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Tra Varigotti e Noli un percorso (non valorizzato) da “Via dell’Amore”

Il “sentiero delle meraviglie”

e la medaglia d’oro a Cerisola

L’incontro col muretto-mosaico. Il ricordo di un eroico salvataggio a Malpasso

Noli-Varigotti / <Il presidente ricorda che il 20 luglio 1986 il signor Cerisola Giuseppe di Varigotti, mentre transitava, a piedi, dalla località Malpasso di Noli…avendo notato  due persone che stavano per affogare…incurante del pericolo…si tuffava  e riusciva a trarre in salvo uno dei due turisti…>. Firmato comandante Carlo Gambetta, sindaco di Noli.

Perché ci occupiamo di questa “buona notizia”? Da alcuni navigatori, sparsi in Liguria e nelle regioni limitrofe,  a Trucioli Savonesi sono arrivate ripetute segnalazioni sul “percorso delle meraviglie”. <Avete una strada dell’amore e non la valorizzate come merita…>. Oppure <Ho percorso a piedi tanti itinerari della vostra Liguria, lo ritengo il più stupendo e completo per tutta una serie di ragioni, peccato che non sia il fiore all’occhiello della promozione turistica… assai dispersiva nei contenuti>.

In molte pubblicazioni editoriali e via Internet è conosciuto anche come l’”Anello di Varigotti”. Con questa descrizione: <Venendo da Genova, subito dopo la galleria all’inizio dell’abitato di Varigotti, si imbocca a destra un viottolo che indica la chiesa di San Lorenzo, segnavia “X rossa” e “cerchio rosso”….fino al Piano delle Streghe, alla Torre delle Streghe che si trova nel Comune di Noli….>.

Si parla tanto di streghe, del loro richiamo (cinque mila persone, due domeniche fa a Triora) e “fronte mare” abbiamo il percorso delle “meraviglie  e delle streghe”, poco reclamizzato. Mentre dovrebbe essere un motivo di vasto richiamo.

Inutile fare cartine dei sentieri, indicando percorsi (sette sono a Finale, altri a Noli) alcuni dei quali sono ostruiti per incuria e poi sottovalutare la potenzialità di un concorrente vero alla  celebre “Via dell’Amore” delle Cinque Terre, dove flotte di turisti di tutto il mondo sono attratti anche grazie ad una sapiente e martellante promozione.

Prima di arrivare alla Chiesa di San Lorenzo, si incontra il “muretto dei ricordi”, opera di un varigottino benemerito e come spesso accade, presto dimenticato, nonostante il grandissimo amore per la sua terra. Trucioli Savonesi propone alcune immagini del muro. Uno degli angoli più fotografati nel percorso di tanti escursionisti. Anche savonesi. Ne abbiamo incontrato decine, una domenica di ottobre. Tutti entusiasti, increduli di fronte a tanta bellezza della natura. Vicino a casa nostra.

Quel muro racconta  l’amore vero per la terra natia di Giuseppe Cerisola, cittadino di Varigotti, medaglia d’oro del Comune di Noli per “atto di valore”. Ci sono scritte in inglese, in latino, per non dimenticare. Nicchie di vecchie immagini di vita vissuta, articoli di giornali, italiani e stranieri. Tanti tazebao scolpiti in piastrelle di terra cotta. Quasi un “lungo il cammin di nostra vita, caro viandante, qui ha abitatofermati e leggi…”.

E’ troppo tardi per ringraziare di persona Giuseppe Cerisola che ci aveva fatto visita anche in redazione, al Decimonono. Del suo gesto eroico ha scritto l’allora collaboratore del giornale Franco Fresia, il 21 luglio 1976.  Per illustrare l’eroismo del cittadino Cerisola, allora 64 enne,  che salvò la vita a Luciano Negro, a 36 anni, mentre il fratello Livio che ne aveva 20, scomparve tra i flutti di Capo Noli. Il dramma  sul far della sera, quando i due fratelli, originari di Bra, con abitazione a Carmagnola (Torino), si trovavano in vacanza con la mamma a Pietra Ligure. Raggiungero il Malpasso, si tuffarono, incuranti del “mare grosso”. Lottarono con la forza dei marosi, della corrente che spingeva al largo.

Giuseppe Cerisola, di passaggio, si accorse del pericolo e non esitò a tuffarsi, sfidare le insidie di un salvataggio estremo.

Il Comune di Noli, il consiglio comunale (vedi… la delibera) volle ricordare  il gesto eroico e alla cerimonia (vedi foto)  presero parte, oltre all’allora sindaco Carlo Gambetta, il “mitico” Luciano Aiolfi, il prefetto Princiotta, il comandante Brignole, e Luciano Tizzi, per anni dinamicissimo presidente della Confesercenti provinciale e del sindacato benzinai della provincia di Savona. La consegna durante la cerimonia di riscoprimento della lapide ricordo del salvataggio dei naufraghi del Transilvania

Giuseppe Cerisola ha lasciato tante testimonianze, un punto di riferimento per chi percorre il sentiero verso la Torre delle Streghe e la chiesa di San Lorenzo, angoli di paradiso che tanto adorava. Lui cittadino della “perla Varigotti”, aveva trascorso parte della sua esistenza in Australia. Il continente che più di ogni altro ci insegna a valorizzare l’ambiente, la natura, sfruttarne le risorse con buon senso ed intelligenza, senza distruggere il futuro.

L.Cor.