 DOLLARI
- IL PREZZO APPROSIMATIVO DI UN
CHILOGRAMMO DI COCA IN EUROPA E’ PARI A 40.000 DOLLARI. Questi dati mi sconvolgono, Aldo! Mi ha colpito, in
particolare, l’enorme divario esistente tra i ricavi economici possibili
sul luogo della produzione e quelli, invece, riscontrati nei siti,
caratterizzati da un alto consumo di questo alcaloide. V’è, addirittura, una differenza astronomica!
ALDO: Certamente, Alter; il tuo ragionamento è corretto! Posso, però,
ALTER: Però...vedi, Aldo! Io credo di aver capito la logica e la coerenza del tuo ragionamento. Ma debbo dirti, in tutta sincerità, che io ho qualche perplessità sul tuo proposito di liberalizzare le sostanze stupefacenti anche in Italia! Non riesco a capire quali risultati, in concreto, potremo ottenere.
ALDO: Il percorso da fare ed il traguardo da raggiungere sono quelli mirabilmente indicati da GARY BECKER. Ma ...vedo che sei stanco, Alter; forse...avresti bisogno di una sniffata di Coca! Della situazione italiana, parleremo la prossima settimana! Arrivederci!
19 Novembre 2009 ALTER e ALDO PASTORE |