<I miei ricordi di
quell’aereo al Malpasso>
di Valfrido Gambetta
Leggendo l'intervento di mio fratello Carlo (vedi Trucioli 218), ricordo anch'io, per sentito dire, di due aerei abbattuti davanti a Noli. Il mio ricordo vivo e indelebile è che su uno di quegli aerei io ci sono salito. Era stato rimorchiato ed ancorato provvisoriamente davanti al Malpasso, al Tuest (in tu West de Noi) in corrispondenza della piccola postazione militare (ora c'è una casetta) davanti ai resti della fornace da calce. L'aereo, un Piaggio Cant zeta, doveva essere pilotato da un ottimo pilota che era incredibilmente riuscito ad ammarare dopo aver ricevuto un devastante colpo di cannoncino al motore destro, uno al motore sinistro e uno sulla postazione del mitragliere di coda. Tutto il resto sembrava
intatto. L'impressionante quantità di sangue
nella postazione del mitragliere e un minimo di
prudenza mi impedirono di entrare e
soddisfare la Ing. Valfrido Gambetta
<Una conferma, nell’aereo
sui fondali anche le vittime>
Dopo l’invio della mia prima
mail, ho parlato con
Domenico
Buscaglia,
di Savona, Era un tubo uniforme lungo
circa un metro e un diametro di circa dieci
centimetri, la parte anteriore, molto pesante, a
forma di ogiva, senza spoletta, il resto era un
Ing. Valfrido Gambetta
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