versione stampabile

Qualità, Cortesia e Professionalità

A chi vanno i tre premi nel savonese

di Carmine Zaccalà

PREMIO QUALITA'
E CORTESIA

 Sul  Decimonono della settimana scorsa è stato pubblicato un articolo che inneggiava al fatto che Savona, unica Provincia, aveva ben tre candidati al premio Qualità e Cortesia d'Italia.(...vedi) A parte il fatto che non ricordo neppure più, manco se mi sforzo, quante sono le province italiane, tanto è aumentato il loro numero (il carrozzone si sa deve crescere perché non tutti hanno o avranno un posto in Parlamento), trovo strano che in momenti siffatti si crei una notizia che notizia non è.
La crisi c'è. Lo dicono i media quindi c'è.”Come fai a saperlo”?..mi ha chiesto un conoscente. L'ho letto sul giornale. Lo hanno detto in televisione(potenza dei media e imbecillità dei singoli, penso). Ma la crisi, sta stramaledetta crisi, ha fatto delle preferenze? Ha scelto chi colpire e chi no?

Non è vero.
La crisi a Laigueglia e Alassio, emblemi di un "turismo di vocazione", quest'anno non si è fatta sentire. Il prossimo vedremo. Lo sapremo di già da Natale e dopo l'Epifania.
Ma, allora, mi direte, come mai tu, importato dal Meridione, ti permetti di fare delle osservazioni su noi, “giù al Nord”, e pesanti pure?
Cercherò di spiegarvelo.
Intanto lavoro a Sanremo, e pago le tasse al Nord. (che cosa sembra una battuta? Non la è e lascio a voi pensare come mai).
Ma andiamo al punto, al "papello" scritto dal sig. Rebagliati sul Secolo XIX.
Sostanzialmente il cronista del Secolo XIX, che ha dato la notizia (Rebagliati), ha poche colpe. Però, vuoi per l'impaginazione, con una foto nemmeno tanto “digitalizzata”, vuoi perchè ha riportato il fatto senza porsi delle domande, ebbene solo per questi due motivi ci sarebbe da ridire.
E mi stupisco che i rappresentanti di categoria (intendo la Confcommercio o l'Ascom, tanto per esemplificare, per non addentrarmi nel campo minato dei sindacati dei Lavoratori) nulla abbiano eccepito.
 Premi per Laigueglia e Alassio, per la provincia di Savona ben tre, dice il Secolo XIX. Qualità, cortesia e professionalità.
Sembrerebbe il contenuto di una bella fiaba.
 In realtà almeno per la nota famiglia di albergatori laiguegliesi, (Hotel Adriana) citati come esempio di amalgama familiare, interscambiabilità dei ruoli, “offerta” sempre al top, ci sarebbe da dire e ridire. E ci si stupisce che Rebagliati non se ne sia accorto.
“Facciamo tutto noi”, dicono in sostanza i proprietari dell'albergo Adriana, in posa per la foto ricordo.
Bene, si potrebbe dire. Benissimo. Senonché i succitati lavoratori quante attività svolgono… 
Un'altra? Sì quella di titolari e gestori della più grande officina meccanica del Golfo. Che si chiama appunto officina del Golfo.
E, anche lì, fanno tutto loro, da sé medesimi. Ma come è possibile, ci si chiede da normali umani, sottopagati, sindacalizzati, sottostimati e supercontrollati, che dopo otto ore, sfiniti ci accasciamo sul divano, e non ne possiamo più?
Loro, i gestori della nota Pensione a due stelle che dà un servizio da tre, si sdoppiano e portano avanti anche un'officina meccanica.
Che tempre. Da premio. Ma come faranno a giustificare all'INPS queste duplici e interscambiabili attività? E al fisco? E all'Inail? Ce lo domandiamo per amor di correttezza nei confronti di quelli che, pur volenterosi, sono costretti a mettere “in regola” fior di dipendenti, se no non ce la fanno.
E anche per amore di coloro che, come dice Brunetta dovrebbero svolgere un'attività sola. Figuriamoci se ne svolgono due.
I quotidiani di oggi ci riferiscono della “terapia” che Brunetta intenderebbe adottare nei confronti di chi svolge un lavoro, un altro, oltre a quello che svolge normalmente.
E Brunetta non mi pare abbia parlato di premi. Figuriamoci se poi dedicherebbe loro un agiografico premio di qualità (come fai a darla, la qualità, se fai due lavori?), o addirittura additarli ad esempio alla marea di farabutti che pagano le tasse e si mettono in regola con l'INPS.
 
Un caro saluto dal Vostro Carmine Zappalà



foto dal SECOLOXIX

A proposito di PIL. Facendo  qualche esempio.

A Laigueglia e ad Alassio sono state individuate tre aziende che spiccano per qualità, professionalità e cortesia.

Ben tre, dice l'autorevole Secolo XIX, presentando a corredo della notizia la foto (un fotomontaggio fatto male tra l'altro) di una nota famiglia di albergatori.

Che sono in predicato di essere premiati insieme con gli altri due esercenti di cui si diceva sopra.

Che cosa c'entra il PIL, direte voi. C'entra. C'entra.

Perchè questa famiglia additata, ad esempio, di alacre laboriosità, in un consesso familiare dove l'interscambiabilità dei ruoli, il senso di “appartenenza”, il sacrificio (certo e senza ironia), hanno portato e portano dei risultati.

Così, si dimostra che il PIL, per quel che riguarda il “loro mercato” è in crescita costante ed esponenziale.

Il cronista che ha redatto il pezzo, si è dimenticato di alcune cose, che sarebbero ancor più gratificanti per le persone che andranno ad essere premiate.

Ad esempio il fatto che la loro interscambiabilità le porta a gestire, contestualmente all'albergo, una grande officina meccanica, la più grande del golfo, dove, (anche qui) l'interscambiabilità e il senso di “appartenenza” fa sì che tutto proceda per il meglio. Il loro meglio.

Ed è un esempio di come il PIL (familiare )cresca smisuratamente.

Il problema, se confrontato con colleghi che hanno attività similari, ma sono meno prolifici è che, dovendo pagare dei dipendenti, mettendoli in regola, non potendo intescambiarsi dato che magari sono single, hanno la sfortuna di produrre, magari bene, ma anche quella di dover pagare INPS, INAIL; contributi...cosa che probabilmente faranno anche i componenti della famiglia che ho preso a “campione”, ma che difficilmente si inquadra in una pluri-attività. A meno che la famiglia campione no sia una Holding.

Dove e a che titolo pagheranno i contributi codesti signori, che aumenteranno certamente il Pil ma avranno un carico fiscale assai ridotto rispetto a quelli che si pongono sul mercato con lo stesso target?

Carmine Zaccalà

<La nostra bella favola famigliare, troppa invidia>

di Alice Grattarola

 


Albergo Adriana
Buon giorno, sono di nuovo io, Grattarola Alice vi ho inviato  la risposta al signor Carmine Zappalà di cui mi spiega della grande autorimessa del golfo.....della famiglia.... mi ha inviato un a-mail che credo vi sia arrivata anche a voi sulle sue lamentele per le sue 8 ore di lavoro stancanti mentre noi ci grattiamo la pancia dalla mattina alla sera. Ma le cose stanno cosi'....siamo una famiglia numerosa: i due uomini gestiscono la piccola autorimessa del golfo che e' il nome dell'azienda "autorimessa del golfo di Grattarola Alessio", con mio fratello e mio marito, Vastano Alessandro.

Io e mia madre (Grattarola Alice e Lombardo Giuseppina) gestiamo l'albergo adriana con 3 dipendenti e nei momenti di pausa gli uomini, essendoci anche mio marito e abbiamo due figli, viene  a mangiare in albergo. Di conseguenza avendo clienti, al massimo 25, che ci conoscono da vent'anni scambiano due parole. Si sta insieme, ma come tutte le famiglie la collaborazione è' globale e dato che sono abituata a parlare della mia famiglia e non di me e di mia madre, ho parlato che in venti due anni l'energia e il lavoro per raggiungere i risultati di oggi sono dovuti a tutti e non solo a me e mia madre.....ho il difetto di dire la verita e' un errore?!

lo so che la gente e' piu' contenta se gli dici che ti vanno male le cose.....ma cosa centra la crisi, i problemi ce li abbiamo tutti. Oggi va bene, domani chissa' , ma in vent'anni ho creduto nel mio lavoro e le mie energie le ho buttate li dentro. Mi hanno chiesto di raccontare la mia esperienza e l'ho fatto al giornalista con un po' di sfacciatagine dei miei 35 anni, gasandomi anche un po' perche' certe cose si fanno una volta sola. Ma anche questa volta ho imparato che e' meglio farsi gli affari propri e non gioire troppo perche' alla gente da' fastidio e l'ho letto negli occhi di chi mi guardava.

Mi spiace di aver creato il disturbo anche a voi;  di aver alzato un polverone....ma insisto la nostra e' una bella favola, al di fuori dei conti delle cifre, ci vogliamo bene e la gente pensi quello che vuole.

Alice

Seconda riflessione a proposito del premio…

 Sono Alice Grattarola dell'albergo Adriana  di Laigueglia non centra proprio niente la crisi e i problemi che sussistono a livello nazionali che abbiamo naturalmente tutti e ogni settore commerciale. noi siamo una famiglia che si scinde in due attività diverse e distinte ma come tutte le famiglie c'e la collaborazione di gruppo.

Gli uomini di una normale e non super o speciale attivita’ vengono a mangiare e a scambiare due parole con i clienti nella pausa del loro lavoro, come si fa al bar nella nostra attivita’ dove sono presenti anche dei dipendenti(non siamo di certo super eroi) .

Se poi come sempre fa male e brucia a qualche persona che in ventidue anni di sacrifici ci abbiano dato un premio lasciamo a loro l'amaro in bocca e noi ci prendiamo questo attimo di felicita’.

con i problemi quotidiani di tutti i giorni che hanno tutti e grazie per aver rovinato anche un semplice momento di gioia . invidiosi.

alice