Qualità, Cortesia e
Professionalità
A
chi vanno i tre premi nel savonese
di Carmine
Zaccalà
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Non è vero. La crisi a Laigueglia e Alassio, emblemi di un "turismo di vocazione", quest'anno non si è fatta sentire. Il prossimo vedremo. Lo sapremo di già da Natale e dopo l'Epifania. Ma, allora, mi direte, come mai tu, importato dal Meridione, ti permetti di fare delle osservazioni su noi, “giù al Nord”, e pesanti pure? Cercherò di spiegarvelo. Intanto lavoro a Sanremo, e pago le tasse al Nord. (che cosa sembra una battuta? Non la è e lascio a voi pensare come mai). Ma andiamo al punto, al "papello" scritto dal sig. Rebagliati sul Secolo XIX. Sostanzialmente il cronista del Secolo XIX, che ha dato la notizia (Rebagliati), ha poche colpe. Però, vuoi per l'impaginazione, con una foto nemmeno tanto “digitalizzata”, vuoi perchè ha riportato il fatto senza porsi delle domande, ebbene solo per questi due motivi ci sarebbe da ridire. E mi stupisco che i rappresentanti di categoria (intendo la Confcommercio o l'Ascom, tanto per esemplificare, per non addentrarmi nel campo minato dei sindacati dei Lavoratori) nulla abbiano eccepito. Premi per Laigueglia e Alassio, per la provincia di Savona ben tre, dice il Secolo XIX. Qualità, cortesia e professionalità. Sembrerebbe il contenuto di una bella fiaba. In realtà almeno per la nota famiglia di albergatori laiguegliesi, (Hotel Adriana) citati come esempio di amalgama familiare, interscambiabilità dei ruoli, “offerta” sempre al top, ci sarebbe da dire e ridire. E ci si stupisce che Rebagliati non se ne sia accorto. “Facciamo tutto noi”, dicono in sostanza i proprietari dell'albergo Adriana, in posa per la foto ricordo. Bene, si potrebbe dire. Benissimo. Senonché i succitati lavoratori quante attività svolgono… Un'altra? Sì quella di titolari e gestori della più grande officina meccanica del Golfo. Che si chiama appunto officina del Golfo. E, anche lì, fanno tutto loro, da sé medesimi. Ma come è possibile, ci si chiede da normali umani, sottopagati, sindacalizzati, sottostimati e supercontrollati, che dopo otto ore, sfiniti ci accasciamo sul divano, e non ne possiamo più? Loro, i gestori della nota Pensione a due stelle che dà un servizio da tre, si sdoppiano e portano avanti anche un'officina meccanica. Che tempre. Da premio. Ma come faranno a giustificare all'INPS queste duplici e interscambiabili attività? E al fisco? E all'Inail? Ce lo domandiamo per amor di correttezza nei confronti di quelli che, pur volenterosi, sono costretti a mettere “in regola” fior di dipendenti, se no non ce la fanno. E anche per amore di coloro che, come dice Brunetta dovrebbero svolgere un'attività sola. Figuriamoci se ne svolgono due. I quotidiani di oggi ci riferiscono della “terapia” che Brunetta intenderebbe adottare nei confronti di chi svolge un lavoro, un altro, oltre a quello che svolge normalmente. E Brunetta non mi pare abbia parlato di premi. Figuriamoci se poi dedicherebbe loro un agiografico premio di qualità (come fai a darla, la qualità, se fai due lavori?), o addirittura additarli ad esempio alla marea di farabutti che pagano le tasse e si mettono in regola con l'INPS. Un caro saluto dal Vostro Carmine Zappalà
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A proposito di PIL. Facendo qualche esempio.
A
Laigueglia e ad Alassio sono state
individuate tre aziende che spiccano per
qualità, professionalità e cortesia.
Ben tre, dice l'autorevole Secolo XIX,
presentando a corredo della notizia la foto (un
fotomontaggio fatto male tra l'altro) di una
nota famiglia di albergatori.
Che sono in predicato di essere premiati insieme
con gli altri due esercenti di cui si diceva
sopra.
Che cosa c'entra il PIL, direte voi. C'entra.
C'entra. |
Perchè questa famiglia additata, ad esempio, di
alacre laboriosità, in un consesso familiare
dove l'interscambiabilità dei ruoli, il senso di
“appartenenza”, il sacrificio (certo e senza
ironia), hanno portato e portano dei risultati.
Così, si dimostra che il PIL, per quel che
riguarda il “loro mercato” è in crescita
costante ed esponenziale.
Il cronista che ha redatto il pezzo, si è
dimenticato di alcune cose, che sarebbero ancor
più gratificanti per le persone che andranno ad
essere premiate.
Ad esempio il fatto che la loro
interscambiabilità le porta a gestire,
contestualmente all'albergo, una grande officina
meccanica, la più grande del golfo, dove, (anche
qui) l'interscambiabilità e il senso di
“appartenenza” fa sì che tutto proceda per il
meglio. Il loro meglio.
Ed è un esempio di come il PIL (familiare
)cresca smisuratamente.
Il problema, se confrontato con colleghi che
hanno attività similari, ma sono meno prolifici
è che, dovendo pagare dei dipendenti, mettendoli
in regola, non potendo intescambiarsi dato che
magari sono single, hanno la sfortuna di
produrre, magari bene, ma anche quella di dover
pagare INPS, INAIL; contributi...cosa che
probabilmente faranno anche i componenti della
famiglia che ho preso a “campione”, ma che
difficilmente si inquadra in una pluri-attività.
A meno che la famiglia campione no sia una
Holding.
Dove e a che titolo pagheranno i contributi
codesti signori, che aumenteranno certamente il
Pil ma avranno un carico fiscale assai ridotto
rispetto a quelli che si pongono sul mercato con
lo stesso target?
Carmine Zaccalà
<La nostra bella favola
famigliare, troppa invidia>
di Alice Grattarola
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